Un Codice della strada europeo per ridurre il numero dei feriti - QdS

Un Codice della strada europeo per ridurre il numero dei feriti

Nunzia Scandurra

Un Codice della strada europeo per ridurre il numero dei feriti

sabato 20 Agosto 2011

La direttiva mira a combattere le infrazioni che causano il 75% dei morti

PALERMO – La Risoluzione legislativa del Parlamento europeo dello scorso 6 luglio attende di fatto solo di diventare operativa. Dalla data di pubblicazione in Gazzetta gli stati membri avranno a disposizione 24 mesi per recepire le novità normative.
Obiettivo primario della politica dei trasporti dell’Unione, si legge nel documento, è il miglioramento della sicurezza stradale: ridurre il numero delle vittime, dei feriti e dei danni materiali.
Fino ad oggi per perseguire gli automobilisti che in ambito comunitario compivano infrazioni stradali, andava esperita una procedura complessa e articolata senza contare l’ostilità di alcune nazioni a rilasciare i dati dei proprietari dei veicoli. A tal fine, verrà istituito un sistema di scambio transfrontaliero di informazioni per determinate infrazioni in materia di sicurezza stradale, che consenta allo Stato membro dell’infrazione di accedere ai dati dei veicoli dello Stato membro d’immatricolazione. Naturalmente multa e modalità del recupero sono diverse a seconda della normativa del paese in cui è stata commessa l’infrazione, infatti in alcuni stati sono definiti dal diritto nazionale come illeciti amministrativi, in altri come reato.
La direttiva mira a combattere le infrazioni che causano il 75% delle vittime della strada nel vecchio continente, ossia: l’alta velocità; il mancato rispetto dei semafori; il mancato uso delle cinture di sicurezza; la guida in stato di ebbrezza o di alterazione da sostanze psicotrope; la circolazione lungo una corsia vietata; l’uso indebito del telefono cellulare o di altri dispositivi durante la guida; il mancato uso del casco protettivo.
Le autorità nel cui paese si saranno verificate le infrazioni decideranno se inviare o meno al trasgressore, al proprietario o al soggetto altrimenti identificato, a mezzo raccomandata, la comunicazione dell’avvenuta infrazione con la relativa sanzione, la data e l’ora dell’infrazione, il titolo dei testi delle disposizioni di diritto nazionale violate e, ove opportuno, i dati riguardanti il dispositivo usato per rilevare l’infrazione i possibili ricorsi ad essa e le conseguenze legali. Altra novità è che questa comunicazione sarà basata su un modello unico per tutti i Paesi europei e potrà esser inviata nella lingua del paese di immatricolazione della vettura.
Inoltre, gli Stati attueranno una politica volta alla sensibilizzazione dei cittadini, utilizzeranno gli stessi sistemi software al fine di identificare il trasgressore ed elevare la sanzione. Il provvedimento rientra nella determinazione degli Stati Europei ad avere un codice della strada europeo, con regole chiare e uguali per tutti gli stati membri.

Nunzia Scandurra
collegio dei professionisti di Veroconsumo

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