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Catania – Si chiude il 2010 del Comune dodici mesi “ricchi” di illusioni

Melania Tanteri

Catania – Si chiude il 2010 del Comune dodici mesi “ricchi” di illusioni

venerdì 31 Dicembre 2010

Tante buone intenzioni e poche vittorie. Le parole di Stancanelli e il duro impatto con la realtà. Il sindaco ha tracciato un bilancio dell’anno che si sta per concludere

CATANIA – Si è dichiarato soddisfatto dell’anno appena trascorso il sindaco Raffaele Stancanelli. Dodici mesi che per il primo cittadino hanno visto la città risollevarsi dalla grave situazione economica che l’aveva caratterizzata negli ultimi anni e durante i quali sono stati avviati progetti per una programmazione reale, fuori dall’emergenza. Tra i dati e le azioni elencati dal primo cittadino nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno, l’impietoso paragone con lo stesso periodo del 2008, in cui la città si presentava al buio, sporca e pervasa da crisi sociali che rischiavano di destabilizzarne la tenuta.
“A due anni di distanza – ha detto il primo cittadino – possiamo dire di essere fuori dal pericolo dissesto finanziario, grazie alla logica e alla politica di rigore che abbiamo voluto intraprendere. Avevamo ben 640 milioni di debiti, 400 milioni erano quelli correnti, oltre a quelli relativi alle società partecipate. Siamo arrivati ad avere 70 milioni di debiti fuori bilancio. Non abbiamo più contenziosi con gli istituti di credito e siamo riusciti a saldare gli arretrati nei confronti dei creditori, a partire dal 2001, con il risultati che i debiti rimasti sono correnti, relativi al 2008 e a 2009”. Peccato, però – è giusto ricordarlo – che tre anni di arretrati (il 2010 si è appena concluso) non siano pochi. C’è chi il proprio credito nei confronti dell’Ente l’ha visto addirittura aumentare, mentre i vertici di Palazzo degli Elefanti non hanno pensato di concordare con i fornitori un Piano di pagamento dei debiti.
Nonostante tutto, uno dei risultati più evidenti raggiunti dalla città, secondo il primo cittadino, sarebbe proprio quello di aver superato la crisi finanziaria e, conseguentemente, tutte le emergenze legate a questa: illuminazione pubblica, sporcizia, proteste dei lavoratori.
“Abbiamo lavorato intensamente – ha aggiunto Stancanelli – per riportare la città all’interno delle regole e abbiamo ottimizzato le risorse umane, portando la spesa per il personale da 132 milioni di euro a 123 milioni. Abbiamo ridotto la dotazione organica dei dirigenti e utilizzato al meglio le risorse interne”.
Un lavoro intenso, quello dell’amministrazione Stancanelli, ben evidente anche nella programmazione: oltre all’aver riattivato l’ufficio per il Prg e aver sbloccato una vicenda ferma da anni e di cui entro l’anno si inizieranno a vedere i frutti, il sindaco ha parlato di Put, il Piano urbano del traffico, le cui linee guida a breve verranno portate in Consiglio Comunale. Spazio anche per l’Amt (il cui Piano Industriale è stato approvato ieri pomeriggio in Giunta) e al tentativo di rinnovare e rimettere in sesto il sistema delle partecipate, a cominciare dalla Multiservizi, ricapitalizzata e rilanciata, e Sostare.
“Ci stiamo muovendo su Asec e Sidra – ha spiegato Stancanelli – ma lì abbiamo trovato alcune difficoltà finanziarie, legate al numero di dipendenti. In ogni caso le Partecipate sono nella fase di recupero”.
Nell’elenco del sindaco anche la rivoluzione nei servizi sociali, la spinta al settore culturale – di cui la recente mostra di Modigliani è l’esempio principale -, il riordino dei mercati storici, in primis la Pescheria.
“Ma stiamo proseguendo – ha detto il sindaco – con l’organizzazione di piazza Carlo Alberto, per poi occuparci dei mercati rionali”. La lotta all’abusivismo e l’aver sbloccato alcune opere pubbliche, altri risultati raggiunti dal sindaco. Novità anche nel settore ecologia, con la firma del contratto per l’assegnazione della gara per la raccolta di rifiuti, che partirà il prossimo 20 febbraio insieme, ha concluso il primo cittadino, “al sistema di raccolta differenziata in tutta la città”.
La Catania descritta dal sindaco, insomma, è una città che finalmente sta per intraprendere un percorso virtuoso verso quella rinascita che tutti si auspicano. Ma la realtà è davvero così vicina a ciò che vede Stancanelli?

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