Assaggio per bonificare la rada di Augusta. Servono altri 700 mln per completare

AUGUSTA (SR)- È stato siglato a Roma un protocollo d’intesa per i progetti che riguardano la bonifica dei fondali della rada di Augusta. Detto protocollo è stato siglato dal ministero dell’Ambiente, dal ministero dei Trasporti, dalla Regione, dal commissario per le bonifiche in Sicilia, Dario Ticali, dall’Autorità portuale di Augusta, con Aldo Garozzo, e dalla Sogesid, presieduta da Vincenzo Assenza.
Il protocollo assegna alla Sogesid, società in “house” del ministero dell’Ambiente, l’incarico per la progettazione, in base alla copertura finanziaria già disponibile di 34 milioni e 500 mila euro, cui si aggiungono 50 milioni del ministero dei Trasporti che rientrano nell’Accordo di programma per realizzare le infrastrutture del porto di Augusta. Questa somma complessiva di 84 milioni di euro rappresenta la base da cui prenderà il via la progettazione di un intervento complessivo per la bonifica della rada megarese e delle sue zone limitrofe che, in base a stime effettuate, dovrebbe costare ben 800 milioni di euro.
Tuttavia è proprio sulla divisione dei costi della bonifica della rada tra pubblico e privato, e sulla responsabilità che le industrie del petrolchimico hanno avuto nell’inquinarla, che vi è in atto uno scontro in sede di giustizia amministrativa cui hanno fatto ricorso queste ultime. Il protocollo prevede un iter che anticipi “l’attività di bonifica su un primo stralcio della rada, per dare seguito alle istanze presentate dalla Procura sulla base di una specifica relazione che, pur sottolineando che meglio sarebbe non toccare nulla, apre all’ipotesi di una rimozione di circa un milione di metri cubi di sedimenti”.
A tal proposito sia Confindustria Siracusa che l’Autorità portuale di Augusta ritengono che si tratta di un quantitativo che verrà a raddoppiarsi. Garozzo ha infatti dichiarato che: “entro il 2011 si darà il via alla fase di messa in sicurezza della falda e di bonifica della rada con diaframma fisico e che relativamente alla sola bonifica dei fondali, l’Autorità portuale ha messo a disposizione un’area di casse di colmata dove, in pratica, dovrebbero essere collocati due milioni di metri cubi di sedimenti per la costruzione di nuove banchine commerciali”.
La caratteristica del progetto prevede uno stretto legame tra gli interventi per la bonifica della rada e la collocazione del materiale che, una volta estratto dai fondali, servirebbe per realizzare una nuova banchina del porto commerciale di Augusta. Pertanto è necessario che le due attività di bonifica e di realizzazione delle infrastrutture procedano contemporaneamente. Sono state avanzate da parte delle industrie del petrolchimico, nelle riunioni fin qui tenute, problemi relativi all’impatto che i lavori potrebbero avere sulla loro attività giornaliera. Si tratterebbe di spostare gli scarichi presenti e le prese di acqua dei vari impianti, per consentire il dragaggio e la bonifica dei fondali.
È un problema importante per l’esercizio e la funzione degli stabilimenti. Inoltre bisognerà garantire l’operatività sia dei pontili industriali che di quelli militari, Marina Militare e Nato, presenti nella rada.