Le imprese valutino lo stress sul lavoro - QdS

Le imprese valutino lo stress sul lavoro

Francesco Sanfilippo

Le imprese valutino lo stress sul lavoro

sabato 16 Aprile 2011

Forum con Paolo Bozzaro, presidente dell’Ordine degli psicologi di Sicilia

Quali compiti sono svolti dall’Ordine degli psicologi?
“L’Ordine degli psicologi nasce nel 1989 con una legge speciale che ha riconosciuto la professione. Ciò ha permesso alla categoria di vedersi riconoscere un ruolo che si è mostrato importante nell’ambito sanitario, giacché lo psicologo aiuta i cittadini con un uso accorto e metodologico della parola. Lo psicologo cerca di individuare quella sofferenza psichica che è strettamente collegata con la malattia, tant’è che è auspicabile un rapporto stretto medico-psicologo”.
Si è avuta, da parte delle giovani generazioni, una maggiore consapevolezza di questa professione portandoli a sceglierla?
“La psicologia attira moltissimo, a tal punto che sono 4 i corsi di laurea rispettivamente a Palermo, a Catania, a Messina e ad Enna. Occorre, però, rilevare che la richiesta di psicologi è alta nella società, ma non sempre è canalizzata dagli psicologi. Infatti, la cultura della prevenzione non è diffusa, nonostante ciò comporti una riduzione notevole dei costi delle cure. Perciò, l’Ordine sta promuovendo una cultura della prevenzione nelle scuole, nei servizi sociali e tra i medici di medicina generale. Non a caso, uno degli obiettivi è di far affiancare al medico o al pediatra di base, uno psicologo che monitorizzi le persone come i giovani, prima che i problemi accadano. In Francia, tutti gli psicologi lavorano negli istituti scolastici in modo prioritario, in Italia, al contrario, non si è riusciti a entrarvi, perché l’intervento dello psicologo è visto come un’azione successiva al momento in cui la scuola fallisce. La presenza stabile di uno psicologo a scuola costituirebbe una risorsa fondamentale per gli alunni, per le famiglie e per le scuole stesse”.
La psicologia è fondamentale anche nel mondo del lavoro.
“Sì, non a caso i primi studi sono stati realizzati negli ambiti lavorativi ai tempi della prima industrializzazione, tant’è che esiste un corso di specializzazione sulla Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. L’Ordine vorrebbe avviare un rapporto diverso con le imprese in Sicilia, partendo dal decreto legislativo 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che introduce tra gli elementi di valutazione dell’impresa, anche quella sullo stress negli ambienti di lavoro. In pratica, la normativa italiana, adottando una direttiva europea, invita i datori di lavoro a valutare preventivamente non solo lo stato della sicurezza, ma anche dello stress che l’ambiente di lavoro induce nei lavoratori. La prevenzione dello stress è divenuto prioritario nelle imprese e lo psicologo può intervenite per fare la valutazione dei rischi e la formazione degli stessi lavoratori”.
Lo psicologo può ricoprire altri ruoli?
“La Regione ha richiesto all’Ordine di mettere a disposizione della Protezione civile dei colleghi per aiutarla nei confronti dell’immigrazione. Esiste una sperimentazione dal 2005 che prevede una task force che opera nell’ambito della Protezione civile e che è intervenuta dopo il terremoto de L’Aquila e l’alluvione di Messina. A breve, dovrebbe essere ufficializzato un protocollo d’intesa tra l’Ordine degli psicologi, la Protezione civile e l’assessorato per la Salute per inserire lo psicologo nelle comunità delle isole coinvolte nel fenomeno migratorio, giacché sono sottoposte a una forte tensione psicologica e di disorientamento”. 
Quanti sono gli psicologi che operano in Sicilia e quali sono gli ambiti d’intervento?
“Gli iscritti all’Ordine sono 5500, di cui 500 lavorano stabilmente in Sanità come dipendenti pubblici nelle Asp, negli ambulatori e negli ospedali. Altri 500 esercitano la libera professione di cui molti collaborano con i tribunali, mentre ben 700 lavorano nei servizi sociali dove offrono la loro collaborazione attraverso il terzo settore o tramite l’associazionismo partecipando ai bandi dei piani di zona. Gli altri 3000 colleghi hanno difficoltà, perché le famiglie non hanno le risorse per far seguire il figlio dallo psicologo, per cui occorre ripensare il ruolo dello psicologo come figura che previene i problemi, non che li cura”.
 

 
Doppia diagnosi medico-psicologo per prescrivere meno farmaci, sperimetazione a Palermo e Catania
 
Ci spieghi i vantaggi della collaborazione tra medico e psicologo per favorire la prevenzione delle malattie.
“L’investimento sullo psicologo va fatto in termini di prevenzione primaria ed esiste un progetto che l’Ordine spera di avviare entro quest’anno. Questo progetto nasce da una sperimentazione realizzata nel Lazio dal professore di Psicosomatica, Luigi Solano, che da dieci anni ha promosso una collaborazione tra medico e psicologo. I risultati emersi hanno evidenziato una forte diminuzione della spesa sanitaria, poiché la possibilità di una doppia lettura attenta della diagnosi ha permesso di evitare la prescrizione di numerosi farmaci non necessari. Ciò ha aumentato l’appropriatezza delle diagnosi, in un momento in cui si pensa che per ogni malattia esista comunque un farmaco che la risolva ottenendo così una lievitazione dei costi. Oggi, all’Assessorato esiste un funzionario di riferimento che ci ha permesso di poter presentare il progetto, di cui si vorrebbe far partire la sperimentazione-pilota a Palermo e a Catania. In questa fase, occorre la collaborazione dei medici di famiglia disposti a realizzare un’esperienza di questo tipo, così da mandare un messaggio diverso che permetta di recuperare l’unicità corpo-mente del paziente”.
Quando inizierà l’esperimento?
“In questo momento, si è nella fase di reclutamento di psicologi e di medici, poi occorrerà formalizzare un protocollo da seguire, per cui si pensa di iniziare dopo l’estate”.
 

 
Esercizio della professione dopo l’esame di abilitazione

Il vostro lavoro è assai importante nelle carceri.
“Gli psicologi sono presenti nelle carceri dal 1975 per intervenire in momenti importanti per i detenuti come osservazione dei nuovi carcerati. Gli psicologi sono presenti attraverso convenzioni dirette col ministero della Giustizia che, però, sono state ridotte in questi anni. In realtà, la Sanità penitenziaria è stata assegnata alle Asp, per cui tutte le figure coinvolte hanno ottenuto da due anni un decreto di passaggio a questi enti. La Sicilia non ha ancora realizzato questo passaggio. Inoltre, all’interno del decreto, gli psicologi non hanno avuto il riconoscimento del ruolo, nonostante l’impegno dell’Ordine. Eppure, lo psicologo è necessario per l’osservazione dei nuovi venuti per evitare i suicidi e la riabilitazione dei detenuti”.
Quali altri obiettivi vi ponete?
“Uno degli obiettivi è di formare i liberi professionisti con dei corsi specifici nel campo della progettazione sociale, dando loro la possibilità di un orientamento preciso con gli strumenti adatti. Poi, i nuovi iscritti riceveranno un’accoglienza diversa, perché saranno invitati per una giornata nelle due città principali e riceveranno simbolicamente, il distintivo, il tesserino e una copia del Codice deontologico. Così si vuole far sentire i nuovi iscritti parte di una comunità attraverso questa cerimonia”.
Occorre essere iscritti all’Ordine per esercitare la professione?
“Sì, la legge 56/89 è chiara e ha definito i confini normativi della professione per cui, per essere iscritti all’Ordine, occorre avere la laurea, passare il tirocinio e superare l’esame di abilitazione. Inoltre, servono altri 5 anni nelle Scuole di specializzazione per diventare psicoterapeuta”.
 

 
Curriculum
 
Paolo Bozzaro, 62 anni, è psicologo e psicoterapeuta della Scuola italiana di Psicoanalisi di gruppo. Ha svolto dal 1990 al 2007 attività clinica e di riabilitazione psico-sociale presso il Centro di Salute mentale di Adrano, mentre dal 2007 lavora presso l’Unità operativa Formazione e Aggiornamento del personale.  Ad oggi, è professore presso l’Università di Catania di Psicologia sociale nella facoltà di Lingue e di Psicologia generale nella facoltà di Medicina. è segretario regionale dell’Associazione unitaria psicologi italiani (Aupi).

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017