Regione: sempre più verso la Giunta politica - QdS

Regione: sempre più verso la Giunta politica

Raffaella Pessina

Regione: sempre più verso la Giunta politica

sabato 07 Maggio 2011

Il deputato nazionale Latteri (Mpa) non viene messo fuori ma gli si chiede coerenza. Nel rimpasto Lombardo pensa di accogliere nuovi alleati

PALERMO – Il Governo “Lombardo quinquies” si avvicina sempre più insistentemente, e come è ormai divuta consuetudine per il presidente della Regione, sta arrivando il momento di procedere ad un rimpasto di Giunta, per accogliere nuovi alleati. E a questo proposito il governatore della Sicilia esprime il proprio pensiero sulla attuale situazione politica e non solo siciliana.
“Un governo politico è il governo delle elezioni, il governo di quanti sottoscrivono un patto che li veda insieme nel governo e poi nelle elezioni dove ci si giocano gli argomenti e i risultati perchè le elezioni vengano vinte”. Lombardo, detta quindi le sue condizioni per il nuovo governo regionale di cui si discute con insistenza nella maggioranza per il superamento dell’attuale Giunta di tecnici. “Certo – aggiunge Lombardo – con alleati e con partiti in cui non emerga ogni settimana qualcuno che vuole il referendum, le assemblee, gli esecutivi, le riunioni di gruppo per mettere in discussione quello che a maggioranza si decide. Questo è un gioco al massacro che fa deliberatamente, da parte di chi lo porta avanti, il gioco di un vecchio, sporco sistema che stiamo tentando di aggiustare tra mille difficoltà e ostacoli”.
In riferimento poi al deputato nazionale Mpa Ferdinando Latteri, Lombardo afferma: “Non lo espelliamo per rispetto di tante cose. Ho saputo che ha votato con la maggioranza e non con il terzo polo con cui ha scelto di stare l’Mpa a proposito della mozione sulla Libia. C’era una mozione del terzo polo che i nostri deputati hanno votato. Lui ha votato con Pdl e Lega. In effetti è nel Pdl e continua a pontificare con lettere aperte proposte di governo istituzionale come se fosse un parlamentare del Mpa.
 
Non lo si mette fuori perchè  ha un’età e una tradizione ma farebbe bene a compiere un gesto di coerenza. Il governo che propone, dopo questa premessa, potrebbe avere teoricamente un senso.  Il Pd – prosegue Lombardo – pur afflitto da alcune quinte colonne dei governi precedenti al suo interno, fa una proposta politica verso un governo politico. Quelle quinte colonne, uomini di Firrarello e del Pid che stanno dentro il Pd, l’hanno presentata come la fine di questa nostra esperienza e il governo a casa perchè non vedono l’ora di far tornare in campo i loro amici con i quali sottobanco inciuciavano felici. Devo dire che questa proposta venuta fuori e di cui si è parlato anche in passato è un’ipotesi da prendere in considerazione”.
Intanto i lavori di Palazzo dei Normanni riprenderanno ufficialmente martedì prossimo per esaminare i disegni di legge esitati dalle commissione, primo fra tutti quello sulla formazione professionale. Intanto Giovanni Panepinto ha chiesto al governo di “impegnarsi per discutere al più presto, sia in commissione che in aula, il Ddl che integra la riforma del sistema dei rifiuti in Sicilia” e chiede che vengano inserite in proposito alcune modifiche che riguardano il sistema organizzativo delle società, per restituire ai comuni non solo oneri, ma anche responsabilità gestionali. “Si tratta – ha dichiarato Panepinto – di modifiche necessarie per attuare a pieno, e al meglio, la riforma varata lo scorso anno che prevede il raggiungimento di importanti percentuali di raccolta differenziata: ma proprio per questo motivo è necessario discutere il ddl immediatamente, prima che sia attuata interamente la legge di riforma e in particolare prima che siano deliberate le costituzioni delle società provinciali”.
Orazio Ragusa (Udc) invece ha chiesto le dimissioni dell’assessore all’Economia Gaetano Armao “artefice dell’emendamento che ha cancellato i fondi per il recupero del centro storico di Ibla” e chiede al Governo di ripristinare immediatamente il finanziamento relativo. Governo che mantiene il braccio di ferro con lo Stato per i fondi Fas e la perequazione infrastrutturale Massimo Russo, assessore alla sanità, ha dichiarato che la Regione Sicilia è pronta a bloccare l’intesa sul riparto del fondo sanitario 2011 se non arriverà il via libera all’uso dei Fas a copertura del debito sanitario.

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