Ispettori del lavoro insoddisfatti permane lo stato di agitazione - QdS

Ispettori del lavoro insoddisfatti permane lo stato di agitazione

Michele Giuliano

Ispettori del lavoro insoddisfatti permane lo stato di agitazione

mercoledì 04 Maggio 2011

Nonostante il riconoscimento del profilo, la protesta non cessa: l’assemblea emana una piattaforma. Si chiede l’istituzione dell’indennità di funzione e maggiori garanzie

PALERMO – Nonostante il riconoscimento del profilo professionale, gli ispettori del lavoro della Regione Sicilia hanno deciso di continuare nel loro stato di agitazione. A confermare questo stato di cose il personale ispettivo in forza presso il Servizio XVI “Ispettorato del Lavoro di Catania” che si è riunito nei giorni scorsi per due volte dopo l’approvazione del decreto della Regione che per l’appunto istituisce il “profilo professionale degli Ispettori del Lavoro”.
Un faccia a faccia organizzato per fare il punto della situazione e per esprimersi sul dettaglio dello stato di agitazione dei funzionari direttivi con mansioni ispettive, al fine di giungere al riscontro delle giuste aspettative. “L’Assemblea, tenuto conto delle comunicazioni del Capo Servizio circa l’emanazione del Decreto 449/2011 del 19.04.2011 di Istituzione del profilo professionale di Ispettore del Lavoro del Dipartimento Regionale del Lavoro – si legge nella nota freddata dal personale ispettivo – esprime apprezzamento per il proficuo lavoro dell’amministrazione ed in particolare del Dirigente Generale Alessandra Russo. Tuttavia, considerato che tale decreto non è esaustivo delle giuste richieste avanzate con la proclamazione dello stato di agitazione, pur valutando favorevolmente le iniziative intraprese dall’Amministrazione Regionale, non ritiene possibile sospendere lo stato di agitazione”.
L’assemblea ha quindi deciso di continuare nell’azione intrapresa in stretto contatto con il personale ispettivo interessato. L’obiettivo di tale iniziativa è quello di arrivare al riconoscimento di alcuni diritti contrattuali.
In primis si chiede l’istituzione della indennità di funzione legata al profilo di ispettore del lavoro al pari di altre figure quali i “Funzionari civili” e non solo i militari in forza presso gli ispettorati forestali, che già fruiscono nella loro funzione di indennità pensionabili, nonché i funzionari in forza presso gli Urega di nuova costituzione che fruiscono di apposita indennità. Tradotto quindi vuole dire pari trattamento e dignità per profili professionali per certi versi simili.
Si chiede inoltre l’istituzione del patrocinio legale e della polizza assicurativa a favore dell’ispettore del lavoro a copertura dei rischi connessi all’attività ispettiva, ed ancora l’adeguata costituzione di un parco macchine a disposizione dei Servizi ispettivi periferici da assegnare per lo svolgimento dell’attività esterna all’ufficio degli ispettori del lavoro, come per polizia, carabinieri, vigili del fuoco, ispettori, Asl, agenti forestali ecc….
 In carenza e nelle more di approntare questo parco macchine, la proposta è che se l’ispettore del lavoro mette a disposizione dell’amministrazione il proprio autoveicolo, l’indennità chilometrica deve essere pari a quella prevista dall’Aci omnicomprensiva del rimborso del carburante e del deterioramento dell’autoveicolo. Punti prioritari sui quali gli ispettori chiedono risposte immediate e certe che nel decreto non sono affatto specificate.
 


L’approfondimento. Le altre rivendicazioni degli ispettori
 
Figurano ancora altre rivendicazioni esternate dall’assemblea degli ispettori del lavoro. Un’altra è collegata ancora all’attivazione dell’autoparco: “Qualora la Regione non l’attivi – scrivono – si proceda all’immediata istituzione di una apposita convenzione, con istituti di credito da individuare, al fine di consentire all’ispettore del lavoro di accedere ad una linea di credito agevolata, per attivare un processo di turn-over del proprio autoveicolo messo a disposizione dell’amministrazione, ciò per la evidente necessità di avere un mezzo di trasporto sempre al massimo dell’efficienza per ragioni di sicurezza”.
Vi è poi la richiesta del ripristino dell’indennità di missione, così come è già avvenuto per gli ispettori del lavoro operanti nel resto del territorio italiano, nonché per i militari dell’Arma dei Carabinieri, comandati in servizio presso l’ispettorato regionale e gli ispettorati provinciali del lavoro della Sicilia. Indennità, peraltro, già ripristinata e corrisposta a questi ultimi dalla Regione Sicilia. Infine si chiede il completamento della dotazione di attrezzature informatiche e telefoniche con particolare riferimento al personale ex Formispe.

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