Case abusive. Il nostro monitoraggio sulla situazione isolana.
Fotorilevamento. L’Agenzia del territorio ha individuato tutti gli immobili non dichiarati sovrapponendo alle classiche mappe catastali le orto-foto scattate grazie alle ricognizioni aeree.
Tempo scaduto. Per i proprietari evasori il termine per procedere alla regolarizzazione spontanea dei fabbricati è scaduto il 30 aprile scorso, ma a oggi solo il 38,8% di essi è stato “sanato”.
CATANIA – Proprietari che si nascondono e sindaci che fanno finta di niente: in Sicilia il capitolo immobili fantasma è tutt’altro che chiuso. Il termine per la regolarizzazione spontanea dei fabbricati non dichiarati al catasto è infatti scaduto il 30 aprile scorso, ma le sacche di evasione restano ancora enormi. Su 307.249 immobili rilevati nell’Isola dall’Agenzia del territorio solo il 38,8% è stato regolarizzato (o dichiarati non catastabili in seguito a verifica): il restante 61,2 % rimane per ora in una situazione di totale illegalità. Una percentuale più alta della media nazionale, che si attesta al 52,2%. Nel frattempo i primi cittadini fanno finta di ignorare che gli immobili, anche se non accatastati, possono generare un gettito fiscale di svariati milioni di euro, che rimpolperebbe le casse degli Enti locali che più di tutti soffrono i tagli della finanza pubblica. (
continua)