Il gettito potrebbe aumentare nell’ordine di miliardi di euro - QdS

Il gettito potrebbe aumentare nell’ordine di miliardi di euro

Stiben Mesa Paniagua

Il gettito potrebbe aumentare nell’ordine di miliardi di euro

sabato 03 Dicembre 2011

Questione accise, nuovamente rimandata discussione all’Assemblea regionale siciliana. Cimino (Gs):“Non si affrontano i veri problemi dell’Isola”

PALERMO – Questione accise rimandata all’Assemblea regionale siciliana. Se ne lamenta il deputato del Grande Sud, Michele Cimino: “All’Ars doveva essere discussa la legge voto da me proposta per la modifica dell’articolo 36 dello Statuto regionale, ma ancora una volta la discussione è stata rimandata”. Gli effetti di questa proposta si tradurrebbero, secondo lo stesso Cimino con “l’aumento di gettito per le casse regionali nell’ordine di diversi miliardi di euro”.
E in cosa consiste la proposta di modifica, lo spiega il deputato nel suo blog. Considerando che l’attuale articolo 36 dello Statuto siciliano, al comma 1, prevede testualmente che “al fabbisogno finanziario della Regione si provvede con i redditi patrimoniali della Regione e a mezzo di tributi, deliberati dalla medesima”. Mentre al comma 2 recita: “Sono però riservate allo Stato le imposte di produzione e le entrate dei tabacchi e del lotto”. Il deputato del Grande Sud propone di sostituire il comma 2 così: “Sono però riservate allo Stato le entrate dei monopoli, dei tabacchi e del lotto”. Per effetto di tale intervento sarebbe, dunque, sottratta allo Stato la riserva delle imposte di produzione.
 
“Questa modifica legislativa – afferma Cimino – comporterebbe l’aumento di gettito per le casse regionali, considerato che tra le imposte di produzione vanno annoverate quelle versate dalle imprese che in Sicilia raffinano circa il 40 per cento degli oli minerali prodotti in Italia”.
 
“È evidente – continua – che questa norma consente di aumentare le entrate regionali, senza elevare la pressione fiscale e senza chiedere maggiori risorse allo Stato; si tratta piuttosto di intervenire in coerenza con la sfida del federalismo e di avere quello che è della Sicilia e che è stato indebitamente tolto. È evidente l’importanza di questa proposta di legge ma purtroppo non è stata presa in grande considerazione né dal Parlamento siciliano né dal governo che ne ha sempre e solo enunciato i benefici”.

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