“La Pubbliservizi è una società per azioni a totale capitale pubblico. Svolge una serie di attività per conto della Provincia di Catania e non può erogare servizi a soggetti terzi, nemmeno ad altri enti pubblici. Sono diversi gli ambiti di competenza: viabilità, manutenzione degli edifici scolastici, pulizia dei locali, gestione dell’autoparco (che comprende sia le automobili che i mezzi speciali)”.
“Si tratta di una scelta strategica che comporta diversi vantaggi: dal punto di vista economico, permette di risparmiare risorse (il vecchio Cda gravava sul bilancio 400 mila euro, l’amministratore unico 60 mila euro). In secondo luogo, migliora l’efficienza nella gestione delle attività perché le decisioni vengono prese da un unico soggetto”.
“Sto cercando di introdurre, nella gestione delle attività, dei cambiamenti finalizzati a migliorare l’efficienza. Negli scorsi anni, le attività venivano programmate tenendo conto a priori delle esigenze della Provincia, con il rischio di fare più di quanto la Pubbliservizi fosse in grado di fare, a scapito della qualità delle prestazioni erogate. Adesso sto mettendo in atto un’inversione di tendenza: partire dall’analisi di cosa la Pubbliservizi e in grado di fare e procedere con degli aggiustamenti, nell’organizzazione del lavoro, che tengano conto delle risorse di cui disponiamo e dei nostri limiti. Il contratto di servizio descrive minuziosamente tutte le attività della Pubbliservizi: in questa prima fase della mia attività di amministratore mi sono dedicato soprattutto all’analisi di queste, in modo da individuare quelle a cui dare priorità”.
“Certamente sì. Noi dovremmo occuparci esclusivamente della manutenzione ordinaria, in realtà, svolgiamo anche alcune attività di manutenzione straordinaria quando espressamente richiesto dalla Provincia, in casi di particolare necessità”.
“Abbiamo ridotto il numero di automobili, anticipando quanto stabilito a livello nazionale dal ministro Brunetta. Prima dell’insediamento dell’attuale presidente della Provincia, il parco auto comprendeva 18 auto (15 per gli assessori, 2 per il presidente della Provincia e 1 per il presidente del Consiglio), adesso ne conta 11 (9 per gli assessori, 1 per il presidente della provincia e 1 per il presidente del Consiglio). Abbiamo sostituito tutte le automobili di cilindrata 1900 con auto di cilindrata 1600 e scelto veicoli con carburante Gpl, che hanno un consumo minore. Ritengo che il risparmio sul carburante si aggiri intorno al 20%. Il risparmio complessivo su ogni auto noleggiata, tenuto conto delle varie novità introdotte, si aggira intorno al 40%. Un’altra scelta importante, anche se solo del punto di vita simbolico, è stata quella di sostituire le auto blu con auto grigie in modo da dare un segnale visibile dei cambiamenti in atto”.
“I dipartimenti hanno a disposizione altre 11 automobili. Intendo introdurre un sistema che permetta di limitare l’uso personale, e dunque improprio, delle automobili. Introdurremo un meccanismo di car sharing e di servizio a richiesta: attraverso un sistema informatico centralizzato, sarà possibile prenotare le automobili inserendo obbligatoriamente, all’interno di un portale, il nome dell’utilizzatore e la destinazione. In questo modo sarà possibile monitorare costantemente l’utilizzo delle automobili prevenendo gli abusi. Il centro di smistamento delle richieste sarà gestito dagli stessi autisti in modo da ottimizzarne i tempi di lavoro”.
“Ho puntato sulla specializzazione dei 70 operatori che si occupano di manutenzione stradale, in modo che ognuno svolga una mansione ben precisa, in base alle qualifiche e alle competenze personali (muratori, addetti alla segnaletica orizzontale, addetti alle segnaletica verticali, addetti alle motopale, etc.). Ho suddiviso il territorio provinciale in tre macro-aree, ognuna delle quali è monitorata da un operatore che ha il compito di fare i sopralluoghi, controllare l’attività degli altri operatori presenti sul luogo, segnalare gli eventuali problemi e le necessità di intervento straordinario”.
“Il progetto è stato avviato, ma procede lentamente per problemi di carattere burocratico legati, per esempio, al fatto che alcuni edifici scolastici non sono catastati o che le planimetrie disponibili non sono aggiornate”.
“Entro la fine dell’anno saranno avviati i lavori di sistemazione di alcuni locali del centro fieristico Le Ciminiere, in cui intendiamo trasferirci. Contiamo inoltre di utilizzare alcuni locali, sequestrati alla mafia e situati nella zona Gelso Bianco, sui quali bisogna svolgere dei lavori di sistemazione ancora da definire. Abbandoneremo dunque sia l’attuale sede, che un capannone situato a Misterbianco e utilizzato come deposito: questo ci permetterà di eliminare le attuali spese per gli affitti”.