Primo passo per la zona franca in una delle aree più depresse della Sicilia - QdS

Primo passo per la zona franca in una delle aree più depresse della Sicilia

Primo passo per la zona franca in una delle aree più depresse della Sicilia

mercoledì 27 Aprile 2011

La Giunta regionale ha approvato lo schema di delibera. Si attende un decreto di Maroni, l’ultima parola spetta alla Ce. Si tratta di 22 Comuni della provincia di Caltanissetta, quattro di Agrigento e uno di Enna
 

CALTANISSETTA – La Giunta regionale ha approvato lo schema di delibera per l’istituzione della “Zona franca per la legalità” nel territorio della Provincia di Caltanissetta e di alcuni comuni delle province limitrofe. La proposta, presentata dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, ha recepito le istanze provenienti dal Tavolo unico di regia per lo sviluppo e la legalità di Caltanissetta, orientato a creare una zona franca in grado di attrarre investimenti sul territorio, incentivare la crescita e rilanciare il tessuto socio economico della provincia.
Le prime reazioni sono positive. “L’ultimo treno per lo sviluppo del centro della Sicilia che diventa vessillo di defiscalizzazione e burocrazia zero. La nostra realtà rappresenta il polo più importante dell’Isola per l’attrazione di nuovi investimenti”, ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta, Antonello Montante, in occasione del tavolo di regia, convocato proprio dopo l’approvazione della delibera della giunta regionale che istituisce la Zfl, Zona franca soggetta a defiscalizzazione.
Al tavolo, convocato dal presidente Salvatore Pasqualetto, hanno partecipato l’assessore regionale, Marco Venturi, e i componenti dello stesso tavolo: la Camera di Commercio di Caltanissetta, con Antonello Montante; Carlo Argento della Cisl; l’assessore comunale Salvatore Calafato; Giovanni Crescente di Confindustria; Alfonso Cicero, commissario dell’Asi; Pino Federico, presidente della Provincia; Tarcisio Sberna del Tavolo Sviluppo Centro Sicilia.
“La delibera è un punto di partenza – ha detto l’assessore Venturi -. Certifica un’idea che sembrava alcuni anni fa utopistica. I 50 milioni di euro sono un fatto concreto per il rilancio delle province più povere d’Italia. Il punto è quanto queste zone possano essere individuate come aree defiscalizzate.
Il prossimo passo spetta al ministro Maroni per un decreto che poi dovrà transitare alla Commissione europea per sancire la zona franca”.
Nella Zona Franca per la legalità sono stati inclusi i seguenti comuni: Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga e Villalba, in provincia di Caltanissetta, Canicattì, Campobello di Licata, Ravanusa e Licata, in provincia di Agrigento e Pietraperzia, in provincia di Enna.

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