“L’aeroporto di Comiso come scalo nazionale” - QdS

“L’aeroporto di Comiso come scalo nazionale”

Raffaella Pessina

“L’aeroporto di Comiso come scalo nazionale”

venerdì 03 Settembre 2010

Il presidente della Regione Lombardo ha scritto una lettera a Berlusconi. In questo modo l’onere dei servizi resta a carico dello Stato

PALERMO – La riforma dei dipartimenti della Regione siciliana è entrata formalmente in vigore dal primo di questo mese ed è per questo che si stanno nominando i nuovi dirigenti.
In piena fibrillazione ovviamente sono le segreterie dei partiti per cercare di accaparrarsi i posti migliori. Intanto, sono stati nominati i 62 dirigenti e i 10 soprintendenti dei beni culturali.
Lombardo ha piazzato i suoi fedelissimi a Catania, Messina e Ragusa, mentre a Palermo ha accontentato il Pd mettendo come soprintendente Gaetano Gullo. Un provvedimento che non verrà preso bene dal Pdl Sicilia che ha  avuto comunque la soprintendenza di Trapani con Sebastiano Tusa. Quindi, a Siracusa va Concetta Ciurcina, a Catania Vera Greco, ad Agrigento andrà Pietro Meli, già dirigente del Parco archeologico e in ottimi rapporti con l’assessore Michele Cimino. A Caltanissetta andrà Matteo Scagnamiglio. A Enna va Fulvia Caffo, mentre a Messina va Salvatore Scuto, vicino all’Mpa, a Ragusa Alessandro Ferrara. Alla direzione della soprintendenza del mare va invece Giuseppe Gini.
Il valzer delle poltrone continuerà fino alla metà di questo mese, quando presumibilmente si arriverà alla definizione del nuovo assetto dell’esecutivo regionale. Intanto, Lombardo ha rinviato la firma del protocollo di intesa per l’aeroporto di Comiso e ha scritto una lettera al premier Silvio Berlusconi, con la quale chiede che l’aeroporto di Comiso venga considerato di interesse nazionale, affinché gli oneri dei servizi restino a carico dello Stato. La lettera è stata inviata anche ai ministri competenti e al presidente dell’Enac, Vito Riggio. “Un passaggio del protocollo lascia, infatti, perplessi – sottolinea Lombardo -”. Si tratta, in particolare, dell’articolo 4 nel quale non è ben specificato l’interesse di questo scalo aeroportuale”.
Pronta la risposta dell’Enac: “la rilevanza dell’aeroporto verrà definita nel piano nazionale degli aeroporti di prossima emanazione e no ha diretta attinenza con la sottoscrizione del protocollo d’intesa”. L’Enac prosegue scrivendo che se non fosse possibile risolvere la questione, la Regione dovrà prendere in considerazione l’alternativa di trasferire il bene demaniale dal ministero della Difesa a quello dei Trasporti e da questo all’Enac per individuare un gestore concessionario dello scalo, che paghi all’Emac un adeguato contributo come fanno gli altri aeroporti italiani.
Si avvicina intanto la data per la ripresa dei lavori all’Assemblea regionale siciliana che si vedrà recapitare la manovra correttiva predisposta dal Governatore per il 2010 e che dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Aula di Palazzo dei normanni. E a proposito di bilanci, bisogna ricordare che lo Stato non ha ancora provveduto a consegnare alla Sicilia i quattro miliardi e 300 milioni di euro che il Cipe il 31 luglio del 2009 aveva destinato alla Sicilia. Denaro che non è mai arrivato a destinazione e che si trova ancora nelle mani del Ministro dell’Economia, il leghista Giulio Tremonti.
Di quel denaro una parte è stata spesa per pagare le multe comminate dalla Ue agli imprenditori del nord che non hanno rispettato le quote latte e per pagare i debiti del Comune di Catania, ma per il resto non se ne conosce ancora ne l’ammontare di quanto verrà realmente destinato alla Sicilia e soprattutto quando. Infine, c’è da registrare la richiesta da parte del Pd di ritirare un videogioco che si intitola “Mafia 2”.
Il deputato regionale Antonello Cracolici, presidente del gruppo del Pd all’Assemblea regionale ha dichiarato che “Il governo regionale e quello nazionale devono intraprendere immediatamente ogni iniziativa istituzionale, politica e legale per impedire che si continui a veicolare in tutto il mondo, specie fra i ragazzi e attraverso un mezzo così persuasivo, l’equazione Sicilia-uguale-mafia”.

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