Siremar, privatizzazione nella nebbia - QdS

Siremar, privatizzazione nella nebbia

Patrizia Penna

Siremar, privatizzazione nella nebbia

martedì 07 Dicembre 2010

Sindacati e operatori a vari livelli chiedono, ma non ottengono, informazioni sul futuro della compagnia di navigazione. Federalberghi a Matteoli: “Nessuna garanzia sul futuro dei collegamenti tra Sicilia e Isole minori”

MESSINA – “Un impegno affinché la qualità dei servizi venga immediatamente ripristinata e garantita, a prescindere dalla procedura di amministrazione straordinaria posta in essere”. è una delle richieste all’assessorato regionale ai Trasporti, Presidenza della Regione e ministero dei Trasporti avanzata da Federalberghi Isole Eolie a proposito dei collegamenti marittimi da e per le Eolie effettuate da Siremar, società in amministrazione controllata e in corso di privatizzazione (cinque i pretendenti ufficiali).
Federalberghi chiede inoltre “chiarezza sull’effettivo livello di qualità (tratte, frequenze, naviglio eccetera) dei servizi di collegamento marittimo che lo Stato intende garantire; garanzie sul trasferimento duraturo dei fondi necessari a garantire un livello soddisfacente dei servizi di collegamento marittimo nel tempo; l’immediata definizione e successiva adozione di una convenzione che stabilisca impegni precisi, da parte del soggetto aggiudicatario della gara, con riferimento ai criteri di qualità ed efficienza da rispettare nella gestione e nell’erogazione dei servizi di collegamento. Ciò, affinché il mancato rispetto di tali criteri non debba poi ricadere – come purtroppo ormai avviene da troppo tempo a questa parte – sull’economia degli abitanti e degli operatori turistici delle isole siciliane”.
Secondo Federalberghi Isole Eolie non è stata fornita alcuna reale garanzia sul futuro dei collegamenti marittimi per le isole minori della Sicilia, attualmente operati da Siremar SpA, mentre il processo di privatizzazione  della Tirrenia e della stessa Siremar  continua a presentare contorni poco chiari sia in termini di tempistica sia in relazione all’effettivo contenuto delle convenzioni che dovranno garantire tali servizi.
“Nonostante le rassicurazioni fornite dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, circa il mantenimento dei servizi di collegamento marittimo per le isole minori – scrive Federalberghi – di fatto questi hanno presentato (nel 2009 e nel 2010) e continuano a presentare evidenti carenze, presumibilmente dovute ad una ormai cronica insufficienza dei fondi trasferiti dallo Stato alla Siremar per l’erogazione di tali servizi e  le allarmanti dichiarazioni del Commissario D’Andrea che (dal suo canto) legittimamente, si impegna a garantire il rispetto degli obblighi convenzionali solo in considerazione della disponibilità e dell’efficienza dei mezzi operativi, dalla continuità di impiego del personale marittimo e amministrativo e dall’agibilità finanziaria consentita dalla procedura di amministrazione straordinaria”.
“Considerato che a tutt’oggi la Siremar non è ancora stata in grado di pubblicare gli itinerari orari per l’anno 2011, creando non pochi problemi di programmazione agli operatori del  settore turistico e deteriorando ulteriormente il grado di fiducia che gli stessi nutrivano nei confronti della compagnia di Stato e nella considerazione degli evidenti danni subiti dalle economie insulari a causa delle carenze dei servizi di collegamento Siremar (troppe le corse saltate negli ultimi anni) e della continua incertezza che avvolge costantemente tali servizi da almeno tre anni a questa parte”, Federalberghi Isole Eolie chiede che venga convocata una riunione urgente.
Commentando la situazione in seno alla Siremar e, più in generale al gruppo Tirrenia (di cui Siremar fa parte), nei giorni scorsi il segretario di Uil trasporti, Giuseppe Caronia, ha dichiarato: “Comincio seriamente a pensare di rivolgermi a Julian Assange per chiedergli di pubblicare sul suo sito Wikileaks l’elenco nominativo di quanti hanno manifestato interesse per l’acquisizione dei compendi aziendali di Tirrenia e Siremar e di quelli che, nell’ambito delle gare in corso per la privatizzazione delle aziende dell’ex Gruppo Tirrenia, sono state ammesse alla fase successiva della due diligence.

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