Sicurezza in mare con l’alta tecnologia - QdS

Sicurezza in mare con l’alta tecnologia

Margherita Montalto

Sicurezza in mare con l’alta tecnologia

sabato 27 Novembre 2010

Forum con Domenico De Michele, direttore marittimo della Sicilia orientale

Guardia Costiera e Capitaneria di Porto da chi dipendono?
“Capitaneria di Porto e Guardia Costiera costituiscono un unico Corpo che dipende dalla Marina Militare come polizia militare e ha dipendenza in primis dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché per le specifiche funzioni dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, dal ministero dell’Ambiente, e in ultimo dal ministero del Lavoro per quanto attiene gli aspetti problematici del lavoro”.
Rappresentate un Corpo di polizia?
“Concorriamo negli accertamenti dei reati comuni, commessi in ambito portuale, unitamente alle Forze di polizia. Il nostro ruolo di polizia è di Polizia marittima tecnico-amministrativa. Ritengo sia fondamentale la sinergia e la collaborazione con le altre Forze dell’ordine, con la quale si ottiene un effetto di deterrenza della criminalità e percezione da parte dei cittadini che lo Stato interviene. Le nostre competenze ci hanno consentito di avere eccellenti rapporti con le Procure, tanto che la direzione Marittima ha distaccato personale dipendente in diverse Procure nell’area di giurisdizione Catania, Siracusa, Modica”.
Quali sono le vostre principali mansioni?
“Le nostre attività comprendono la disciplina della navigazione marittima e la regolamentazione di eventi che si svolgono negli spazi marittimi, il controllo del traffico marittimo, la manovra delle navi e la sicurezza nei porti, le inchieste sui sinistri marittimi, il controllo del demanio marittimo, i collaudi e le ispezioni periodiche di depositi costieri e di altri impianti pericolosi: la ricerca e il soccorso in mare attraverso un coordinato controllo che si svolge 24 ore su 24; la sicurezza della navigazione con controlli sul naviglio mercantile, pesca e diporto e su quello estero che scala nei porti nazionali; eseguiamo controlli previsti dalla normativa nazionale e comunitaria sull’intera filiera di pesca sino ai ristoranti”.
Quali sono gli strumenti e i sistemi che vi avvantaggiano nel vostro lavoro?
“Le nostre risorse sono le centrali operative, i mezzi aereonavali, i sistemi di controllo del traffico navale attivati per compiti di soccorso, sicurezza della navigazione e di polizia marittima. Il sistema più efficace, che ci fa ottenere risultati eclatanti, è quello ottenuto dalle nuove tecnologie elettroniche dei sistemi di controllo del Ais, Vts, Blue Boxes, che  consentono alla GC il miglioramento e l’efficienza dell’attività di controllo raggiungendo sempre più eccellenti risultati. Essi consentono di individuare il traffico navale che transita nella nostra zona di interesse. Individuano la rotta delle navi e dei carichi che trasportano. Verifichiamo l’intero campo e il sistema mette in conto 150 tracce calcolando eventuali pericoli. Per esempio la pericolosità del carico: tra un carico di passeggeri e un carico di nitrati, il sistema ci indica come distanziarlo. Un altro sistema satellitare di controllo è il Blue Boxes che monitora i pescherecci, la loro posizione nelle 24 h e l’attività che sta svolgendo sia nel momento in cui stiamo effettuando l’accertamento, che quella remota sino ad oltre un mese. È un sistema che ha consentito un forte controllo a mare con sforzi minori garantendo alti standard di sicurezza. Sono telecamere accese sul mare”.
Altre tecnologie?
“Appartengono al comparto volo e sono gli Atr e Wh139 di ultimissima realizzazione, supporto navale e nucleo sub”.
Per ottenere risultati non bastano solo gli strumenti.
“Certamente, puntiamo sulla formazione e preparazione tecnica del nostro personale addestrandolo per ottenere professionalità. Occorre competenza e responsabilità. Il settore marittimo è peculiare e non possiamo improvvisare nel ginepraio delle normative”.
Cosa avete realizzato per Catania?
“Dal 2008 abbiamo realizzato quattro spiagge libere e nel 2010 altre due, a costo zero, dedicate a chi non può economicamente usufruire degli stabilimenti balneari. L’aspetto più interessante è avere realizzato gli accessi per i disabili. Con ciò abbiamo affermato un principio: ci sono le potenzialità per realizzare tanto con poco, occorre solo competenza e sinergia”.
 

 
Sportello unico vantaggio per i cittadini. Web per tutti i servizi e numero Blu per il soccorso

Lo sportello unico della Guardia Costiera e Capitaneria di Porto in che cosa consiste?
“La Pubblica amministrazione può funzionare e se abbiamo un modello che funziona dobbiamo mantenerlo. Lo sportello unico rappresenta un vantaggio per i cittadini: consente loro rapidamente di avere un unico punto di riferimento e l’identificazione del responsabile e ogni ufficio marittimo ne dispone uno. Nel nostro sito sono disponibili tutti servizi in cui si raccolgono le informazioni messe a disposizione del pubblico”.
Qual è il sito e quale la finalità?
“Accedendo al nostro sito www.guardiacostiera.it l’utente può consultare le aree di interesse. È utile per: gli armatori i quali iscrivono la nave, rilascio certificazione; per la pesca, la sezione dedicata alla normativa sul demanio marittimo, circolari sicurezza navigazione, la navigazione da diporto, ordinanze balneari; il numero Blu 1530 per le emergenza e soccorso in mare che è attivo sul territorio nazionale 24 ore su 24 tramite la centrale operativa del Comando generale che si mette in contatto con le sale operative periferiche. Un servizio completamente gratuito per il cittadino, che conferma l’impegno della CP nella salvaguardia della vita umana in mare, garantendo la sicurezza ed il tranquillo svolgimento delle attività balneari e turistiche in qualsiasi sito dei nostri oltre 8.000 Km di costa,. Inoltre è un ufficio dedicato al collocamento dei marittimi attraverso il quale si procede all’assunzione di personale per l’imbarco degli stessi su navigli”.

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