Fotovoltaico, termodinamico, biomasse. Il futuro energetico è nelle rinnovabili - QdS

Fotovoltaico, termodinamico, biomasse. Il futuro energetico è nelle rinnovabili

Rosario Battiato

Fotovoltaico, termodinamico, biomasse. Il futuro energetico è nelle rinnovabili

venerdì 13 Maggio 2011

La Sicilia sta vedendo i primi frutti degli investimenti. Non solo sull’impatto ambientale, già 2.000 le persone occupate. Notevole la progressione degli impianti con pannelli solari. E a Catania nasce il colosso 3Sun

PALERMO – La Sicilia potrebbe trovare la sua strada per lo sviluppo al sole dalla rivoluzione energetica. Il Governo regionale sta puntando molto sulla produzione di energia da fonte rinnovabile, sfruttando il patrimonio naturale dell’Isola. I primi risultati sono già arrivati, ed il futuro si presenta sempre più verde.
Sul fotovoltaico la giunta Lombardo ha basato buona parte del proprio programma energetico, favorendo in particolar modo l’autoconsumo delle famiglie, ma non disdegnando gli investimenti dei grandi gruppi sul suolo siciliano.
Qualche esempio: nelle isole Eolie, in provincia di Messina, si trova la centrale fotovoltaica di Ginostra, attivata dall’Enel nel 2004, e attualmente una delle più importanti realtà nazionali; a Catania esiste l’ambizioso progetto di tre colossi dell’energia, Sharp, StMicroelectronics e Enel Green Power, che attraverso una joint venture hanno dato vita alla società 3Sun per l’avvio di quella che nelle previsioni potrebbe diventare la più importante fabbrica di pannelli solari d’Italia.
Secondo l’ultimo rapporto redatto dal Cnr e da Confindustria Palermo gli occupati nel settore sono passati da numeri irrilevanti, nell’ordine di poche unità, agli oltre 2 mila alla fine del 2010.
La medesima progressione si ripropone per il numero degli impianti che sono passati da meno di dieci a oltre 6.500. Tuttavia dalla Sicilia ci si aspetta un ulteriore sforzo di produzione perché è una realtà che ha potenzialità enormi.
Gli ultimi dati aggiornati del Gse (Gestore dei servizi energetici) coprono il 2009 e confermano, ancora una volta, la leadership del vento. Il settore eolico, 1444 GWh di produzione lorda e 1148 MW di potenza efficiente lorda, ribadisce la sua prima posizione regionale, e tiene a distanza il solare, 45 MW di potenza e 33 GWh di produzione, l’idroelettrico, 152 MW di potenza e 104 GWh di produzione, e le biomasse, 25 MW di potenza e 114 GWh di produzione. Risultati che piazzano l’Isola in una posizione intermedia tra le regioni italiane, 1371 MW come totale di potenza efficiente lorda e 1695 GWh di produzione lorda totale, anche se resta ma che ne attestano inevitabilmente la dipendenza – l’85,2% della produzione è di fonte eolica – dal vento. Il fotovoltaico però continua la sua crescita. In Sicilia sono circa 8.789 gli impianti connessi in rete. Un risultato che è pari a 162.469 di potenza in kw e che si traduce in una produzione di 233.303.082 kWh/anno e in un risparmio di 149.781 tco2/anno.
Anche le biomasse sono in crescita, ma avrebbero bisogno di ulteriore impulso. Secondo quanto riporta l’ultimo rapporto GSE  la produzione nazionale da B. Rb. B. B. (Biomasse, Rifiuti solidi urbani biodegradabili, Biogas e Bioliquidi) trova la regione locomotiva nella Lombardia (22,5% del totale), e poi a seguire nell’Emilia-Romagna (14,9% del totale), mentre la Sicilia, pur potendo disporre di una grande patrimonio agricolo, potenzialmente il più importante d’Italia, deve accontentarsi  dell’1,3%. Anche i dati provinciali prometto miglioramenti: Palermo (0,7%), Catania (0,6%).
 

 
I dati Enea. In nove anni produzione su del 1.112%
 
PALERMO – Una strada in discesa che dagli anni duemila continua a far registrare una crescita di tutto rispetto. Un percorso fortemente voluto dai Governi Lombardo, che, ridimensionando il ruolo del megaeolico, hanno favorito lo sviluppo energetico rinnovabile nell’Isola.
Secondo dati Enea la Sicilia dal 2000 al 2008 ha fatto registrare una crescita della produzione di energia da rinnovabili pari al 1.112%. Aumentano anche gli investimenti nel settore visto che dal 2000 al 2007 la spesa per l’energia è triplicata passando da 324,6 a 961,2 milioni di euro. Ed i risultati sono abbastanza evidenti: nel solare si è registrata una crescita del 613% della produzione tra 2007 e 2008.
Ma c’è ancora molto da prendere del patrimonio naturale dell’Isola. Uno studio dell’Enea, realizzato da Antonio Cioffi, certifica come appena il 22% del quantitativo di biomassa residuale isolano venga conferito nel settore energetico.

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