Piano sanitario regionale 2011-13, Russo: “Rispettato il tetto spese” - QdS

Piano sanitario regionale 2011-13, Russo: “Rispettato il tetto spese”

Giovanna Naccari

Piano sanitario regionale 2011-13, Russo: “Rispettato il tetto spese”

giovedì 31 Marzo 2011

Dopo l’ok della commissione Servizi sociali, presentate all’Ars le novità del testo. “Azioni programmate tenendo conto del Piano di rientro dei costi”

PALERMO – “Un documento che punta ad una sanità migliore, più a misura d’uomo, con un sistema qualificato di regole per l’accoglienza e l’assistenza”. È questo il giudizio sul Piano sanitario regionale 2011-2013, espresso dal presidente della commissione Servizi sociali dell’Ars, Giuseppe Laccoto. La commissione ha dato parere positivo al programma elaborato dall’assessorato Salute, con “alcune integrazioni” ed ha segnalato “obiettivi ritenuti prioritari che saranno oggetto di monitoraggio nel triennio di validità”.
Ieri all’Ars il Piano è stato presentato dal presidente Laccoto e dai membri della Commissione alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo. Undici anni per arrivare ad un nuovo progetto sanitario della Regione, oltre 50 audizioni e 17 sedute della Commissione per ascoltare tutti i soggetti interessati, passando dalle istituzioni alle associazioni di categoria: sono i numeri che inquadrano il livello di complessità che ha dovuto fronteggiare la Sicilia per giungere al documento che guarda al 2013 con l’occhio sempre più rivolto ad una sanità del Mediterraneo.
Ha affermato l’assessore Russo: “Abbiamo dovuto programmare le azioni per rispettare il Piano di rientro dei costi. Successivamente abbiamo lavorato per realizzare un sistema sanitario qualificato, articolato con una rete assistenziale su tutto il territorio che vede il cittadino entrare da una porta ed essere orientato verso i centri di riferimento secondo le sue necessità”.
E la Sicilia è terra d’accoglienza anche nella sanità: “Un capitolo è dedicato all’assistenza degli immigrati che devono avere le stesse aspettative degli altri cittadini – ha aggiunto Russo – I nostri interventi per gli abitanti appartenenti ad altre nazionalità non devono essere considerati come un’emergenza, come è successo con gli sbarchi dei migranti a Lampedusa, sui quali per altro l’assessorato non aveva competenza e, nonostante questo, ha lavorato per garantire la sicurezza sul piano salute – Dobbiamo pensare, invece, ad una sanità allargata al Mediterraneo, alla convivenza con altre nazionalità e di questo tiene conto il documento”.
Il Piano sanitario individua diverse priorità e, tra queste, particolare attenzione viene dedicata alle aree materno infantile, cardiologica, oncologica e del politrauma. “Siamo soddisfatti – ha affermato Laccoto – L’obiettivo è accompagnare una riforma profonda e coraggiosa, la cui concreta attuazione è una scommessa da vincere per tutti”.

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