TERMINI IMERESE (PA) – Una volta si diceva che i grandi amori non muoiono mai. Tra Termini Imerese e la Fiat il grande amore in quarantuno anni di storia non c’è mai stato, e nonostante questa considerazione il lungo addio è comunque durato 24 mesi. Ieri si è finalmente consumato l’accordo finale tra sindacati e gruppo torinese. Adesso la palla passa ai nuovi proprietari di Termini, tra cui la Dr Motor. Nei giorni scorsi, il gruppo molisano ha incassato l’appoggio dei sindacati. Però restano alcuni dubbi.
Sarà vero amore? I sindacati sono abbastanza convinti. Secondo le ultime dichiarazioni il Piano industriale della Dr Motors per la produzione di auto nello stabilimento Fiat di Termini Imerese è credibile e sarà appoggiato in pieno. La posizione è stata espressa dalla Fim-Cisl tramite le parole del responsabile nazionale auto Leonardo Burmo. “Credo che il Piano previsto per l’area industriale Termini Imerese sia un Piano credibile e sia un piano che darà risposte concrete ai 1800 lavoratori di tutto il comprensorio industriale. Le sei aziende che si insedieranno, la più significativa è la Dr Motor che assumerà 1300 persone, ha un Piano industriale che è credibile perché il prodotto è valido”.
I piani dell’azienda di Macchia D’Isernia prevedono 4 modelli nuovi di auto di segmenti diversi: A, B, C ed un suv. “Soprattutto questo piano industriale – ha spiegato il sindacalista – industriale ha la credibilità delle banche e delle istituzioni che lo stanno sostenendo con interventi economici molto sostanziosi e quindi anche questo ci conforta nella credibilità di questo progetto”.
I dubbi espressi da molti osservatori si concentrano proprio su questo punto: la Regione siciliana, a vario titolo, sta investendo, secondo quanto dichiarato dal governatore Lombardo, circa 350 milioni di euro, tra cui 150 milioni che serviranno per realizzare fondamentali opere infrastrutturali. Forse che il rilancio dell’area, costruito con i soldi pubblici, serve più che altro a tamponare una situazione disastrosa dal punto di vista occupazionale e che Dr stia sfruttando l’occasione per ripianare suoi problemi? I dubbi saranno certamente fugati nei prossimi mesi. Intanto, con una lettera alle Rsu di Fim Fiom e Uilm, la Fiat ha comunicato l’avvio delle procedure di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività per i 1.564 dipendenti dello stabilimento di Termini Imerese (Pa) a partire dal 1 gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2013. Il testo dell’accordo siglato da Fiat e sindacati sullo stabilimento di Termini Imerese “finalmente chiarisce che a fine 2013 chi ha requisiti andrà in mobilità incentivata – si tratta di 640 lavoratori – mentre gli altri saranno assunti da Dr”, secondo quanto ha affermato il responsabile Fiat della Fiom Enzo Masini.
Esprime grande soddisfazione Marco Venturi, assessore regionale alle Attività produttive. “Il raggiungimento dell’accordo e la firma odierna (ieri, ndr) dell’accordo, da parte di tutte le componenti, è un buon punto di partenza per l’avvio di una nuova storia industriale nel settore automotive per il territorio di Termini Imerese”. Giuseppe Lumia, senatore Pd, considera la sottoscrizione dell’accordo come una fase intermedia, che darà avvio “alla fase più delicata”. Ultima tappa, ha confessato Antonio D’Anolfo, segretario Ugl, sarà chiudere il cerchio, anche con Dr.