Laureati siciliani discriminati nel catalogo per l’Alta formazione - QdS

Laureati siciliani discriminati nel catalogo per l’Alta formazione

Luca Salici

Laureati siciliani discriminati nel catalogo per l’Alta formazione

venerdì 12 Giugno 2009

Mille ragazzi potranno fare richiesta e ottenere voucher validi solo per enti regionali. Preclusa la possibilità agli studenti di potersi formare fuori dall’Isola

CATANIA – Lo scorso anno la Sicilia ha siglato un protocollo d’intesa con altre nove regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) per la costruzione di un catalogo interregionale rivolto ai laureati che vogliono intraprendere un percorso di alta formazione. Le amministrazioni regionali hanno così stabilito di disporre periodicamente la concessione di voucher da assegnare agli studenti meritevoli e con basso reddito. Costituire delle sinergie tra regioni italiane nel campo della formazione permette di condividere le esperienze maturate, presentarsi come sistema, moltiplicare l’offerta formativa, migliorare la qualità e l’efficacia dei voucher, offrire mobilità professionale al di là dei propri confini territoriali. Un laureato può quindi consultare il catalogo interregionale e scegliere, secondo le proprie attitudini, un master specifico per cui fare richiesta. Ad esempio uno studente sardo può scegliere un master in “Wine Business” organizzato a Padova, in Veneto.
Questa possibilità è però stata preclusa agli studenti della Sicilia. Infatti il Dipartimento regionale della Formazione professionale ha deciso di inserire nel regolamento del bando (art. 7) che “i percorsi formativi per i quali si può richiedere l’assegnazione del voucher sono tassativamente quelli previsti all’interno del Catalogo interregionale per l’alta formazione, con sede di svolgimento localizzata nel territorio regionale siciliano, disponibile nel sito internet all’indirizzo www.altaformazioneinrete.it”. In questa maniera gli studenti siciliani possono solo fare domanda per i corsi che sono stati attivati nell’Isola e non accedere così alle molteplici possibilità che il catalogo interregionale offre. Ciò vale solo per gli studenti in “uscita” perché gli altri laureati delle nove regioni potranno benissimo scegliere un master in Sicilia e godere del finanziamento.
La Regione siciliana ha appena annunciato di aver stanziato 8 milioni di euro per la concessione dei voucher di alta formazione, provenienti da fondi Programmi operativi regionali (Por) Fse 2007-2013. La spesa massima finanziabile per la scelta di un master è di 8.000 euro, superati i quali ogni spesa è a carico dello studente. Quindi a conti fatti saranno 1.000 i ragazzi che potranno ottenere il voucher e che dovranno scegliere un master dietro casa.
La lista degli enti di formazione è stata approvato lo scorso 26 maggio in Gurs. I corsi in programma per il 2009 sono 271: di questi solo 37 sono master universitari, organizzati, tra gli altri, dalle Università di Palermo, Messina ed Enna, ma anche da enti come l’Accademia di Belle arti di Siracusa, il Conservatorio “Bellini” di Palermo, l’Ispes (Ag) e il Consorzio multimedia (Ct). I 234 master rimanenti sono programmati da enti di formazione non universitari.
Tutti i corsi costano in media 8.000 euro, che è esattamente la spesa massima che chi richiede il voucher può avere finanziata. Ma i master non hanno tutti la stessa durata: mentre quelli universitari mediamente si aggirano sulle 1.500 ore di formazione, i corsi rimanenti durano in media non più di 500/600 ore. Quindi, facendo un rapido calcolo, un’ora di lezione universitaria costa tre volte meno di un’ora svolta da un ente di formazione. E intanto i laureati non possono andare fuori dalla Sicilia per studiare.

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