Società regionali, spesa da tagliare. I dirigenti ne risponderanno - QdS

Società regionali, spesa da tagliare. I dirigenti ne risponderanno

Lucia Russo

Società regionali, spesa da tagliare. I dirigenti ne risponderanno

mercoledì 19 Ottobre 2011

Circolare n. 9 del 12 ottobre 2011 inviata dall’assessore Armao e dal Ragioniere generale Emanuele. Se inadempienti, chiamati a risarcire il danno erariale dinnanzi alla Corte dei Conti

PALERMO – Non usa mezzi termini l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao rivolgendosi, con la circolare n. 9 del 12 ottobre 2011 alle società a totale e maggioritaria partecipazione regionale e alle Fondazioni di partecipazione regionale. La circolare è inviata per conoscenza anche all’Ufficio di Gabinetto del presidente della Regione e di ciascuno degli assessori, alla Segreteria generale, all’Ufficio legislativo e legale e ai Dipartimenti regionali, ma anche alla Corte dei Conti, Sezione di Controllo, e alla Procura regionale. L’assessorato cerca di stringere i tempi rispetto a quanto previsto dalla delibera sui tagli approvata il 5 agosto dalla giunta, presieduta da Raffaele Lombardo.
 
Molti i punti di interesse, a partire dal contenimento delle spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza che a decorrere dal 2012 non possono superare oltre il 20 per cento di quelle effettuate nel 2009 per le medesime finalità. Altro imperativo: non effettuare spese per sponsorizzazioni e quant’altro non indispensabile allo svolgimento delle attività istituzionali. Gli Organi di controllo delel Società a totale o maggioritaria partecipazione regionale dovranno vigilare sulla corretta applicazione di questa circola rema anche informare la Ragioneria generale sul corrett adempimento.
Si richiama anche il punto del decreto di contenimento della spesa relativo alle auto blu, studi e consulenze, relazioni pubbliche che richiedeva attuazione entro 30 giorni. E ancora riduzione delle retribuzioni dei dirigenti di tali società, adeguandole al minimo previsto per i dirigenti generali più un ulteriore taglio del 30%.
I soggetti destinatari sono invitati a trasmettere via email alla Ragioneria generale della Regione siciliana all’indirizzo di posta elettronica convenzionale servizio.partecipazioni.bilancio@regione.sicilia.it la puntuale ed esatta indicazione “dei risparmi conseguiti per l’esercizio in corso”.
Oltre ai tagli ai compensi dei dirigenti, società e fondazioni devono presentare “una relazione sullo stato dei
contratti di locazione passiva e altresì ad attivarsi per la predisposizione, ove vi siano situazioni di contratti in scadenza, delle attività consequenziali al raggiungimento dell’obiettivo”. “L’omesso riscontro della presente richiesta – si legge nella circolare – determina l’insorgere di responsbailità amministrativa e contabile per quanto concerne gli amministratori e componenti degli organi di controllo, fatto salvo ogni ulteriore rimedio in favore dell’amministrazione regionale”. 
Queste le ultime quattro righe letterali delal circolare firmata dall’assessore Gaetano Armao, dal Ragioniere generale Vincenzo Emanuele e dalla dirigente del Servizio Partecipazioni e liquidazioni, Filippa Palagonia: “I soggetti destinatari della presente, ove già non provveduto, dovranno attivarsi con immediatezza per la corretta applicazione delle presenti disposizioni. La presente circolare sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana e sul sito istituzionale della Regione, assessorato Economia.
 


Le locazioni vanno rinnovate a canoni più bassi del 15%
 
“Le società regionali e le fondazioni sono chiamate a intervenire anche sui contratti di locazione. Cioè i contratti in scadenza vanno rinnovati per la durata di sei anni a fronte di una riduzione, a far data dal 1° gennaio del 2012, del 15 per cento del canone annuo corrisposto. In caso contrario si procederà, alla scadenza contrattuale al recesso ed alla conseguente valutazione di ipotesi allocative meno onerose”. Così è scritto nel decreto sui tagli deliberato il 5 agosto scorso, e adesso l’assessorato all’Economia torna sull’argomento e chiede una dettagliata relazione sullo stato dei contratti di locazione passiva. L’omesso riscontro comporterà responsabilità amministrativa e/o contabile che, se del caso, sarà fatta valere dinnanzi alla Corte dei Conti.

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