Pubblica amministrazione responsabile col controllo di gestione - QdS

Pubblica amministrazione responsabile col controllo di gestione

Marina Mancini

Pubblica amministrazione responsabile col controllo di gestione

sabato 24 Settembre 2011

La direttiva del 2 settembre di Lombardo pubblicata nella sezione “Servizio di pianificazione e controllo strategico”. Per verificare il raggiungimento degli obiettivi operativi assegnati ai dirigenti della Regione

PALERMO – Dirigenza al microscopio con la nuova Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione dei dipartimenti e degli uffici riferibili al Presidente della Regione anno 2011.
Il governatore, Raffaele Lombardo, firmando il due settembre la direttiva pubblicata in Gazzetta ufficiale n. 35 del 16 settembre scorso ha fissato gli obiettivi che i dirigenti regionali devono perseguire per rendere efficace ed efficiente il programma di Governo.
Il documento – si legge nella direttiva – definisce, integra e attualizza gli obiettivi operativi contenuti nelle proposte formulate dai dirigenti posti a capo, temporaneamente, degli uffici riferibili al presidente della Regione Siciliana, coerentemente alle indicazioni contenute nella direttiva del Presidente che contiene le priorità di programmazione strategica per gli anni 2009-2013.
Favorire il miglioramento dell’erogazione e della qualità dei servizi ai cittadini, contribuendo a rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazione ed utenti è lo scopo della direttiva che prevede che le rilevazioni provenienti dalle analisi di customer satisfaction, unitamente ai dati del sistema di controllo di gestione, forniranno elementi chiari per il miglioramento dell’erogazione dei servizi tarandone la tipologia e la qualità alle esigenze dell’utenza e per la valutazione oggettiva delle performance di tutta la dirigenza.
Tra le priorità prevalenti i dirigenti dovranno garantire il pieno, efficace e tempestivo utilizzo di tutte le risorse derivanti dalla programmazione comunitaria, dagli strumenti di contrattazione programmata, dalle risorse dei fondi Fas e Cipe destinate alla Regione Sicilia, rispettandone anche tempi di utilizzo e crono-programmi.
La direttiva che è scaricabile dal sito istituzionale della Regione, nella pagina del Servizio di Pianificazione e Controllo Strategico www.regione.sicilia.it/presidenza/contrstrat/ fissa gli obiettivi generali tra i quali il rispetto della direttiva del Presidente della Regione per gli anni 2011/2012, delle norme sulla trasparenza e la semplificazione, della direttiva sull’attuazione amministrativa e le gestione per l’anno 2010 e l’effettiva pubblicazione on line sul sito web delle delibere della Giunta regionale per garantire la trasparenza della spesa così come disposto dalla legge regionale n. 5/2011.
Il documento fissa inoltre gli obiettivi pluriennali e quelli non completati vale a dire quelli che non sono stati attuati o completati o solo in parte realizzati entro il 31/12/2010 che analogamente a quelli pluriennali, non attuati, devono essere definiti nel 2011, ed infine fissa ancora gli obiettivi assegnati ai Cra (Centri di responsabilità amministrativa), per i quali i capi dipartimento e i dirigenti preposti agli uffici speciali che fanno riferimento direttamente al presidente della Regione assegneranno ai dirigenti gli obiettivi opportunamente declinati che dovranno essere concretamente misurabili sulla scorta delle risultanze del controllo di gestione. Sono infine confermati gli obiettivi di governance interna ed esterna agli uffici che collaborano direttamente con il Presidente.
 


Tredici dirigenti generali alla corte di Lombardo chiamati ad attuare la direttiva
 
Ma chi sono i dirigenti che hanno indicato gli obiettivi operativi che opportunamente declinati dovranno essere concretamente misurabili sulla scorta delle risultanze del controllo di gestione e permetteranno la valutazione sulla base del sistema di valutazione delle note 78/spcs e 90/spcs del 2007 redatte dall’assessorato destinato alla Presidenza, oggi Funzione Pubblica?
Patrizia Monterosso che dallo scorso gennaio è il nuovo capo di Gabinetto di Lombardo, Giuseppe Greco dirige la Segreteria particolare, Rossana Interlandi è dirigente del servizio Pianificazione e controllo strategico, Giovanni Carapezza Figlia dirige la Segreteria generale della Presidenza, il dipartimento della Protezione civile è diretto da Pietro Lo Monaco; Romeo La Palma è l’avvocato che dirige l’ufficio legislativo e legale, Francesco Attaguile è il dirigente del dipartimento degli Affari extraregionali; a dirigere l’ufficio di rappresentanza e del cerimoniale Silvana Genova; a guidare la segreteria della Giunta Maria Grazia Nicoletti, Piero Messina è il giornalista che guida l’ufficio stampa e documentazione, Maurizio Agnese è il dirigente dell’ufficio speciale Autorità di Audit dei programmi cofinanziati dalla Commissione europea mentre l’Autorità di certificazione dei programmi cofinanziati dalla Commissione Europea è diretta da Ludovico Benfante; l’ufficio speciale per la Legalità è diretto da Emanuela Giuliano ed infine è responsabile dell’ufficio di Bruxelles Maria Cristina Stimolo. Al sesto punto della Direttiva viene definito il sistema di valutazione dei dirigenti; le note della Funzione pubblica citate definiscono i criteri generali di valutazione della dirigenza regionale e dei dirigenti di prima fascia, dirigenti generali e dirigenti responsabili degli uffici di diretta collaborazione della Presidenza.
 


I Centri di responsabilità riferiscono sull’adempimento
 
La direttiva del 2 settembre 2011 segue altre due direttive che il governatore Lombardo ha emanato per la dirigenza regionale e per fissare l’azione  amministrativa e la gestione dei Dipartimenti e degli Uffici riferibili al presidente della Regione: la prima è del 7 agosto 2009, la seconda risale al 6 ottobre 2010 ed infine quella di cui il Quotidiano di Sicilia si occupa oggi, già annunciata in un articolo di mercoledì scorso, dove venivano indicati quali mancati atti, inosservanze, inadempienze, fallimenti di risultato e insuccessi influiscono sulla valutazione ai fini della responsabilità dirigenziale, disciplinare ed amministrativa nonché al fine dell’attribuzione della retribuzione di risultato.
Un primo intervento del legislatore  nel campo della valutazione della dirigenza regionale lo si è avuto con la legge regionale 10/2000  che regola le norme sulla dirigenza e sui rapporti di impiego e di lavoro alle dipendenze della Regione Siciliana. Seguirono poi la legge 20/2001 e la 20/2003; alcuni articoli di queste leggi razionalizzano l’organizzazione amministrativa; poi la legge 19/2008 che detta le norme per la riorganizzazione dei dipartimenti regionali sino ad arrivare alla legge regionale 5 del 5 aprile 2011 che reca le disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l’efficienza, l’informatizzazione della Pubblica amministrazione e l’agevolazione delle iniziative economiche.
In particolare le tre ultime direttive generali non si discostano molto l’una dall’altra: nel 2011 come nel 2010 e prima nel 2009, il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività poste in essere dai centri di responsabilità amministrativa è effettuato dai responsabili dei singoli dipartimenti ed uffici.
I risultati dovranno essere inviati al Servizio di pianificazione e controllo strategico che verificherà l’attuazione rispetto alle previsioni contenute negli obiettivi strategici della direttiva stessa. Il monitoraggio, permetterà di rilevare il grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati che sarà espresso con valore percentuale.
I Cra – si legge nelle direttive – dovranno fornire entro il 15 settembre 2011 ed il 15 gennaio 2012 le informazioni sullo stato di avanzamento delle attività poste in essere dai centri stessi. Il Servizio di pianificazione, una volta acquisiti i dati forniti dal Cra, dovrà informare il Presidente della Regione sulla situazione complessiva degli adempimenti derivanti dalla Direttiva.

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