Poche ore alla scadenza dell’esercizio provvisorio - QdS

Poche ore alla scadenza dell’esercizio provvisorio

Raffaella Pessina

Poche ore alla scadenza dell’esercizio provvisorio

venerdì 29 Aprile 2011

De Luca con i suoi emendamenti è intervenuto su tutte le rubriche di spesa. Fatta salva l’ex tabella H che è diventata la tabella B

PALERMO – Come previsto, l’esame di Bilancio e Finanziaria della Regione siciliana ha impegnato tutta la settimana, l’ultima prima del termine dell’esercizio provvisorio, che doveva durare solo tre mesi e poi prorogato fino al 30 aprile. La seduta d’Aula di mercoledì pomeriggio si è conclusa alle 22.15 per mancanza del numero legale e il presidente Cascio ha rinviato al giorno successivo la riunione parlamentare. Nella seduta di mercoledì era stato approvato il capitolo delle entrate del Bilancio 2011. Il nodo della questione è rimasto comunque sulla Finanziaria, e le riunioni dei partiti si sono susseguite per tutta la giornata di ieri.
La seduta di ieri, che doveva cominciare al mattino è slittata di pomeriggio e già in apertura di seduta Cateno De Luca, che ha preparato migliaia di emendamenti su Bilancio e Finanziaria ed ha promesso battaglia, è intervenuto su tutte le rubriche di spesa del bilancio. In difesa della Finanziaria  sempre ieri mattina l’assessore all’Economia è intervenuto ai lavori del Comitato di sorveglianza del Po Fesr Sicilia 2007-2013, dichiarando che l’inserimento nella legge finanziaria in discussione all’Ars delle norme che adeguano l’ordinamento siciliano alla disciplina europea e nazionale relative ai contratti pubblici consentirà di garantire celerità nella spesa e maggiore legalità nelle procedure.
“In Sicilia – ha detto l’assessore – una delle cause del ritardo nella spesa comunitaria è effetto degli iter lunghi e farraginosi che impediscono efficacia e certezza nei risultati da conseguire. Il superamento del divario normativo che separa la Sicilia dall’Italia avverrà, dopo la legge sulla semplificazione, anche in materia di appalti attraverso una finanziaria di risanamento e sviluppo che è uno dei contributi che il Governo regionale intende assicurare ai siciliani.
Al centro delle polemiche anche la ex Tabella H, quella dei fondi alle associazioni che è diventata la tabella B. Su questa tabella l’Udc ha chiesto dei chiarimenti sulle assegnazioni e Armao ha risposto che non saranno tenute in conto le richieste delle imprese che non avranno una rendicontazione già approvata. Questo provvedimento giunge dopo i richiami della Corte dei Conti che ha rilevato come negli anni passati hanno continuato a ricevere soldi anche aziende che non approvavano i propri rendiconti da tre anni. L’assessore ha assicurato che nel bilancio di quest’anno ci saranno la stessa cifra del 2010 per il centro Ettore Majorana di Erice e ottantamila euro per il ristoro delle vittime delle estorsioni.
Nella mattinata di ieri il presidente dell’Ars Cascio si è espresso sulla ex tabella H dicendo che è giusto procedere con rigore nei conti pubblici,  ma con responsabilità e senza procedere a basse operazioni di sabotaggio che fanno arenare i lavori di quest’Aula. “Cerchiamo ha concluso Cascio – di costruire qualcosa e di dare un bilancio ai siciliani, invece di scendere ancora di più di livello”.
In questa tabella vi sono 529 mila euro per il Coppem, 355 per la Fondazione Federico II, più di 1 milione di euro per l’Unione italiana ciechi , 585 mila euro per il miglioramento della zootecnia (allevatori), 2.788 per i fondi a favore delle attività sportive. Inoltre 500 mila euro per il Centro Padre nostro di Palermo, altri 500 per le associazioni sicliane di assistenza, 249 per l’Officina di studi medievali a Palermo, 456 mila euro al Banco alimentare onlus e 302 agli Orti Botanici delle Università di Palermo, Catania e Messina. I capitoli di spesa del bilancio sono stati approvati nel pomeriggio con il voto contrario di Cateno De Luca, Pid e Pdl.

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