Ars: Ddl doppi incarichi ritorna in commissione - QdS

Ars: Ddl doppi incarichi ritorna in commissione

Raffaella Pessina

Ars: Ddl doppi incarichi ritorna in commissione

giovedì 07 Aprile 2011

Settimana a vuoto per i documenti finanziari da approvare entro il mese. Mancuso (Pdl): “No assunzioni Sicilia e servizi spa”

PALERMO – Sono stati rinviati a martedì prossimo i lavori dell’Assemblea regionale siciliana.
Nella seduta pomeridiana di martedì 5 aprile è stata approvata – con due emendamenti che la completano – una mozione sulle iniziative da adottare “per la riapertura totale o parziale ai voli civili dello scalo aeroportuale di Trapani-Birgi”. Si è poi riunita la conferenza dei capigruppo che ha stabilito di rinviare in commissione, per ulteriori approfondimenti, tenuto conto – anche – di alcuni profili di costituzionalità, il disegno di legge sulla normativa in materia di “nomina di assessori regionali, provinciali e comunali, di incarichi e di nomine pubbliche”.
Ma la materia del contendere è stata questa settimana la questione che ruota attorno alla partecipata regionale “Sicilia E Servizi”.
La società che dal 2005  si occupa delle attività informatiche della Regione Siciliana è formata al 51 per cento dalla Regione e al 49 da privati che fanno capo alle imprese Engineering e Accenture. La Società vuole avviare la selezione di circa 250 figure professionali da inserire nella pianta organica ma il Pdl denuncia lo “stravolgimento delle regole solo per spartire posti di lavoro”.
In particolare, interviene Fabio Mancuso del Pdl che annuncia la presentazione “di un’ampia relazione sulla società, per mettere in evidenza tutto ciò che non funziona”.
“Abbiamo condotto una rilevazione del personale impiegato al 31 dicembre 2010 – dichiara  il presidente Emanuele Spampinato– e arriviamo a 250 persone, comprese le 12 che sono attualmente stabilizzate. Questo è quindi il tetto massimo che ci poniamo per continuare a portare avanti le nostre attività. In una prima fase la selezione potrebbe riguardare circa 200 persone, con competenze diverse. Prima di procedere dobbiamo però avere il via libera della commissione Bilancio dell’Ars, poi l’amministrazione regionale deve trasmetterci la documentazione. Se non ci saranno intoppi potremmo avviare le selezioni già a metà maggio”.
Spampinato spiega anche di fare riferimento all’articolo 18 della legge 133 del 2008 che regolamenta la selezione del personale nelle società partecipate. Procederemo con la pubblicazione, su quotidiani locali e nazionali, dei profili ricercati; daremo il tempo per mandare i curricula e poi procederemo con la selezione. Tutto nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità”.
“Non possono fare alcuna selezione di personale – risponde Fabio Mancuso – perchè devono fare riferimento al bando del 2005, quello grazie al quale la società è nata. Non possono rifarsi alla legge 133. Il bando prevede un iter preciso, che loro vogliono stravolgere. E poi a cosa serviranno 250 persone una volta che i privati andranno via?” Sul futuro della società infine pesa un ordine del giorno approvato da Sala d’Ercole che obbliga la Regione a “interrompere qualsiasi rapporto con Sicilia E-Servizi”.
In commissione Bilancio c’è stata anche l’audizione di Francesco Faraci, consulente dell’assessore per l’Economia, in merito all’attività ed alla situazione economico finanziaria dell’Istituto Irfis. Faraci ha illustrato il Business Plan 2011-2013, che riguarda la trasformazione di Irfis da Mediocredito regionale a società finanziaria, specializzata nelle attività di credito agevolato e di gestione dei fondi regionali. Il piano rientra nel processo di riorganizzazione del Gruppo Unicredit, che in quanto socio di maggioranza, detiene il 76,26% delle azioni, rispetto al 21% della Regione, ed 2,74% dei soci minori. Il progetto è, al momento, all’esame della Banca d’Italia. In attesa della sua autorizzazione preventiva, la commissione sta esaminando l’opportunità, sia sotto il profilo politico che economico-finanziario, dell’eventuale cessione del ramo bancario Irfis e la conseguente trasformazione a società finanziaria; l’acquisizione degli elementi forniti dal Business Plan e dalle schede tecniche consentirà alla commissione di poter esprimere il proprio parere, offrendo un valido contributo nella risoluzione della questione del credito in Sicilia. L’Ars tornerà a riunirsi martedì prossimo, 12 aprile alle 16, per cominciare l’esame di bilancio e finanziaria.
All’ordine del giorno della seduta, anche la mozione di censura nei confronti dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao.

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