Riforma Consorzi Asi, il nuovo Ddl Venturi passa primo esame - QdS

Riforma Consorzi Asi, il nuovo Ddl Venturi passa primo esame

Andrea Cosimo Fassari

Riforma Consorzi Asi, il nuovo Ddl Venturi passa primo esame

giovedì 10 Novembre 2011

Approvato all’unanimità un testo più asciutto da quello bocciato dall’Ars in estate. Obiettivo: risparmiare 4 mln l’anno. Gli articoli passano all’esame del Bilancio. Venturi: “Mi auguro che si proceda speditamente”

PALERMO – “Il disegno di legge di riforma dei consorzi Asi ha ripreso il suo iter parlamentare e oggi (martedì scorso, ndr) è stato approvato all’unanimità in commissione Attività produttive. Da questo momento, ricominciamo a far marciare con fiducia un ddl che permetterà, qualora approvato, un concreto e reale risparmio per le asfittiche casse della Regione”. Lo dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, subito dopo la riunione della terza commissione dell’Ars che ha approvato il ddl di riforma dei consorzi Asi.
Il testo ripresentato da Venturi è costituito da una ventina di articoli che contengono tutti gli articoli approvati dall’Aula nei mesi scorsi, prima di essere rinviato nuovamente in commissione nel corso del precedente tentativo, e poi non andato a buon fine. Ora, il ddl va in commissione Bilancio e, dopo un ulteriore passaggio tra le commissioni, approderà a sala d’Ercole.
“Mi auguro che si proceda speditamente – aggiunge Venturi – e per questo chiedo la collaborazione dell’intero Parlamento e il contributo di ogni singolo parlamentare affinché possa vedere la luce una legge fondamentale per lo sviluppo e la crescita del tessuto imprenditoriale e produttivo della Sicilia”.
L’impianto della legge è rimasto sostanzialmente invariato e prevede, tra le altre cose, la soppressione dei consorzi Asi e la conseguente istituzione dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle Attività produttive (Irsap).
“L’Istituto sarà un organismo snello, rapido ed efficiente per dare risposte celeri ed in tempi certi. Tutto ciò – conclude Venturi – si otterrà attraverso la creazione di “zone industriali a burocrazia zero”, la soppressione di circa 800 posti di sottogoverno (tra consigli generali e direttivi e diminuzione dei direttori generali) ed un risparmio per le casse regionali di circa 4 milioni di euro l’anno”.

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