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Catania – Il Comune vende 27 immobili ed è subito scambio di accuse

Melania Tanteri

Catania – Il Comune vende 27 immobili ed è subito scambio di accuse

giovedì 16 Settembre 2010

Replica la maggioranza: “Se non può essere valorizzato, il patrimonio immobiliare è solo un peso”. Sul provvedimento passa all’attacco Saro Condorelli (Pd): “Sconfitta per la città”

CATANIA – Il Comune vende parte del suo patrimonio immobiliare. Ventisette immobili, tra appartamenti, interi stabili e masserie, sono, infatti, stati messi all’asta dall’amministrazione che ha predisposto un apposito bando, appena scaduto e i cui esiti si sapranno nei prossimi giorni.
Una necessità, di cui il Consiglio Comunale aveva già preso atto, approvando l’atto deliberativo, ma che ha scatenato alcune reazioni da parte del mondo politico cittadino, soprattutto relativamente al compesso immobiliare di via Bernini, da anni sotto i riflettori per via del suo degrado e per l’incapacità, dimostrata da più amministrazioni nel tempo, di recuperarlo alla città. Ad oggi, infatti, il complesso, che fu acquistato dal Comune etneo alla fine degli anni novanta in seguito all’accensione di un mutuo, ha subito danni di tali proporzioni da non rendere affatto conveniente la ristrutturazione, almeno per le malandate casse di Palazzo degli Elefanti, obbligando, di fatto, alla scelta della vendita.
Nonostante la condivisa decisione di rinunicare a parte del patrimonio cittadino, difficile da valorizzare, per dare ossigeno alle casse comunali, c’è chi, come Saro Condorelli, segretario del Partito democratico etneo, parla di “sconfitta per Catania che – afferma – speriamo non si trasformi nell’ennesima svendita ai danni dell’intera città”. Condorelli definisce quella del complesso di via Bernini “una vendita all’asta che arriva dopo sprechi, inefficienze e problemi”, conseguenza dell’atteggiamento delle amministrazioni che si sono succedute neli ultimi dieci anni che non avrebbero agito per la risoluzione della questione.
Opposta l’opinione dei capigruppo della maggioranza a Palazzo degli Elefanti, Salvo Di Salvo, Nuccio Condorelli e Valeria Sudano, che hanno espresso il proprio apprezzamento per l’operazione di vendita degli immobili. “Il patrimonio immobiliare è una risorsa quando ci sono le condizioni per poterlo valorizzare – afferma Di Salvo – in caso contrario è solo una palla al piede che va rimossa per alleggerire l’azione amministrativa”.
Una polemica sterile quella innescata dal Pd sull’alienazione degli immobili e, in particolare, su Palazzo Bernini, per Puccio La Rosa. Il consigliere comunale del Pdl Sicilia, sottolinea infatti come sia stato non solo corretto dare seguito ad un atto deliberativo del Consiglio comunale che prevedeva la messa in vendita di alcuni immobili di proprietà comunale, ma anche utile trasformare l’edificio in fonte di introito per le casse comunali.

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