Global member team per incrementare soci - QdS

Global member team per incrementare soci

Marina Pupella

Global member team per incrementare soci

sabato 16 Ottobre 2010

Forum con Domenico Messina, direttore Associazione internazionale Lions club

Quanti sono i direttori internazionali e quali sono le loro competenze?
“Nel mondo i direttori internazionali sono in tutto trentaquattro ed in Europa siamo in sei. I direttori costituiscono il Consiglio di amministrazione dell’Associazione ed i loro compiti sono di rappresentarla e tutelarla, di promuoverne l’immagine, e controllare che nelle diverse realtà tutto venga svolto secondo le regole e le norme da essa stabilite. In altre parole, essi ricoprono una duplice funzione: quella di sviluppo dell’Associazione – essendo portatori di un messaggio devono farsi carico di far crescere l’Associazione – e in sede di Cda, quando si riunisce il Board, hanno il compito di proporre e concorrere alla formulazione delle delibere”.
In che modo si esplica l’attività del Board?
“Il Board lavora con una suddivisione dei direttori in Comitati, dove è costituita l’organizzazione amministrativa e funzionale del quartier generale. Che racchiude in sé membership e sviluppo soci e club, leadership, assistenza ai distretti, convention, ufficio legale e finanziario, pubbliche relazioni. La nostra struttura è ordinata secondo questi schemi. E i direttori in Comitati si occupano delle materie pertinenti a questo. Nel corso del Board, si lavora per Comitati. In certi casi, quando si analizzano problematiche che possono coinvolgere più Comitati, si procede con una riunione congiunta, così come accaduto recentemente per decidere su una novità operativa, volta a rivedere il Merl che verrà sostituito dal Gmt (Global member team) e dal Glt (Global leadership team). L’avvicendamento con la nuova struttura entrerà ufficialmente in vigore il prossimo anno”.
Qual è la ragione di questa scelta?
“Ci si è resi conto che il Merl era troppo farraginoso ed in periferia si venivano a creare dei problemi. Era necessario ricercare un sistema più snello, con un unico riferimento d’ufficio; il Gmt ingloberà tre branche del Merl ed il Glt sarà solo leadership. Inoltre, la membership si dovrà sviluppare in maniera organica così da programmare meglio l’incremento associativo che è fondamentale. La leadership non sarà più e soltanto formazione dei leader, ma si occuperà di reclutare e selezionare gente valida. In breve, anche noi vogliamo applicare il sano principio della “meritocrazia”. Tornando al Board, i Comitati presentano le loro delibere e le proposte che vengono discusse in un assemblea plenaria, dove tutti illustrano le loro relazioni. E al pari di una vera democrazia tutto è modificabile ed emendabile attraverso le votazioni”.
In Italia quanti sono i direttori internazionali?
“Uno solo. C’è una rotazione che è frutto di un accordo, per il quale in relazione al numero dei direttori internazionali europei – che possono partecipare al Board – in rapporto alle dimensioni dei distretti e a tutta una serie di parametri viene applicata questa turnazione. Avviene così, che talvolta l’Italia può avere ogni due anni un suo direttore, oppure si può verificare una vacatio. La mia nomina, che avrà termine il prossimo luglio, è servita, ad esempio, per completare il mandato del compianto Enrico Cesarotti”.
Rimaniamo nel nostro Paese, c’è stata un’emorragia di soci, le risulta?
“Nell’anno che si è appena concluso, 30 giugno 2010, in Sicilia vi è stata un lieve perdita di soci, mentre a livello nazionale la diminuzione è stata più consistente ed ha riguardato alcuni distretti più di altri”.
Ma la politica associativa del Board si adatta alle diverse realtà oppure c’è un indirizzo generale a cui i direttori internazionali si devono adeguare?
“Abbiamo una politica associativa di ampio respiro, ma su questa si innesta il messaggio, il tema del presidente internazionale, il cui incarico è annuale. Fare questa distinzione è importante. Il presidente in carica lo scorso anno aveva a cuore la crescita associativa, l’attuale invece punta direttamente l’attenzione a quello che è il nostro scopo: il service. E allora, se faremo dei service di un certo valore che diano dei risultati, otterremo un doppio vantaggio: da un lato, la gente che si impegna in questi servizi si sentirà motivata e continuerà a lavorare, dall’altro saremo in grado di attrarre nuovi soci”.
 

 
I giovani del Leo club sono il futuro. L’informatizzazione si espande in 11 lingue
 
Il ruolo dei giovani all’interno dell’Associazione.
“I giovani costituiscono il futuro, sono fondamentali. La struttura a cui fanno riferimento è il cosiddetto Leo. Si tratta di club costituiti proprio da ragazzi, il cui scopo è quello di far emergere il senso di responsabilità e di impegno, mostrando loro come, in una realtà associativa, possono crescere”.
L’accesso al club prevede un limite di età?
“Sì, il limite va dai 14 ai 35 anni. E’ un ventaglio abbastanza ampio. Alcuni club sono formati da giovani che lavorano e dopo alcuni anni sono costretti ad uscirne a causa degli impegni. Ma ci sono anche club costituiti per lo più da diciottenni e da ventenni che non hanno particolari doveri da assolvere e quindi la loro permanenza all’interno del gruppo può protrarsi anche per diversi anni”.
Ma in genere i ragazzi che escono dal Leo vanno poi a confluire nei Lions?
“Non sempre, la cosa non è automatica”.
Nell’ambito della comunicazione, quali strategie avete adottato per far conoscere al mondo la vostra missione?
“Abbiamo investito molto nelle pubbliche relazioni e l’Associazione si è munita di una struttura molto valida, composta in undici lingue che ogni giorno traducono settemila parole. Ci siamo inoltre ben attrezzati in ambito informatico, realizzando un sito www.lionsgroups.org che è in continua espansione. Questo sito ha enormi risorse e guida l’utente passo passo alla soluzione dei suoi quesiti. Spiega, ad esempio, la maniera per formulare un comunicato stampa e fornisce tutti gli strumenti per poter operare”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017