Formazione, tanta confusione su esuberi e conseguenze

PALERMO – Sulla “buona formazione” c’è più di un dubbio. Anzitutto posto dai sindacati, anzi per meglio dire da alcuni sindacati, quelli della Uil e dell’Ugl, unici a non avere firmato l’accordo quadro con la Regione che segna il primo passo verso la tanto attesa riforma anti-sprechi.
Secondo i conti fatti da Ugl e Uil il governo regionale, con questo accordo, mette in campo un doppio taglio: circa 624 esuberi per effetto dell’applicazione del parametro unico ed oltre 2.000 per effetto del taglio del 30 per cento delle ore di formazione. Contemporaneamente gli enti piccoli potranno assumere circa 450 unità lavorative. “Siamo in presenza – si legge in una nota della Uil – di una vera e propria macelleria sociale! Fermiamo questo governo che sta affamando centinaia di lavoratori e scardinando il sistema formativo regionale”.
In realtà c’è ancora poca chiarezza sugli effettivi tagli che il nuovo piano formativo della Regione appena approvato apporterà effettivamente sul sistema che su poggia su circa 10.000 dipendenti a tempo indeterminato. Ci sono discussioni soprattutto sul parametro unico introdotto dal governo siciliano: l’avviso numero 29 del 22 dicembre del 2010 riporta integralmente il testo della delibera 350 del 4 ottobre dello scorso anno e non coinciderebbe con quanto vorrebbe fare lo stesso assessorato regionale alla Formazione perché nell’avviso, come nella delibera, si parla di 3 parametri e delle sedi di Coordinamento Regionale finanziate a parte mentre ora si parla di un unico parametro.
Alcuni enti di formazione dicono che l’effetto dell’adozione di questo unico parametro comporterà circa 654 esuberi negli enti che avevano un parametro superiore e 452 assunzioni presso gli enti con parametro inferiore. In più la Delibera di Giunta prevede un anno transitorio per l’introduzione del parametro unico e quindi l’esubero verrebbe calcolato nel 2012: quindi l’adozione del parametro unico da quest’anno causerebbe lo spostamento di circa 18 milioni di euro dagli enti storici verso enti nuovi che, anche se con un parametro pari a 88,61 euro, riescono a dare copertura al costo lavoro dei dipendenti in servizio.
Ricordiamo che il parametro unico introdotto dall’assessore alla Formazione, Mario Cantorrino, prevede un costo massimo all’ora per ogni ente non oltre le 130 euro. Tantissimi sono gli enti che hanno sforato negli anni scorsi questo limite, specie quelli storici.
Situazione che inevitabilmente porterà gli enti stessi a dovere tagliare per rientrare in questi costi. Ma la Regione ha previsto un “paracadute” per i dipendenti della formazione professionale che resteranno senza lavoro. L’assessore Centorrino prevede di estendere a tutti i dipendenti regolari il provvedimento: esiste già un fondo che funziona da ammortizzatore sociale per i formatori assunti prima del 31 dicembre 2002 che restano senza lavoro. Chi finisce in esubero resta a casa ma percepisce l’80 per cento della retribuzione netta e i contributi.
Centorrino estenderà questa tutela ai lavoratori assunti fino al 31 dicembre 2008, coprendo buona parte degli esuberi che si realizzeranno in questa fase.
Secondo il senatore del Pd Papania, si rischia di creare un “carrozzone” in cui i dipendenti in esubero verrebbero posteggiati per 5 anni prendendo l’80% dello stipendio senza fare niente.
Il disegno di legge che prevede questa possibilità, oggi andrà al voto in Sala d’Ercole. A rischio le disastrate finanze della Regione.
 

 
L’approfondimento. Tanti dubbi anche sulla gestione degli esuberi
 
La Uil scuola Sicilia ha posto molti dubbi anche sulla gestione degli esuberi. Secondo il sindacato il punto 10 della delibera 350 prevede una gestione degli esuberi diversa da quella prevista dall’accordo quadro firmato il 14 aprile: “Tutto ciò in quanto nella delibera era stato stabilito – dice la Uil – che il personale degli Enti non ammessi a finanziamento, con rapporto a tempo indeterminato ed iscritti all’albo, sarebbe stato ricollocato con criteri da definire in accordo con le parti sociali presso altri Enti ai quali sarebbero state assegnate le attività di sedi disponibili attraverso criteri di evidenza pubblica o in subordine attraverso processi di mobilità e ricollocazione degli esuberi. Ma l’accordo quadro non prevede la riassegnazione delle ore con scarsa tutela per il personale collocato in mobilità”. Agli esuberi che si determinano si aggiunge il taglio del 30 per cento delle ore, posto che il dirigente generale ha dichiarato in Commissione Regionale per l’Impiego che il Prof 2011 sarà composto da un volume di attività pari al 70 per cento dell’attività decretata nel 2010 e che non ci sarà, come previsto dal D.A., una seconda linea di finanziamento.