Ast, giù il monte ore degli autisti - QdS

Ast, giù il monte ore degli autisti

Rosario Battiato

Ast, giù il monte ore degli autisti

sabato 25 Settembre 2010

Protesta dei lavoratori della sede di Siracusa. Indetto uno sciopero, poi rientrato. Aperta la trattativa. I tagli alle corse impongono nuovi turni, da 36 a 16-20 ore la settimana

SIRACUSA – Giorni caldissimi per il trasporto pubblico isolano su strada. Nel mirino di lavoratori e utenti l’Ast (Azienda siciliana trasporti), società interamente partecipata dalla Regione, che continua ad attraversare un periodo difficile a causa un parco bus ormai inadatto sia alle esigenze della mobilità sostenibile che alla sicurezza di viaggiatori e autisti.
Lo scorso 21 settembre il personale dell’Ast di Siracusa ha indetto due giorni di sciopero, poi rientrato, per protestare contro i nuovi turni imposti dall’Azienda. “Il taglio chilometrico deciso 3 giorni fa – si legge, in una nota – diminuisce di almeno il 30 per cento dei turni e corse in tutta la provincia. Pendolari penalizzati ad Augusta (dimezzate le corse), Floridia, Solarino, Lentini, Francofonte, oltre che per Catania”. A rischio quindi il monte ore per gli autisti, ma anche i collegamenti tra centro e periferia. Il commento degli interessati è stato lapidario. “Questa decisione intacca anche il monte salario degli autisti. Di punto in bianco la direzione generale si é assunta la responsabilità di penalizzare i lavoratori che adesso da 36 non potranno andare oltre le 16 o 20 ore”. Orario settimanale, s’intende.
Adesso la questione si è stata rimandata dalla Fit Cisl, in seguito all’incontro di Palermo con la dirigenza dell’Ast. Sul tavolo delle trattative anche la questione della sicurezza degli automezzi. “Abbiamo chiesto interventi immediati per la messa in sicurezza del parco automezzi – ha spiegato Amedeo Benigno, segretario generale Fit Cisl della Sicilia – e l’azienda ha assicurato di aver impartito le direttive per garantire il rispetto della normativa, precisando che buona parte dei disservizi è imputabile ad un autoparco logoro perché composto da mezzi ormai vecchi. Abbiamo comunque deciso di ritirare lo stato di agitazione per venire incontro alla disponibilità dell’azienda”. L’Azienda si è così impegnata a risolvere il problema dei turni lavorativi e le dinamiche legate alla sicurezza. In questo stato di pace armata si è poi inserita la vicenda di Altofonte in provincia di Palermo, dove l’ennesimo disservizio targato Ast ha fatto infuriare Vincenzo Di Girolamo, primo cittadino del comune.
 
“È una situazione intollerabile. L’amministrazione comunale paga all’Ast il costo di 400 abbonamenti per garantire la mobilità degli studenti. Pretendiamo il rinnovo del parco mezzi e la puntualità”. Un mese difficile per i vertici aziendali soprattutto dopo tanto lavoro di risanamento finanziario. “La gestione del 2009 – si legge nel documento redatto dall’Azienda – in controtendenza con quanto avvenuto nell’esercizio precedente e grazie all’incessante opera di risanamento e rilancio industriale avviata dal nuovo vertice aziendale, ha consentito ad Ast Spa il conseguimento di risultati positivi, sia in riferimento alle performance economiche che dal punto di vista operativo”. Per un’azienda che punta ad ampliare l’offerta dei propri servizi, una buona base di partenza imporrebbe un rinnovamento complessivo di quelli che sono i pullman attualmente su strada.

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