La formazione alla resa dei conti oltre 1.300 dipendenti in mobilità

PALERMO – Sino ad oggi sono 1.337 i dipendenti della formazione professionale messi in mobilità. Si è messa con numeri alla mano, confermati dagli stessi enti di formazione, la Uil Scuola Sicilia che quindi vede confermati i tanti allarmi sul piano occupazionale che erano stati lancianti già da qualche tempo, prima ancora che si procedesse alla vera e propria riforma del settore da parte della Regione.
Questi esuberi sono legati al doppio effetto dell’applicazione del parametro unico e del taglio del 30 per cento  delle ore, nonché della estensione del periodo propedeutico da due a quattro mesi. Cefop, Ance e Ial Cisl sono gli enti che più di tutti stanno subendo questo effetto-scure. In particolare la Cisl siciliana esce dal sistema della formazione professionale e lo fa avviando la procedura liquidazione volontaria per lo Ial. A renderlo noto il segretario regionale dello stesso sindacato, Maurizio Bernava. In tutto sono 840 i dipendenti dell’ente ma per il momento la mobilità è per 302 unità per effetto del ridimensionamento del finanziamento stanziato dalla Regione. Per l’amministratore unico dello Ial Cisl, Ketty Gangemi, è una situazione "paradossale e incredibile": “Nonostante i versamenti contributivi e previdenziali siano in regola e sia stata attuata una corretta gestione, l’ente si trova in stato d’insolvenza – ha sottolineato.
Il ridimensionamento dei finanziamenti ha esposto lo Ial a una situazione debitoria di 3 milioni di euro per il mancato pagamento delle retribuzione di dicembre e tredicesima più le spese di gestione”. In merito proprio alla riforma del settore, determinato dal decreto numero 1668 e dal Ddg numero 2116, la Uil Scuola parla di “confusione che regna sovrana”: “Il decreto assessoriale introduce lo strumento della convenzione, quello del Dirigente Generale lo rettifica e lo chiama “atto di adesione” ma non ne cambia la sostanza. E che dire della modifica al Ddg 2116 approntata con il Ddg 2170? Come farà l’assessorato a verificare l’esistenza o meno di una figura professionale in un albo che ancora si deve riempiere, quale procedura utilizzerà? Andrà a naso? Ha già abolito le procedure della circolare 10/94?”.
Intanto il testo del governo regionale assicura l’estensione del periodo propedeutico alle attività formative da due a quattro mesi. Ciò significa che i mesi di gennaio e febbraio 2011, limitatamente alla spesa del personale, sono posti a carico del Prof 2011.
“La conseguenza – aggiunge la Uil – è quella che gli enti dovranno sostenere una spesa del personale per 11 mesi con un costo commisurato a 9 mesi. Se gli enti pagano tutti in misura del 100 per cento della retribuzione, come è giusto che sia, il finanziamento di cui al Ddg 2116 il si esaurirà già a luglio 2011”.
Quindi il finanziamento del piano dell’offerta formativa, alla luce del nuovo intervento legislativo, dovrà essere rimpinguato di almeno 32.400.000 euro. “Per i dipendenti non in mobilità – denuncia il segretario regionale della Uil, Claudio Barone – circolano originali interpretazioni dell’assessorato secondo cui in Sicilia non si potrebbero riconoscere i trattamenti di malattia e di maternità”.
 

 
L’approfondimento. Vertice interno al governo regionale
 
Intanto il deputato regionale del Pd, Giuseppe Lupo, rende noto di avere avuto un faccia a faccia con l’assessore Centorrino a cui ha “dettato” quali sono le priorità in questo momento di crisi. “è necessario che il governo regionale – dice Lupo – assicuri la totale copertura finanziaria del piano regionale dell’offerta formativa per l’anno 2011 anche mediante l’eventuale utilizzo, certo nei tempi e nelle procedure, delle risorse del Fondo Sociale Europeo. Il personale della formazione professionale deve essere garantito e utilizzato, eventualmente anche mediante l’attivazione di processi di riqualificazione e potenziamento degli strumenti di sostegno e di tutele sociali, da concertare con le organizzazioni sindacali e degli enti di formazione, nell’ambito delle previsioni normative vigenti, assicurando continuità di reddito. è urgente – continua Lupo – che l’amministrazione regionale provveda ad erogare agli enti di formazione i finanziamenti a saldo sulle attività pregresse. L’attuazione del parametro unico per garantire trasparenza al sistema della formazione professionale deve realizzarsi con l’obiettivo di assicurare la continuità dell’impegno professionale e la valorizzazione del personale del settore.