CATANIA – La disoccupazione giovanile in Italia è stabile e su livelli altissimi, 29,2% secondo l’Istat. Il contesto economico non aiuta: l’eurozona nel suo complesso ha raggiunto il picco di disoccupati dalla sua nascita (10,3%), e il dato per l’intera forza lavoro italiana è dell’8,5%: il peggiore da un anno e mezzo ad oggi. La situazione dei giovani lavoratori italiani differisce sensibilmente da regione a regione. Se la Basilicata, con il 42% di ragazzi disoccupati, è la maglia nera di questa classifica, certo non si ride in Sicilia dove oltre il 38% dei giovani resta ai margini del mercato lavorativo.
Ma se il 2011 non è certo stato un anno positivo per chi cerca un lavoro, il 2012 non si apre sotto i migliori auspici. I datori di lavoro delle aziende siciliane prevedono infatti che il rallentamento dell’occupazione continuerà anche nel primo trimestre del nuovo anno. E’ quanto è emerso dall’indagine Previsioni Manpower sull’Occupazione diffusa nei giorni scorsi. La situazione occupazionale della regione si inserisce nell’attuale scenario congiunturale ancora sfavorevole alla domanda di lavoro. Le intenzioni di assunzione espresse dai datori di lavoro siciliani intervistati da Manpower – ai quali è stato chiesto di indicare le variazioni del proprio organico aziendale nel periodo tra gennaio e marzo 2012 – registrano comunque un lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente pari a 9 punti percentuali. A seguito degli aggiustamenti legati a fattori stagionali, il dato previsionale sull’occupazione rilevato dall’indagine in Sicilia si attesta quindi a -12%, migliorando leggermente rispetto ai tre mesi precedenti ma indebolendosi di 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011.
L’indagine trimestrale condotta da Manpower Group – la più estesa inchiesta previsionale sul mercato del lavoro a livello mondiale – ha coinvolto in Sicilia un campione statisticamente significativo di aziende che, esprimendo le proprie intenzioni di assunzione per il trimestre da gennaio a marzo 2012, ha delineato uno scenario occupazionale ancora poco promettente.
Nonostante il lieve miglioramento rispetto al trimestre precedente, la previsione occupazionale in Sicilia mantiene dunque segno negativo per i tre mesi a venire: il dato emerso dall’inchiesta (-12%) significa che la percentuale dei datori di lavoro della regione che hanno espresso intenzione di assumere nuovo personale è minore della percentuale di quanti hanno invece previsto di ridurre il proprio organico.
“La nostra indagine riflette chiaramente il clima di incertezza in cui i datori di lavoro delle aziende italiane navigano da mesi” evidenzia Stefano Scabbio, amministratore delegato di ManpowerGroup Italia e Iberia. “In questi tempi incerti, con riforme e interventi politici ancora da definire e con la minaccia di una nuova recessione, non sorprende che gli imprenditori italiani continuino a esprimere intenzioni di assunzione che rimangono deboli. Alla luce di questo, l’indagine indica che gran parte delle aziende ha assunto un atteggiamento ‘attendista’, rimandando azioni importanti riguardo la composizione dei propri organici”.
Dove si assume. A ridere solo i comparti trasporti e comunicazioni
Tra i 10 settori industriali presi in esame dall’indagine, solo i datori di lavoro del comparto Trasporti e Comunicazioni fanno registrare piani di assunzione non in negativo, sebbene la Previsione pari a 0% indichi che le opportunità di lavoro saranno comunque stagnanti. Negli altri settori, i datori di lavoro prospettano un andamento dell’occupazione con segno negativo per il trimestre a venire. I piani di assunzione più deboli sono espressi dal comparto Minerario ed Estrattivo, con una Previsione che si attesta a -18%, indebolendosi sia rispetto al trimestre precedente che a un anno fa; il settore registra la Previsione meno ottimista da quando l’indagine ha avuto inizio nel terzo trimestre 2003.
Prospettive poco promettenti per chi è in cerca di lavoro anche nel comparto Pubblico e Sociale, dove la Previsione è pari a -11%, e in quello Ristoranti e Hotel a quota -9%: i due settori registrano l’indebolimento più ragguardevole rispetto a un anno fa, rispettivamente di 20 e 14 punti percentuali.
Dal confronto con il trimestre precedente, le intenzioni di assunzione sono più deboli in sei dei 10 comparti, mentre le prospettive di lavoro si rafforzano nel settore Manifatturiero e in quello delle Costruzioni.