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Trapani – Servono 6 milioni di euro per i restauri della Colombaia

Vincenza Grimaudo

Trapani – Servono 6 milioni di euro per i restauri della Colombaia

mercoledì 19 Ottobre 2011

Armao: “L’atto apre la fase operativa che permetterà di avviare interventi di conservazione”. Già stanziati dal Governo 600 mila € per i primi lavori sul bene monumentale

TRAPANI – Stavolta è proprio tutto vero. La Colombaia di Trapani risorge dalle sue ceneri e il passo concreto è arrivato in questi giorni con la presa in consegna dell’antico maniero che passa dalle mani dello Stato a quelle della Regione. Un passaggio travagliato che ha fatto perdere tanti anni e che ha inevitabilmente inciso sul degrado a cui oggi si può assistere all’interno e attorno al Castello: ridotto a poco più che un rudere, con tetti crollati del tutto o parzialmente, stemmi danneggiati, armature in ferro scoppiate e altro ancora.
Questa consegna avrà un effetto su tutti immediato: “Questo atto – afferma l’assessore ai Beni culturali della Regione, Gaetano Armao – apre la fase operativa che permetterà alle competenti istituzioni di avviare interventi di conservazione e salvaguardia della Colombaia e procedere alla sua tutela e valorizzazione quale bene di valenza monumentale”.
Infatti già la Regione ha stanziato 600 mila euro in bilancio che serviranno per i primi lavori di consolidamento. In pratica saranno installati tutti quei ponteggi e puntellamenti che garantiranno che ciò che rimane della struttura non crolli come successo nel recente passato. Attenzione però: non ci si deve assolutamente cullare su questo importante risultato. Infatti non basta il consolidamento: servono altri 6 milioni di euro per la messa in sicurezza completa. Sono questi i costi previsti per ridare al Castello della Colombaia di Trapani quella dignità che la storia le ha attribuito e che la incuria degli uomini e l’azione degli agenti atmosferici sembravano averle tolto.
Lo stesso Governo regionale alla fine dello scorso anno prese un impegno, con l’allora assessore ai Beni culturali Sebastiano Messineo, il quale assicurò che avrebbe fatto di tutto per reperire i fondi attraverso i finanziamenti europei.
Proprio su questa azione di recupero della Colombaia è stata forte la pressione effettuata dai cittadini di Trapani che, attraverso l’associazione “Salviamo la Colombaia”, avevano apposto oltre 7.000 firme in un documento in cui si chiedeva il recupero del monumento storico.
Secondo la Regione è stato importante per arrivare a questo risultato il rapporto di collaborazione sorto con le istituzioni a tutti i livelli. “Il risultato conseguito oggi – ha tenuto a precisare l’assessore Armao – è frutto dell’impegno congiunto e coordinato delle istituzioni locali, Comune e Provincia, cui va il mio ringraziamento e con le quali abbiamo svolto un lavoro sinergico in favore di Trapani e del suo territorio”.
 

 
La storia. Un’abbandono che dura dal 1965
 
TRAPANI – La Colombaia è un’antichissima fortezza costruita all’ingresso del porto. Il nucleo originario sarebbe stato realizzato per motivi militari dal generale cartaginese Amilcare Barca nel II secolo a.C., mentre dalla seconda metà del Trecento la fortezza assunse la forma di castello, con la costruzione della cinta muraria di forma ellittica e dell’annessa torre ottagonale. Con un successivo adattamento della struttura difensiva, nel 1848, la Colombaia  diventò un carcere, ricavando all’interno piccole celle e sfruttando il grande cortile centrale. Dal 1965, anno della chiusura del carcere, la struttura è in stato di abbandono e a forte rischio di crollo e all’incuria si sommano gli atti vandalici. Nasce così nel 1993 l’associazione “Salviamo la Colombaia” per proteggere e valorizzare lo storico castello. Per anni il Comune di Trapani ha chiesto al Demanio il passaggio di proprietà per poter affrontare i lavori di recupero e trovare una nuova destinazione d’uso compatibile con il monumento, ma un lungo e complesso iter burocratico lo aveva sinora impedito.

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