Aprire subito il Cantiere Sicilia - QdS

Aprire subito il Cantiere Sicilia

Carlo Alberto Tregua

Aprire subito il Cantiere Sicilia

venerdì 03 Settembre 2010

Urgono i Parchi progetto dei 390 Comuni

Con il taglio delle risorse a disposizione di Regione e Comuni siciliani, di fatto la possibilità di manovra di chi gestisce le aziende pubbliche – in particolare l’assessore all’Economia, Michele Cimino, e quella dei 390 sindaci – è quasi pari a zero.
Ma c’è una grandissima possibilità per accelerare lo sviluppo, e cioè aprire il cantiere Sicilia in ognuno dei 390 Comuni, per costruire infrastrutture nuove, restaurare le altre, completare quelle che perennemente sono a un passo dall’apertura.
è inutile ripetere ancora una volta quali siano le infrastrutture regionali e locali urgenti, senza le quali non vi è mobilità di cose e persone, sicurezza dei territori, sanità dell’ambiente, soddisfazione dei bisogni dei cittadini, soprattutto di quelli meno abbienti che hanno bisogno delle istituzioni per soddisfare le loro necessità, anche le più esigue.
è difficile individuare e quantificare, da parte degli assessorati regionali competenti, quali possano essere i bisogni dei singoli Comuni, se non sono essi a indicarli.

Ma una cosa gli assessorati regionali possono fare (e dovrebbero fare): chiedere in modo perentorio ai 390 sindaci il loro Parco progetti, cantierabili e perciò finanziabili.
Abbiamo pubblicato interviste a sindaci di diversi Comuni, e continueremo a farlo, per chiedere loro copia del Parco progetti, cantierabili e finanziabili, ma fino a oggi nessuno ce l’ha inviato.
Com’è possibile, chiediamo all’opinione pubblica, che chi ha la responsabilità di gestire un ente locale, di fronte ai pressanti bisogni che vengono dai propri cittadini, non elabori un Parco progetti, cantierabili e finanziabili, sapendo che si possono  ottenere le risorse necessarie per aprire i cantieri?
Com’è possibile, chiediamo all’opinione pubblica siciliana, che vi siano sindaci che non hanno capito che per ogni cento milioni di euro investiti in infrastrutture si aprono più di mille opportunità di lavoro?
Com’è possibile, chiediamo all’opinione pubblica, che vi siano sindaci che non hanno capito che il miglioramento della qualità della vita della propria città dipenda da una gestione ordinaria dei servizi?

 
Beninteso, vi sono tanti sindaci che queste cose le hanno capite e li invitiamo a inviarci copia del Parco progetti che hanno spedito alla Regione con la data della mail di accompagnamento. Con l’occasione potranno comunicarci di avere informatizzato tutti i loro servizi e inviarci il Piano aziendale nel quale vi sia un giusto equilibrio fra risorse professionali e finanziarie per ottenere migliori e maggiori servizi.
Assicuriamo a questi bravi sindaci (e siamo certi che ve ne sono) che daremo integrale pubblicazione dei documenti. Certo, se non dovessero pervenirci, saremmo autorizzati a ritenere che bravi sindaci non ve ne siano. Ma non vogliamo crederlo.
Non possiamo più tollerare la differenza di qualità amministrativa fra i sindaci leghisti e quelli siciliani. Il partito di Bossi è in forte crescita perché ha coltivato una classe dirigente giovane, formata nei piccoli enti locali: da consigliere comunale a consigliere provinciale, da consigliere ad assessore della Regione, e perfino a presidente di Regione e ministro.

L’azione di Roberto Maroni, ministro dell’Interno, è commendevole e approvabile. Ha dato fiducia alle Forze dell’ordine e alla Guardia costiera con il risultato di avere inferto colpi mortali alla malavita organizzata e quasi del tutto cancellato l’immigrazione clandestina. Vorremmo che avesse adesso il coraggio di Sarkozy nel rinviare tutti coloro che non hanno diritto di stare legittimamente sul nostro territorio alle loro patrie, dove potranno fare quello che crederanno opportuno.
In questo quadro, i sindaci siciliani devono prendere iniziative, cioè controllare il territorio dagli abusi che commettono gli immigrati clandestini, dagli abusi che commettono i cattivi siciliani nei confronti degli immigrati clandestini (pensiamo al lavoro nero) e dall’utilizzazione di tanti poveracci che si devono nascondere, anche da parte della malavita organizzata.
L’ordinaria amministrazione è il massimo che un sindaco siciliano deve perseguire. Se non sa come fare vada a copiare modelli funzionanti che esistono, per esempio, in Svizzera, Germania e Francia.

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