Ars: bilancio in alto mare, si riparla di partito del Sud - QdS

Ars: bilancio in alto mare, si riparla di partito del Sud

Raffaella Pessina

Ars: bilancio in alto mare, si riparla di partito del Sud

martedì 21 Dicembre 2010

Il deputato Carmelo Incardona lascia Fli e passa a Forza del Sud. Il Pd insiste sul referendum interno sull’appoggio a Lombardo

PALERMO – Situazione di stallo all’Assemblea regionale siciliana. Dopo  che la Giunta di Governo ha approvato nella notte di venerdì scorso l’esercizio provvisorio per i primi tre mesi del 2011, e dopo l’occupazione, rientrata nella stessa giornata, da parte del Pdl della Commissione Bilancio per chiedere l’approvazione in tempo per bilancio e finanziaria, il fine settimana è trascorso senza colpo ferire. In merito all’approvazione dell’esercizio provvisorio il Governo ha scritto in una nota: “Questa scelta si è resa necessaria perchè lo Stato non ha ancora provveduto a precisare tutti i criteri per la definizione del ‘patto di stabilità. Nel frattempo sono scaduti i termini di legge ed occorre, dunque, rivedere l’entità del concorso finanziario della Sicilia al fondo sanitario, cosa questa che va concordata col governo nazionale”.
Ieri mattina, la Commissione Bilancio era stata convocata per dare un ordine ai documenti finanziari, ma la mattinata è passata senza che la commissione si riunisse.
Sembra ormai certo che l’esercizio provvisorio verrà messo in pratica perché non c’è proprio la volontà politica di approvare i documenti finanziari in tempo. Intanto si registrano ancora movimenti di passaggio di deputati da un partito all’altro. L’ultimo in ordine di tempo è quello di Carmelo Incardona che ha lasciato Fli per entrare nel partito Forza del Sud, guidato da Gianfranco Miccichè. “Non mi riconosco piu’ nella linea politica di Fli e nella leadership di Gianfranco Fini – ha detto Incardona – e, pur riconoscendo le grandissime doti umane e politiche che ho apprezzato, ho deciso di seguire un percorso politico diverso”.
Incardona non ha gradito la nascita del Terzo Polo, che “sconfesserebbe le idee bipolariste”, ne’ il sostegno al governo di Lombardo, definito un “abbraccio mortale al governatore, titolare di una azione di governo inesistente e distante dai problemi dell’Isola. Crediamo – ha aggiunto Incardona- nell’idea e nel progetto di creare un partito del Sud, meridionale e meridionalista, per migliorare le condizioni del nostro territorio che possa farsi portavoce, nel contesto attuale di affermazione del federalismo, delle istanze che provengono dal Mezzogiorno”.
Vacilla invece l’appoggio del Pd alla giunta di Lombardo. In un documento a firma di varie personalità del mondo politico del Pd nazionale e regionale viene riaffermata ancora una volta la volontà da parte dei vertici delPd di affidarsi allo strumento del referendum per chiedere ai propri iscritti se il Pd deve continuare o meno ad appoggiare il Governo di Raffaele Lombardo. Tra le firme spiccano quelle di tre deputati regionali: Giovanni Barbagallo, Miguel Donegani e Bernardo Mattarella.
La situazione in Sicilia potrebbe drasticamente precipitare se il Pd non appoggiasse più l’attuale esecutivo, facendo così il gioco delle opposizioni. Potrebbe anche accadere che la mozione di sfiducia che il Pdl presenterà dopo la approvazione dei documenti finanziari, possa essere appoggiata dal Partito democratico, rendendo così concreta la possibilità di andare a nuove elezioni a primavera 2011.

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