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Catania – Vendita degli immobili comunali, il flop fa ‘saltare’ 18 milioni di €

Antonio Borzi

Catania – Vendita degli immobili comunali, il flop fa ‘saltare’ 18 milioni di €

giovedì 25 Novembre 2010

L’assessore al Bilancio, Bonaccorsi, assicura che per il 2010 la cifra dovrebbe essere coperta. Quattro previsti per l’anno in corso, poi sette per il 2011 e altrettanti per il 2012

CATANIA – Il Comune risente di quella sindrome da coperta troppo corta che porta spesso l’amministrazione a fare annunci poi non rispettati o farsi attendere troppo a lungo. Una patologia post-Scapagnini cronica che vede nella risoluzione della problematica del bilancio forse l’unica vera cura.
In quest’avventuroso tentativo si sono alternati prima Gaetano Riva e adesso Roberto Bonaccorsi, che deve fronteggiare i numeri in rosso del bilancio etneo. Ad aggravare la situazione, anche la mancata vendita degli immobili che il bando di fine estate indicava come portatore di molti milioni di euro. Palazzi come quello di via Bernini sono rimasti solo dei miraggi per delle quotazioni ritenute, probabilmente, troppo elevate dai privati. Una situazione che ha anche reso evidente e inoppugnabile la crisi dell’economia cittadina, che induce alla prudenza anche di fronte a oggettive possibilità di crescita.
Al Comune erano tanto sicuri del successo del bando che avevano iscritto 4 milioni di euro come proventi per rimpinguare il bilancio di quest’anno. Il mancato arrivo dei fondi – sono stati raccolti solo 500 mila euro – ha portato lo scompiglio e il malessere a Palazzo degli Elefanti. Ma l’assessore Bonaccorsi cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno.
“La vendita – dichiara Bonaccorsi a proposito del bando – faceva riferimento ad un quadro complessivo, vi erano anche il diritto di prelazione in alcune aree in concessione e il riscatto di viale Kennedy. E per quelle aree c’è stato molto interessamento”.
Per Bonaccorsi, dunque, non un totale fallimento. E per quest’anno la situazione dovrebbe essere risolta.
“I quattro milioni di euro – spiega l’assessore – dovrebbero essere raggiunti. Non siamo molto distanti, il dirigente ci ha dato delle conferme a tal proposito”.
Ma il problema non si ferma all’odierno bilancio. Infatti la Giunta di Stancanelli aveva prospettato un grande introito con la vendita degli immobili. Un guadagno tanto ingente da far iscrivere per i prossimi due anni 7 milioni all’anno di introiti. In tutto – con i 4 che sono venuti a mancare quest’anno – si arriva a 18 milioni di euro.
Un problema di cui è consapevole anche l’assessore al Bilancio del Comune, che però posticipa la risoluzione del problema aprendo ad altre possibili aste. Resta comunque evidente come, in un Comune dove ogni spesa è ridotta all’osso, l’instabilità legata al bilancio si ripercuota anche nella totale inesistenza di programmi a lungo termine. Ricorrere alla vendita dei beni immobili potrebbe, alla lunga, essere una soluzione soltanto momentanea, che rischia di riservare delle spiacevoli sorprese come in questo caso in cui l’asta ha riservato un ruolo marginale ai pezzi da novanta nel mazzo del Comune.

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