Ars procede a rilento e Pd sempre più diviso - QdS

Ars procede a rilento e Pd sempre più diviso

Raffaella Pessina

Ars procede a rilento e Pd sempre più diviso

martedì 18 Gennaio 2011

Miccichè, leader di Forza del Sud, conferma candidatura a governatore. Donegani: “Non vivacchiare ma fare un programma politico”

PALERMO – Riprendono questo pomeriggio alle 16 i lavori dell’Assemblea regionale siciliana, con un ordine del giorno abbastanza scarno.
Oltre al seguito della discussione di interrogazioni ed interpellanze della rubrica Agricoltura e risorse alimentari è prevista la discussione di due mozioni: una riguarda le iniziative da intraprendere per impedire il taglio dei fondi alle emittenti radiotelevisive locali in seguito al decreto mille proroghe del Governo Nazionale  e presentata dal Pd. La seconda , sempre presentata dal Partito Democratico, riguarda i disservizi nel settore delle ferrovie in Sicilia.
Purtroppo, le Commissioni Legislative non hanno ancora esitato disegni di legge di spessore per poter dare una sferzata ai lavori di Sala D’Ercole e questo ritmo lento di una seduta alla settimana si sta prolungando ormai da troppo tempo.
E sempre il Pd è impegnato a trovare un’intesa interna, che invece sembra sempre più lontana, tra coloro che hanno proposto i referendum come quello di Gela dell’ultimo weekend per conoscere l’opinione degli elettori e la dirigenza dl partito.
Questa volta da un lato c’è Michel Donegani, che dice: “È necessario pensare a una piattaforma programmatica, piuttosto che continuare a vivacchiare. Quel che vedo io è che in questo momento non siamo dentro un’operazione politica. Nell’accordo tra il Pd e Lombardo non c’è politica, piuttosto si tira a campare”.
Contro Donegani, si schiera Lillo Speziale che ribatte che “per gente di partito come me l’unica sede in cui confrontarsi ed esprimere le proprie idee è il congresso. Ho grande stima e rispetto per gli iscritti”. Nel frattempo di leader di Forza del Sud Gianfranco Miccichè mette le mani avanti e dichiara di volersi candidare a Presidente della Regione siciliana.
E aggiunge : “Quando Giulio Tremonti mi dice, dati alla mano, che in Sicilia non siamo stati capaci a spendere, non posso che dargli ragione e mi convinco ancora di più della necessità di un reale cambiamento. A partire, dalla classe burocratica che sembra, quasi, essere pagata per dire no a tutto”. La Sicilia anche nelle parole del Ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha dichiarato “Noi abbiamo ben chiaro  che il governo Lombardo è una calamità politica per la Sicilia”.
“I danni credo siano evidenti a tutti. Il Pd farà le proprie scelte. E condivisione di queste parole è stata espressa da tutto il gruppo Pdl all’Ars per voce del suo capogruppo Innocenzo Leontini.
Oggi infine inizia a Roma il confronto sul nuovo testo del decreto di attuazione del federalismo municipale, sul quale la Bicamerale deve esprimere non oltre il 28 gennaio – data di scadenza della proroga – il parere.  Oggi il ministro della semplificazione Roberto Calderoli incontrerà il presidente della ‘Bicameralina’ Enrico la Loggia e poi gli uffici di presidenza anche delle commissioni bilancio di Camera e Senato. Il decreto dovrebbe contenere modifiche rilevanti rispetto al testo originario, già prima di passare al vaglio finale della Bicameralina. Nel testo, secondo quanto si è appreso, si prevede fra l’altro: L’attribuzione ai comuni di una percentuale (20%) del gettito dell’imposta di registro e di bollo, delle imposte ipotecaria e catastale, dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie, che rimangono tributi erariali.

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