Area Maxcom Augusta, nell’aria preoccupanti livelli di idrocarburi - QdS

Area Maxcom Augusta, nell’aria preoccupanti livelli di idrocarburi

Giuseppe Solarino

Area Maxcom Augusta, nell’aria preoccupanti livelli di idrocarburi

venerdì 20 Agosto 2010

Preoccupanti dati da una centralina mobile di rilevamento dell’inquinamento atmosferico. Il responsabile dell’ufficio provinciale ambiente: “Picchi fino al doppio delle media”

AUGUSTA (SR) – Ad Augusta, nel quartiere Borgata, insiste un deposito costiero di idrocarburi della Maxcom in una zona quasi adiacente alle abitazioni.
Nelle scorse settimane ha sostato nell’area circostante al deposito, in zona Campo Palma, una centralina mobile di rilevamento dell’inquinamento atmosferico, centralina della Provincia regionale di Siracusa che non è la prima volta che, proprio da Campo Palma, ha verificato e registrato per settimane le emissioni della zona.

Dopo il riscontro e le verifiche delle analisi effettuate nei recenti campionamenti, Domenico Morello, responsabile dell’ufficio ambiente della Provincia, ha dichiarato che: “Dalle analisi fornite dal mezzo mobile, che serve proprio a verificare e monitorare la qualità dell’aria, è emerso che, dal 27 luglio ad oggi, il livello di idrocarburi presente nell’aria circostante è abbastanza preoccupante perché è al di sopra alla media dei 200 microgrammi per metro cubo, valore che spesso ha anche raggiunto il massimo di 400 microgrammi/mc.

L’ozono, invece, è l’altro elemento che ha una soglia olfattiva alta ed è anch’esso responsabile del cattivo odore che viene percepito dalla cittadinanza anche se i valori riscontrati si trovano al disotto dei limiti previsti dalla legge, ovvero intorno ai 100 microgrammi per metro cubo. L’ozono inoltre potrebbe destare preoccupazione se superasse il valore dei 200 microgrammi/mc in presenza contemporanea di valori alti di idrocarburi, il che farebbe di certo alzare la soglia di attenzione. è quindi urgente che la Maxcom proceda ad effettuare quegli interventi già previsti per ovviare al problema e illustrati a Palermo, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, nelle scorse settimane, durante un’apposita riunione”.

Per ovviare a questo problema la ditta dovrebbe procedere a dei lavori di copertura delle vasche che raccolgono le acque di sentina e quelle di prima pioggia, in questo modo i gas e i vapori sprigionati da dette acque non andrebbero direttamente in atmosfera ma, venendo convogliati mediante opportune tubazioni in sistemi deodorizzanti garantirebbero una migliore salubrità dell’aria circostante.

Il sistema deodorizzante di filtraggio a carboni attivi, il più efficace ad oggi e generalmente adottato dalle maggiori industrie, dovrebbe essere posizionato vicino al pontile, ad una certa distanza dalle abitazioni ed in esso andrebbero convogliate tutte le emissioni gassose maleodoranti. L’impiego di adsorbenti, quali i carboni attivi, risolverebbe di certo il problema dei cattivi odori che preoccupano non poco i residenti.
Dette sostanze, infatti, posseggono una estesa area superficiale (da 600 ad oltre 1.200 metri quadri per grammo), ed un diametro dei pori adeguato alle dimensioni delle molecole odorigene che riescono ad adsorbire, bloccandole.

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