Cascio: “Varare il bilancio una priorità per tutti” - QdS

Cascio: “Varare il bilancio una priorità per tutti”

Raffaella Pessina

Cascio: “Varare il bilancio una priorità per tutti”

venerdì 15 Aprile 2011

Il presidente dell’Assemblea fa appello a parlamentari e Governo. Dal Cdm Ddl proroga di 6 mesi attuazione del federalismo

PALERMO – È cominciato il percorso in Commissione bilancio dei documenti finanziari. Sono stati fissati i termini per la presentazione degli emendamenti in particolare oggi a mezzogiorno per quelli al bilancio 2011 e sempre oggi, ma alle 20 quelli per la finanziaria. E sugli effetti della finanziaria si è espressa Giulia Adamo (Udc) che lamenta il dimezzamento dei fondi concessi all’Ente Nazionale Sordi, che sarebbero quantificati in 500 mila euro. “Il taglio – dice la Adamo – potrebbe di fatto costringere alla sospensione del servizio di assistenza nei confronti dei sordi. Un servizio che viene svolto attualmente in Sicilia in 23 sedi. Tagliare è necessario – conclude Adamo – ma bisogna saper distinguere gli sprechi da chi eroga servizi concreti”.
“Una “pioggia di emendamenti mirati” su Bilancio e Finanziaria qualora il governo non giocasse a carte scoperte e non ammettesse “che siamo in una situazione debitoria straordinaria”. Così Cateno De Luca , parlamentare del gruppo Misto e leader di Sicilia Vera ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa tenutasi mercoledì scorso all’Ars. “Lombardo faccia un’operazione-trasparenza – ha affermato nel corso di una conferenza stampa -, dica la verità sui conti in dissesto e soltanto allora si potrà chiedere un sacrificio ai siciliani. “In assenza di chiarimenti – conclude De Luca –  presenterò un blocco di emendamenti per evitare questo massacro. Il governo regionale si spaccia per autonomista, ma sta elemosinando a Roma 600 milioni di euro che verrebbero sottratti alle infrastrutture della nostra regione”.
Un appello a mettere da parte le polemiche è stato lanciato dal presidente dell’Ars Francesco Cascio. “In una Regione – aggiunge Cascio –  come la nostra, circa i tre quarti della ricchezza e del reddito prodotti localmente sono riconducibili alla spesa pubblica, dunque, se la spesa ordinaria è debole e quella straordinaria non decolla, il risultato che ne consegue è un drammatico aggravamento del quadro economico. L’approvazione del bilancio regionale, in tal senso, rappresenta l’unico strumento che può arginare una deriva devastante per i cittadini, le famiglie e le imprese”. Cascio ha dichiarato che la contrazione degli investimenti e degli appalti, le difficoltà di accesso al credito e di tenuta sul mercato per le imprese aggravano la disoccupazione ed esasperano il precariato.
Ma sulla Regione grava anche la situazione giudiziaria del Presidente Lombardo. Il Partito democratico quasi si pente di avere appoggiato il Governatore e da Roma arrivano moniti di ripensamento a questa alleanza ormai dichiaratamente poco proficua. Walter Veltroni ha sollecitato i vertici del Partito democratico a mettere fine al sostegno alla giunta di Raffaele Lombardo. “Il Pd chiuda l’esperienza di governo in corso”, ha detto l’ex segretario del partito. “Le accuse dei magistrati di Catania sono molto pesanti e avrebbero meritato chiarimenti che non sono venuti”. Getta acqua sul fuoco il deputato siciliano dl Pd Giovanni Panepinto: “Capisco che il momento è complesso – ha detto –  ma non possiamo perdere di vista le priorità per la Sicilia: il gruppo parlamentare all’Ars si concentri sulla manovra finanziaria. Abbiamo lavorato a lungo per dare vita ad un Pd siciliano “autonomo e federato”, eppure vedo che sono emerse in queste ore esigenze legate anche a tatticismi interni al partito alla coalizione. Non è accettabile un ripiegamento con annessa fuga al grido ‘si salvi chi può”.
Sul fronte del Federalismo il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che proroga di sei mesi il termine il completamento dell’applicazione dei decreti sul federalismo fiscale.
Il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli ha dichiarato che gli otto decreti verranno approvati entro la scadenza e che i sei mesi serviranno per l’eventuale emanazione di altri decreti. Attualmente sono in vigore i decreti attuativi su: Federalismo demaniale, Roma Capitale, Fabbisogni standard, federalismo Municipale. Restano ancora da approvare Autonomia tributaria di regioni e province, Perequazione e rimozione squilibri, Sanzioni e premi per regioni, province e comuni, Armonizzazione dei sistemi contabili.

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