“All’estero non conoscono i parchi siciliani” - QdS

“All’estero non conoscono i parchi siciliani”

Giuseppe Bellia

“All’estero non conoscono i parchi siciliani”

venerdì 26 Giugno 2009

I risultati di uno studio presentati nell’ambito del master per esperti nell’internazionalizzazione delle aree naturali protette. Il sistema ha diversi punti di debolezza. Cammalleri: “Esistono le potenzialità di sviluppo”

ENNA – Istituire una cabina di regia unica per valorizzare e promuovere i parchi siciliani su scala internazionale. Giunge dall’inedita “vetrina” della città di Enna, da parte di nove giovani che hanno frequentato il master in “Esperti nell’internazionalizzazione delle aree naturali protette siciliane”, l’appello rivolto a tutte le autorità presenti e preposte, a pianificare una strategia promozionale congiunta di tutti quattro parchi regionali.
L’invito parte dal workshop “I parchi regionali siciliani sul sentiero dell’internazionalizzazione” svoltosi nell’auditorium Click dell’Università Kore di Enna e si basa su una congettura rilevata: secondo lo studio realizzato dai corsisti, le bellezze paesaggistiche e naturalistiche della Sicilia sarebbero sconosciute all’estero. La ricerca, asserisce che gli stranieri sarebbero anche in difficoltà nell’indicare il punto geografico nel quale si trova l’Isola. La pubblicazione dei risultati delle ricerche, costituita da oltre 230 pagine è stata presentata nel corso della giornata ennese. Essa ha passato al setaccio, il sistema dei parchi regionali siciliani, mettendo a fuoco sia le potenzialità turistiche e sia i punti di debolezza. Sono stati sviluppati i seguenti dati: il profilo del turista, il sistema delle aree protette estere, gli strumenti e canali di promozione, i consorzi turistici, le associazioni e i tour operator. Cosa fare e come operare per il cambiamento? Il coordinatore del master Ignazio Cammalleri, ha indicato la strada da percorrere.
“L’obiettivo – ha indicato il vicepresidente del Corissia – è internazionalizzare queste aree per farle diventare opportunità di sviluppo economico della Sicilia, purché sia uno sviluppo sostenibile ed ecologicamente compatibile”. Il workshop è stato realizzato con uno sforzo congiunto del Corissia (Consorzio di ricerca per lo sviluppo dei sistemi innovativi agro ambientali, costituito da assessorato regionale Agricoltura, Esa, Fondazione Lima Mancuso e Dipartimento Agronomia ambientale dell’Università di Palermo, Cooperativa araria e Istituto di floricoltura di San Remo), insieme allo Sprint Sicilia (Sportello regionale per l’internazionalizzazione) e all’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero) con il patrocinio del ministero dello Sviluppo economico e dell’Ambiente. Tra i presenti al workshop Salvatore Parano (direttore dell’Ice Palermo), Leopoldo Franza (direzione generale area Promozione scambi del Ministero dello Sviluppo economico) e Maurizio Ninfa (direttore di Sprint Sicilia- sportello regionale per l’internalizzazione) nonché i quattro Commissari dei parchi regionali.

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