Pedaggio, tassa sul servizio che non c’è - QdS

Pedaggio, tassa sul servizio che non c’è

Rosario Battiato

Pedaggio, tassa sul servizio che non c’è

venerdì 08 Aprile 2011

Intanto continua il tira e molla tra risorse Fas promesse e non ancora sbloccate per la costruzione della Catania-Ragusa. Le infrastrutture isolane al centro di una lunga e aspra polemica Stato-Governo regionale

PALERMO – Lo stato delle principali arterie di comunicazione regionali è abbastanza compromesso al punto da far considerare il pedaggio una sorta di tassa illegittima su un servizio che non può essere equiparato a quello di altre regioni.
Intanto, continua il tira e molla, tra risorse Fas promesse e non ancora sbloccate, per la costruzione della Catania-Ragusa.
Il prossimo martedì sarà una giornata campale, forse la prima di una serie, per lo stato delle infrastrutture isolane. Salvino Caputo, presidente della commissione attività produttive all’Ars, ha precisato come Altero Matteoli abbia fissato una riunione dopo le proteste dei sindaci a causa del provvedimento che impone un pedaggio di 1 euro e 50 centesimi sulle autostrade A19 e 29 e nei raccordi cittadini. Su quest’ultimo punto non vi è certezza, così come sulla data che non sarà il 1° maggio, comunque. Pietro Ciucci, presidente dell’Anas, ieri  ha detto che “non ci sono i tempi tecnici per rispettare la scadenza”. “Prima della materiale realizzazione degli impianti – ha aggiunto Ciucci a margine di un’audizione in Commissione alla Camera – abbiamo bisogno di ricevere il decreto con le tratte e i criteri per i pedaggi”.
Un incontro confermato da Pier Carmelo Russo, assessore regionale alle Infrastrutture, che ha inoltre confermato il buon avanzamento delle trattative col Ministero.
“Si è avviata – ha dichiarato dopo aver preso parte a Roma ad un incontro con le strutture tecniche del ministero guidato da Altero Matteoli – con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una proficua interlocuzione, che coinvolgerà anche il ministero per l’Economia e quello per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, nell’ambito della redazione del piano Sud”.
Sul tavolo delle trattative la Catania-Ragusa, il secondo lotto della Agrigento-Caltanissetta e gli interventi di messa in sicurezza delle tre arterie gestite dal Cas (la Palermo-Messina, la Catania-Messina e la Siracusa-Gela).
“Inoltre, per quanto riguarda il Consorzio – ha spiegato l’assessore – si è convenuto sull’opportunità di riaprire il dialogo sulla base di un possibile un accordo che veda ministero e assessorato agire mediante un soggetto a composizione mista Cas/Anas, anche in considerazione della pronuncia con la quale il Tar di Palermo ha recentemente accolto la tesi della Regione siciliana rispetto alla decadenza del Consorzio dalla concessione autostradale”.
Non lesina invece le accuse il presidente Lombardo. “La smettano con questa storia dei pedaggi – ha scritto sul suo blog – perché è vergognosa”. Le criticità sono diverse e il governatore manda messaggi chiari a Roma.
“La Messina-Palermo è una strada dove la gente muore come le mosche perché non ci sono le condizioni di sicurezza. Sulla Palermo-Catania all’altezza di Caltanissetta ci sono lavori in corso da almeno 15 anni e si viaggia ad una sola corsia”. Massima disponibilità da parte della Regione sulla Catania-Ragusa.
“Farò una nota – ha spiegato Lombardo parlando dell’autostrada – con la mia firma autenticata in modo che nessun cosiddetto politico possa specularci. Ci sono 217 milioni nel Fas, ci dicono i signori ministri che sono utilizzabili? Bene. Li impieghino per un finanziamento regionale per la realizzazione dell’opera. Il resto devono metterlo i privati e lo Stato. Non vorrei che non abbiano loro i soldi”.
L’assoluta apertura della Regione è stata ribadita in una lettera inviata a Matteroli, Tremonti, Ciucci e Antoci. Adesso che i fondi Fas sono stati dichiarati disponibili da Matteoli, tuona Lombardo, i ritardi sono addebitare a tutti fuorché alla Regione.
 

 
Ciucci e la gara sulla Ragusa-Catania. “No ad insinuazioni con vicenda Cas”
 
ROMA – "Le nostre gare sono trasparenti e oneste. Non accetto insinuazioni su come si fanno le gare in Anas". Così il presidente Pietro Ciucci risponde alle critiche rivolte recentemente al gestore della rete autostradale da parte di esponenti politici siciliani a proposito in particolare della realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania.
"Non c’é nessun collegamento tra la gara Catania-Ragusa o la revoca della concessione al Consorzio per le autostrade siciliane (Cas) e qualsiasi piano volto a favorire qualsiasi soggetto o operatore economico del Nord e del Sud", ha detto Ciucci a margine di un’audizione alla commissione Ambiente della Camera, sottolineando che nelle gare Anas "chi fa l’offerta migliore vince, ma non c’é nient’altro che viene preso in considerazione".
Nello specifico della Ragusa-Catania, Ciucci ha detto che si tratta di un progetto che l’Anas vuole "assolutamente fare. Il piano industriale, i livelli tariffari – ha aggiunto – fanno parte della convenzione esaminata dal Cipe e, rispetto a quei dati, i concorrenti possono solo migliorare". Più in generale Ciucci ha sottolineato che l’Anas "é un grande amico della Sicilia, un operatore importante, che nell’isola sta facendo tantissimi lavori per svariati miliardi di euro".
 

 
Le testimonianze. Il diario di Russo: “3 km in 19 minuti”
 
PALERMO – “Da oggi inizierò i miei ‘diari della coda’, per rendere testimonianza degli inaccettabili disagi che continuano a subire gli automobilisti sulla Palermo-Catania, tra lo svincolo di Altavilla Milicia e quello di Bagheria, per gli ormai interminabili lavori di sostituzione dei giunti. Lavori che l’Anas avrebbe dovuto completare due giorni fa e che adesso, come ha fatto sapere, si dovrebbero concludere entro il 15 aprile: cosa, questa, sulla quale comincio a nutrire qualche dubbio, dato che questa mattina ho potuto notare nel cantiere appena cinque operai al lavoro”. L’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Siciliana, Pier Carmelo Russo, lancia così la sua provocatoria iniziativa “che intende ribadire il forte dissenso del governo regionale contro l’introduzione del pagamento di un pedaggio sulle arterie autostradali siciliane”.
“Con la mia automobile privata, che uso ogni mattina per recarmi da Bagheria in assessorato – racconta Russo – ho impiegato 19 minuti per percorrere tre chilometri, con un’andatura di 9 chilometri orari: in bicicletta avrei fatto prima”. “Una vera e propria trappola che, ogni giorno – conclude Russo – , mette a dura prova i nervi di migliaia di automobilisti. Davvero ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di spiegare loro che, per tutto questo, devono anche pagare?”.

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