Regione: l'incubo precari sembra non finire mai - QdS

Regione: l’incubo precari sembra non finire mai

Lucia Russo

Regione: l’incubo precari sembra non finire mai

sabato 12 Novembre 2011

Nonostante nel 2011 ne siano stati già stabilizzati circa 5 mila. Lombardo promette una soluzione e apre al Grande Sud

PALERMO – Ancora l’incubo precari alla Regione, nonostante solo nel 2011 ne siano stati stabilizzati 5 mila. A Palermo ieri una protesta di agronomi, architetti, biologi, chimici, geologi e ingegneri, impegnati nei dipartimenti dell’amministrazione regionale, come Protezione civile, acque e rifiuti, ambiente. Tutti si sono ritrovati davanti a Palazzo d’Orleans per sollecitare la stabilizzazione. Le loro posizioni dovevano essere regolarizzate entro il 31 dicembre di quest’anno e le procedure avrebbero dovuto essere definite entro il 30 giugno scorso. Già nei giorni scorsi i lavoratori avevano manifestato davanti alla presidenza della Regione.
“Nessun governo del passato ha mai preso realmente a cuore i problemi del precariato, a differenza di quanto sta compiendo quello in carica, – ha detto Lombardo in risposta – con la stabilizzazione di migliaia di donne e uomini che attendevano da anni presso la Regione e presso gli Enti locali. Abbiamo cominciato con la legge sul comparto e poi proceduto con ciò che era necessario fare presso gli Enti Locali. Comprendiamo bene le ragioni di chi manifesta oggi. Pur in presenza di una grave crisi finanziaria internazionale, che interessa il nostro Paese e si ripercuote sulla Regione, cercheremo una soluzione a quanto si vuole portare alla nostra attenzione da parte di chi manifesta. Per questa ragione, per arrivare in tempo utile a definire le questioni sul tavolo, incontrerò personalmente le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl”.
Oltre a promettere nuove stabilizzazioni ieri Lombardo ha manifestato l’apertura al Grande Sud: “Non sono ostile all’idea di allargare la maggioranza che sostiene il governo della Regione, va fatto però se c’é il consenso dell’attuale coalizione sulla base di una omogeneità programmatica e senza fare pasticci”. Rispetto all’allargamento al Grande Sud di Gianfranco Micciché: “Non sono contrario – aggiunge Lombardo – ma ripeto, serve il consenso degli alleati”. Il primo banco di prova per testare questa strada, secondo il governatore, può essere la finanziaria. “Bisogna fare una buona legge persostenere lo sviluppo – ha sostenuto – e non una norma di pochi articoli come l’ultima manovra”. 
Di rilevanza ieri la convenzione che il governo della Regione siciliana e il Comando regionale della Guardia di finanza hanno firmato per uno scambio di informazioni per prevenire eventuali frodi sui fondi comunitari. L’accordo è stato siglato dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, dall’assessore all’Economia Gaetano Armao e dal comandante regionale delle Fiamme Gialle Domenico Achille. “L’accordo – ha spiegato Achille – fa da cornice ai protocolli che in passato la Guardia di finanza ha stipulato con i singoli assessorati”. Armao ha proposto che la Regione si costituisca parte civile nei processi penali per questo tipo di reati, “sarebbe un ulteriore deterrente per chi cerca di utilizzare in modo illecito le risorse comunitarie”.
Ma per il governatore l’intesa va allargata anche alla gestione del bilancio, “perché quando l’amministrazione non raggiunge gli obiettivi che si è posta, facendo buon uso del denaro pubblico ed evitando sperperi e sprechi commette una illegalità”.
L’Assemblea regionale questa settimana ha approvato il disegno di legge sugli “Interventi per lo sviluppo dell’agricoltura e della pesca. Norme in materia di artigianato, cooperazione e commercio”, la prossima settimana, essendo in sessione di bilancio non si riunirà, dunque se ne riparlerà il 22 novembre con all’ordine del giorno lo svolgimento di interrogazioni e di interpellanze della rubrica “Salute”, e nella stessa giornata si terrà la Conferenza dei presidenti dei Gruppi parlamentari.

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