Disabili: a Caltanissetta gli spazi urbani sono un lusso - QdS

Disabili: a Caltanissetta gli spazi urbani sono un lusso

Andrea Cassisi

Disabili: a Caltanissetta gli spazi urbani sono un lusso

martedì 08 Novembre 2011

Impossibile accedere all’Ufficio relazioni con il pubblico della Provincia regionale a causa di un gradino alto circa 15 cm. Problematica in città la fruizione di marciapiedi, piazze ed uffici pubblici. Manto stradale dissestato

CALTANISSETTA – Non può dirsi impossibile la vita per i disabili che vivono a Caltanissetta, tuttavia restano comunque i problemi legati alle barriere architettoniche che rendono difficile a chi è costretto a vivere su una carrozzina la vita in città, soprattutto la fruizione di uffici pubblici o anche più semplicemente dei marciapiedi.
È il caso ad esempio di via Regina Margherita, importante arteria del comune capoluogo, dove insistono numerosi uffici della Provincia Regionale. Quasi all’angolo con viale Amedeo, un incrocio è segnato da un attraversamento pedonale dove è impossibile transitare in carrozzina per mancanza di adeguate pendenza tra il marciapiede e il manto stradale.
 
Oltre al disagio, anche la beffa, con una cabina telefonica situata proprio all’estremità del marciapiede, praticamente impossibile da raggiungere da un disabile. Non va meglio, paradossalmente, neanche dentro il palazzo del potere dove hanno sede numerosi uffici della Provincia Regionale di Caltanissetta e l’ufficio del presidente, Giuseppe Federico. Impossibile accedere, a causa di un gradino alto circa 15 cm, all’Ufficio relazioni con il pubblico, situato al piano terra del cortile interno del Palazzo di viale Regina Margherita, che invece è possibile raggiungere direttamente dall’esterno grazie alla struttura del marciapiedi livellata rispetto al manto stradale che consente anche l’accesso alle auto blu degli esponenti istituzionali.
 
Particolarmente difficoltoso per un disabile è raggiungere gli uffici situati al primo piano: è possibile accedervi salendo decine e decine di gradini mediante l’ingresso principale o da una seconda scala dove insiste un ascensore. Paradossalmente la struttura meccanica mobile ha un ingresso tanto stretto da non consentire ad un cittadino in carrozzina di entrarvi e, come se non bastasse, per arrivare all’ascensore occorre superare un altro gradino alto circa 15 cm. Come se i disabili non avessero diritto ad essere ricevuti dagli ufficiali della Provincia.
Non va meglio nei pressi dell’Agenzia dell’Entrate dove c’è l’ingresso riservato ai disabili ma, concluso l’attraversamento speciale, si giunge ad una porta chiusa, al cui interno, si può constatare la presenza di scatole e scartoffie e piante che rendono praticamente impossibile l’accesso: in pratica, l’ingresso dell’Agenzia non è utilizzato e così l’androne  è stato trasformato in una sorta di magazzino temporaneo. Stessa situazione per accedere all’istituto Mario Rapisardi il cui ingresso principale consta di circa 10 gradini.
Numerose, poi, le situazioni di disagio lungo le vie della città. In via Umberto sono tantissimi gli scivoli per consentire il passaggio delle carrozzine: molti di questi però si presentano in cattivo stato con pavimentazione discontinua o bitumazione a tratti, causata dalle piogge. Ed ancora paletti  e dissuasori posizionati proprio nei pressi dei parcheggi con strisce gialle, cioè quelli riservati ai disabili o attraversamenti pedonali senza alcuna adeguata pendenza che possa facilmente consentire l’accesso da una zona all’altra ai disabili in carrozzina. Singolare il caso di Corso Umberto I dove accanto all’ingresso per disabili che consente l’accesso ad un marciapiede, a pochi metri vi è nel mezzo un gazebo utilizzato da chi aspetta l’autobus che non consente il passaggio della carrozzina ne è a destra né a sinistra della struttura.
Al Palazzo della biblioteca, invece, nessun accesso per i disabili che dovrebbero essere accompagnati per tutta la salita che conduce all’ingresso del palazzo dove infine, una scalinata di circa 8 gradini ne impedisce l’entrata. Paradossale: i disabili in carrozzina hanno pure difficoltà ad accedere a Piazza Europa nei pressi del monumento dedicato ai caduti sul lavoro. Marciapiedi alti, paletti e mancanza di adeguati scivoli ne impediscono loro di presenziare alle commemorazioni annuali che i vari enti preposti organizzano.
 


Campisi: “Non saranno lasciati soli”
 
I disabili non saranno lasciati soli. Lo assicura il sindaco della città di Caltanissetta Michele Campisi che da poco tempo ha acquisito la delega ai servizi sociali, a seguito delle dimissione dell’assessore Averna che la ricopriva sin dall’insediamento della giunta avvenuta tre anni fa.
“L’obiettivo – dice Campisi – è quello di somministrare regole e principi di legge ai cittadini, così da restituire ordine ai vari quartieri della città. Vivere un territorio significa anche avere rispetto di chi vive in condizioni di disagio fisico. Noi – prosegue il primo cittadino – abbiamo avviato numerosi interventi di ammodernamento delle strutture comunali per alleviare qualsiasi forma di difficoltà a chi è costretto a vivere in carrozzina. Ma resta ancora molto da fare. Ad esempio al Teatro Regina Margherita abbiamo allestito un’entrata con la pedana per consentire l’ingresso ai disabili ai quali abbiamo anche riservato un posto auto nelle vicinanze. Purtroppo è difficile intervenire su immobili di antica costruzione con la soprintendenza che rilascia le autorizzazione a singhiozzo considerato che ci sono edifici che risalgono anche al 1600. è il caso della biblioteca Scarabelli dove purtroppo i disabili non hanno ancora un accesso che abbiamo in programma di realizzare non appena saranno appaltati i lavori di ristrutturazione del secondo piano così da consentirne l’accesso dal lato nord direttamente al piano superiore.  Per il prossimo anno abbiamo previsto – conclude Campisi – interventi migliorativi delle strutture esistenti in tutta la città e di realizzazione li dove non esistono”.

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