La lista dei beni culturali abbandonati - QdS

La lista dei beni culturali abbandonati

Giacomo Tabita

La lista dei beni culturali abbandonati

sabato 15 Ottobre 2011

La sezione siciliana della Società italiana per la protezione dei BB.CC. partecipa a un progetto del “Mibac”. Tra i gioielli da recuperare sono stati segnalati anche Villa Alliata e le grotte dell’Addaura a Palermo

PALERMO – La sezione siciliana della Società italiana per la protezione dei beni culturali (SIPBC – Sicilia) ha compilato la lista di beni culturali dell’Isola che ha inserito nel dossier del progetto nazionale denominato “L’abbandono” (realizzato in virtù di un protocollo con il ministero per i Beni e le Attività culturali).
La SIPBC, infatti, presenterà al MiBAC una lista dei beni culturali “sorvegliati speciali”, proponendo per ciascun giacimento culturale concreti progetti e articolati pareri per il loro recupero e per una pertinente valorizzazione mirata a una corretta fruizione dei manufatti storico-artistici segnalati. In particolare, l’iniziativa della sezione siciliana della SIPBC è nata nel web, con una petizione on line che ha coinvolto oltre quattrocento iscritti del famoso social network più utilizzato da giovani e meno giovani. I simpatizzanti della SIPBC, infatti, hanno espresso un parere sui beni culturali più trascurati in Sicilia e per i quali, fino a oggi, sono state ignorate tutte le possibilità plausibili di recupero.
Nell’ambito del programma di censimento dei Beni Culturali poco conosciuti, sono stati scelti anche alcuni manufatti architettonici di particolare pregio e che ancora oggi non sono stati segnalati da alcuna associazione culturale con medesime finalità statutarie mirate alla tutela e alla valorizzazione dei BB.CC.AA.
Per la provincia di Caltanissetta è stata segnalata la Villa Amedeo, pregevole fabbrica del 1800, nell’ambito di un programma di riscoperta e valorizzazione della scultura nissena del XIX secolo (opere scultoree di notevoli artisti nisseni si trovano anche al cimitero monumentale degli Angeli di Caltanissetta); sempre nel Nisseno è stata segnalata la zona archeologica detta “Costa delle Mandorle”, ubicata nel comprensorio del Comune di Riesi. A Palermo sono state segnalate la Chiesa di Santa Sofia dei Tavernieri, quella nota come Chiesa dei Tre Re e Villa Alliata di Pietratagliata; nel Palermitano si segnala anche il monastero di S. Maria del Bosco a Contessa Entellina e grande preoccupazione è espressa per le grotte dell’Addaura (note per la presenza di uno straordinario complesso di incisioni rupestri che costituiscono un caso unico nel panorama dell’arte rupestre preistorica).
A Trapani particolare preoccupazione è manifestata per il Palazzo Locatelli e per quello della Giudecca ma anche per la chiesa di S.Maria del soccorso. Nella provincia di Enna sono state segnalate la Chiesa della Catena e quella dell’Itria di Piazza Armerina. A Catania sono stati suggeriti il c.d. pozzo di Gammazita e in provincia, nel comune di Biancavilla, è stata segnalata la Chiesa di S.Orsola che rischia l’abbattimento per far posto a un parcheggio. Nella provincia di Agrigento, alcuni soci SIPBC hanno segnalato il sito della villa romana di Realmonte che versa in totale abbandono ma anche il cosiddetto Casamentu Montagna di Porto Empedocle e il Santuario Rupestre della Valle dei Templi. Nel Messinese, la SIPBC sta rivolgendo attenzione particolare al Castello di Milazzo, interessato da recenti interventi di dubbio recupero mentre nel Ragusano, la vicenda dell’erosione del sito di Kamarina è seguita da parecchi mesi (la SIPBC ha già effettuato dei sopralluoghi con esperti di fiducia).
 

 
Tempo fino a dicembre per fare segnalazioni
 
Il progetto “L’abbandono” sarà completato nel mese di dicembre e, successivamente, la presidenza nazionale della SIPBC, per incentivare le attività delle sezioni regionali, effettuerà l’intero ciclo di conferenze dell’anno sociale presso tutte le sedi delle Sezioni regionali, seguendo il tema unico. Il progetto quest’anno ha impegnato tutte le delegazioni SIPBC a individuare nel territorio di competenza un bene culturale di valore e in stato di abbandono, illustrandone le specifiche caratteristiche storico-culturali e artistiche, evidenziandone lo stato di degrado e la possibile rimessa in efficienza. Le conferenze delle sezioni sono programmate per otto mesi a partire dal prossimo ottobre e fino al mese di maggio 2012. La sezione regionale della Società italiana per la protezione dei beni culturali svolgerà l’incontro sui beni culturali della Sicilia nel mese di marzo 2012 e alla conferenza saranno invitate tutte le istituzioni regionali, provinciali e territoriali che si occupano di tutela e di valorizzazione dei beni culturali. La SIPBC-Sicilia, pertanto, ha dichiarato in un comunicato: “auspichiamo una partecipazione delle Istituzioni scolastiche e delle associazioni di volontariato interessate a partecipare al programma SIPBC-Sicilia anche in materia di protezione civile applicata ai beni culturali, nell’ottica di una condivisione dell’azione sinergica per la tutela dei BB.CC. siciliani”.

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