Nel mirino sprechi e costi della politica - QdS

Nel mirino sprechi e costi della politica

Raffaella Pessina

Nel mirino sprechi e costi della politica

venerdì 02 Settembre 2011

Ancora 10 giorni di vacanza per l’Assemblea ma il 6 Consiglio di presidenza. Argomenti cavallo di battaglia in vista delle prossime elezioni

PALERMO – Si riaprono i giochi politici in vista della ripresa dell’attività parlamentare a Palazzo dei Normanni fissata ufficialmente per il prossimo 13 settembre. Ma il primo vero appuntamento sarà martedì prossimo, 6 settembre, in occasione della riunione del Consiglio di Presidenza che dovrà prendere in considerazione la relazione preparata dai funzionari dell’Ars, e visionata dal collegio dei Questori, sui tagli ai costi della politica, dove vi sono inseriti diversi aggiustamenti, non ultima la riduzione degli emolumenti per i deputati e soprattutto la riduzione del loro numero.
La caccia agli sprechi comunque sembra essere diventata il cavallo di battaglia di ogni politico che si sta preparando alle prossime elezioni. Il governatore Lombardo sui tagli alla politica ha dichiarato di voler intervenire contro gli sprechi. “Abbiamo il dovere di intervenire per prevenire ed eliminare ogni zona grigia nell’amministrazione pubblica, nella consapevolezza pero’ che tale processo necessita della collaborazione di tutti. “Penso ad un sito  – ha detto Lombardo – che permetta a tutti di segnalare sprechi ed inefficienze e di inoltrare proposte per sistemare ciò che non va; nessuna delazione e nessuna crocifissione, ma l’esaltazione della partecipazione e della collaborazione virtuosa”.
A parte gli sprechi per i quali tutti i cittadini si aspettano forti segnali concreti che ancora non si sono visti, si torna a parlare di alleanze. Il presidente della Regione infatti avrebbe dovuto provvedere, secondo quanto richiesto dai suoi alleati, ad un turn over di assessori per permettere al Pd e agli altri partiti della maggioranza di occupare poltrone assessoriali, almeno in quest’ultimo scorcio di legislatura. Ma una cosa è avere un esecutivo di tecnici, senza velleità politiche, che mette in pratica le linee guida del Governatore, ben altra cosa è avere a che fare con assessori politici che devono rispondere al proprio partito di quanto viene stabilito in Giunta. E gli accordi non sono stati ancora raggiunti: dentro la maggioranza c’è un Fli che occupa una posizione troppo a destra per poter andare d’accordo con il Pd o altri partiti della sinistra. Lo stesso dicasi per Forza del Sud. Carmelo Incardona infatti interviene subito dopo l’apertura del suo collega di partito Michele Cimino nei confronti di Lombardo. “Fds e Mpa possono  tornare a discutere – ha detto Incardona – tenendo ben presente che mantenere un’alleanza con Lupo e Cracolici (Pd), da parte nostra non è una soluzione percorribile”. “Il mio timore – prosegue – è che Lombardo voglia solo restare a galla con ogni mezzo e Forza del Sud non può permettersi di essere uno strumento per gli scopi del presidente della Regione”.
Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, comincia a mostrare segni di insofferenza per la mancata nomina del Lombardo quinquies: “Per noi non c’è più un vincolo di maggioranza sul sostegno al governo tecnico. Valuteremo nel merito dei provvedimenti, ma, per capirci, se Lombardo presenta un suo disegno di legge di cui non so nulla, io non sono obbligato a votarlo. Voglio capire se siamo alleati oggi e se lo saremo anche domani, o se invece domani il terzo polo ci presenterà candidati contro o magari si alleerà col centrodestra”. Lupo fissa nel 2012 “l’anno della svolta”, auspicando una coalizione che includa anche Sel e Idv. Il Fli addirittura mira alla poltrona di Palazzo d’Orleans. Carmelo Birguglio, segretario regionale Fli ha dichiarato infatti che se Lombardo non dovesse ricandidarsi “ il Terzo Polo proporrà un suo candidato e posso assicurare che Fli ha pronta una rosa di propri nominativi che sottoporrà preventivamente al tavolo con Mpa, Udc e Api”.

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