Ars: folla di Ddl in Aula e bilancio il 21 marzo - QdS

Ars: folla di Ddl in Aula e bilancio il 21 marzo

Raffaella Pessina

Ars: folla di Ddl in Aula e bilancio il 21 marzo

venerdì 25 Febbraio 2011

Il presidente Cascio ha assunto l’impegno di mediare da organo super partes. Il Pdl annuncia duemila emendamenti alla legge elettorale

PALERMO – Ormai è dichiarato: lo scontro fra maggioranza ed opposizione sulla riforma della legge elettorale si farà a colpi di emendamenti. Dopo essere stati battuti in conferenza dei capigruppo mercoledì scorso, i partiti del Pdl, Pid e Fds nella seduta d’Aula dello stesso giorno hanno applicato un ostruzionismo finalizzato ad allungare il più possibile i tempi, affinchè non venga approvata la legge elettorale, documento molto caro invece a Lombardo ed alla sua maggioranza.
Intanto, sono stabiliti i lavori parlamentari: bilancio e finanziaria verranno discussi in Aula a partire dal 21 di marzo, per arrivare alla loro approvazione entro il termine dell’esercizio provvisorio previsto appunto per la fine di marzo. Di conseguenza le commissioni di merito saranno impegnate per le parti competenza dall’11 marzo fino al 21 ed entro il 10 marzo inoltre dovranno essere esitati dalle commissioni i ddl relativi alla Targa Florio, alla riforma della legge elettorale, sul commercio e sulla trasparenza amministrativa. Inoltre l’Ars dedicherà una seduta all’emergenza umanitaria che si è venuta a creare a seguito degli sconvolgimenti politici che hanno interessato tutto il Maghreb.
I lavori riprenderanno martedì prossimo con all’ordine del giorno la legge sulle attività all’interno dei parchi regionali. Altri disegni di legge sono stati messi in elenco per essere discussi, ma è difficile che entro quella data siano stati esitati per l’Aula. Il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini ha già annunciato una opposizione serrata ed ha dichiarato che se la legge elettorale riuscirà ad arrivare in Aula, l’opposizione presenterà 2.000 emendamenti. Immediata la risposta di Lombardo che confida nel Presidente dell’Ars Francesco Cascio, che, super partes, ha assunto l’impegno di mediare tra le due parti pur di arrivare a far legiferare l’ars dopo mesi di immobilismo. Ma in questo scontro non è facile dimenticare che il Presidente dell’Ars fa comunque parte del Pdl. Lombardo comunque spera che Cascio dichiari inammissibili la maggior parte degli emendamenti che verranno presentati dall’opposizione, anche se per esaminarli tutti, gli uffici preposti impiegheranno un lasso di tempo non indifferente.
 
Intanto, sul testo della legge elettorale è stato sollevato qualche dubbio da alcuni rappresentanti del Pd (Giovanni Barbagallo e Franco Rinaldi) i quali hanno anche espresso grosse perplessità sul braccio di ferro che è in atto tra maggioranza ed opposizione perché foriero solo di immobilismo legislativo. In pratica comunque in Aula il Pd non arriverà tutto coeso sulla approvazione delle leggi e questo andrà a favore delle opposizioni. Infine, la situazione economica siciliana ed il contenimento dei Conti pubblici sono stati al centro di un incontro svoltosi ieri mattina a Palazzo dei Normanni, tra il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, ed il presidente della sezione giurisdizionale d’Appello della Corte dei Conti per la Regione siciliana, Salvatore Cilia, durante il quale è stata ribadita la volontà del presidente dell’Ars di collaborare con la Corte dei Conti “per coniugare – ha ribadito Cascio – l’attività del parlamento con gli sforzi che la Corte dei Conti mette in campo per il contenimento della spesa pubblica, che più che mai si attesta come un’esigenza attuale in una regione, come la nostra che, più di altre realtà, sta attraversando un difficile periodo di crisi”.

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