Gruppi parlamentari Ars sono diventati otto - QdS

Gruppi parlamentari Ars sono diventati otto

Raffaella Pessina

Gruppi parlamentari Ars sono diventati otto

venerdì 14 Gennaio 2011

Da ieri ufficializzato quello del Pid, di cui è presidente Raimondo Maira. Ma per il terzo polo Fiorenza (Gm) chiede un solo gruppo

PALERMO – All’Assemblea regionale siciliana è stato costituito un nuovo gruppo parlamentare: è il Pid, Popolari di Italia Domani, ed è formato dal presidente Raimondo Maira, dal vicepresidente Salvatore Cordaro e dai deputati Maria Anna Caronia, Salvatore Cascio, Santo Catalano, Antonino Dina e Pippo Gianni. L’annuncio è stato dato a Sala d’Ercole, nella seduta pomeridiana di mercoledì 12 gennaio.
I lavori dell’unica seduta d’Aula sono stati dedicati alla discussione di interrogazioni e interpellanze alle quali ha risposto l’assessore alle risorse agricole e alimentari Elio D’Antrassi.
I lavori sono stati aggiornati a martedì 18 gennaio alle ore 16, con all’ordine del giorno la discussione delle mozioni presentate dal Pd sui tagli ai fondi destinati alle emittenti radiotelevisive locali e sulle iniziative contro i disservizi del sistema ferroviario siciliano e il seguito della discussione dei documenti ispettivi sull’agricoltura.
La conferenza dei capigruppo, presieduta dal presidente dell’Assemblea Francesco Cascio, ha stabilito che l’Aula tornerà a riunirsi dal 18 al 20 e dal 25 al 27 gennaio prossimi per la discussione di interrogazioni, interpellanze e mozioni. È anche previsto l’esame dei disegni di legge eventualmente licenziati dalle commissioni parlamentari di merito. È stato inoltre confermato che l’esercizio provvisorio scadrà il 31 marzo e che entro questa stessa data dovranno essere esaminati e approvati la finanziaria e il bilancio della Regione. Intanto Fli non ci sta allo scioglimento della commissione statuto dell’Ars deciso dal presidente Cascio e oggi alle 11, nella sala stampa dell’Ars, e’ stata fissata una conferenza stampa di Futuro e Liberta’. Sara’ presentato un dossier sull’attivita’ della commissione stessa. Dal gruppo misto si leva la voce di Dino Fiorenza che dichiara che se il terzo polo vuole essere credibile come forza politica in Sicilia, deve costituire subito un unico gruppo parlamentare tra i soggetti politici coinvolti, Mpa, Udc, Fli, Api ed aperto inoltre a quanti sono delusi dei due poli tradizionali.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni legislative, questa settimana la commissione Antimafia dell’Ars, con il presidente Lillo Speziale (Pd) e i parlamentari Livio Marrocco (Fli e Toto Cordaro (Pid) martedì scorso ha fatto tappa a Caltanissetta, rispondendo a una richiesta dal sindaco Michele Campisi, dopo le polemiche che hanno investito la sua giunta per l’operazione antimafia. “Ritengo – ha detto Lillo Speziale, esponente del Pd – che l’impianto della normativa nazionale sullo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose vada modificato perche’ i sindaci vengono eletti dal popolo e la politica si occupa della programmazione. La Commissione attività produttive si è occupata del rilancio del polo fieristico di Palermo che è stato posto in liquidazione. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato il presidente della Commissione Salvino Caputo – è quello di individuare una cordata di imprenditori che possa rilanciare questa realtà produttiva che da sempre ha rappresentato un momento di grande sviluppo per la Provincia di Palermo e l’intera Sicilia”. E sempre in Commissione Attività Produttive si è parlato della parziale inagibilità del Porto di Cefalù. L’Assessore Pier Carmelo Russo ha dichiarato che attiverà gli uffici competenti con urgenza per constatare quali sono gli  interventi da realizzare al fine di ripristinare lo stato originario e consentire la ripresa di tutte le attività.
Nel corso di una seduta congiunta delle Commissioni Legislative V (lavoro) e VI (sanità) all’ARS, sono state affrontate le problematiche dei servizi d’emergenza presso l’azienda ospedaliera Policlinico universitario di Palermo. In particolare, come riferito dai rappresentanti sindacali, a seguito della scadenza del contratto della società ‘Croce Amica’, il servizio è stato affidato ad un’altra azienda, con il licenziamento di 21 dei 30 dipendenti.
Ne è emerso che, paradossalmente, per effetto di alcuni meccanismi destinati ad agevolare l’occupazione (ad esempio la famigerata  legge 407), si finisce col favorire le aziende ed i lavoratori che non hanno svolto attività – acquisendo la relativa esperienza – rispetto ai soggetti che hanno sviluppato e dimostrato professionalità.

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