Lombardo: “Rimpasto prima di fine anno” - QdS

Lombardo: “Rimpasto prima di fine anno”

Giovanna Naccari

Lombardo: “Rimpasto prima di fine anno”

giovedì 22 Dicembre 2011

Martedì prossimo la Giunta si occuperà dei dirigenti generali in uscita. Ancora da chiudere la partita delle accise con Roma

PALERMO  – Un anno che si chiude “denso di iniziative” e un’agenda piena di impegni per i prossimi giorni. Innanzitutto per il bilancio regionale da “rivedere alla luce della manovra nazionale” e poi per gli incontri con il governo Monti sul tema delle accise e del federalismo, partita che ancora la Sicilia non ha chiuso con Roma, e che sarà al centro di un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, previsto martedì 27 dicembre. 
 
Ieri il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha riassunto dodici mesi di attività di governo ed ha annunciato gli appuntamenti più importanti nel tradizionale incontro di auguri con la stampa per le festività natalizie. 
Lombardo ha ricordato le norme approvate negli ultimi mesi, come la legge per lo sviluppo dell’agricoltura, la riqualificazione urbanistica, la creazione dell’Istituto regionale per le Attività produttive. E tra gli impegni di Giunta, ha detto che martedì prossimo si discuterà “dei dirigenti generali e dei criteri di valutazione per la scelta dei nomi”. 
 
Un altro appuntamento di fine anno attende il presidente ed è il “rimpasto di governo”. Lombardo lo considera “necessario”. Ha sottolineato: “Cercheremo di affrontare questo argomento tra Natale e Capodanno, la nuova giunta deve mettere d’accordo tutti i gruppi e i partiti”. Intanto ha risposto l’Udc con il coordinatore regionale Gianpiero D’Alia: “Un mese fa abbiamo rappresentato al presidente della Regione la necessità di definire un programma di fine legislatura con riforme strutturali che, in sintonia con gli sforzi operati dal governo Monti, coniughino rigore, equità e sviluppo – ha detto – Abbiamo chiesto un chiarimento anche per indurre i partiti che appoggiano Lombardo ad un’assunzione diretta di responsabilità, trasformando l’alleanza parlamentare che ‘precariamente’ lo sostiene in una vera e propria maggioranza politica. Solo così si possono approvare quelle riforme che fino ad oggi non si sono fatte per superare inefficienze e difficoltà in alcuni settori strategici dell’amministrazione regionale”. Ed ha aggiunto “Di questa nostra iniziativa, e dell’assenza di risposte da parte del presidente della Regione, abbiamo informato i rappresentanti nazionali e regionali del Partito Democratico, di Futuro e Libertà e di Alleanza per l’Italia”. Il parlamentare centrista ha annunciato una riunione del coordinamento regionale dell’Udc, d’intesa con la segreteria nazionale, che si terrà subito dopo Natale. “In quella sede – ha spiegato – decideremo con serenità se proseguire o meno la nostra collaborazione con il governo”. 
 
Il Popolo della Libertà non si è fatto attendere. “Al presidente Lombardo – ha detto il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione – sfugge che il Pdl non può non crescere avendo come alleato migliore Lombardo e il suo governo. Se a Lombardo poi serve capire che il Terzo polo non esiste, basta leggere le dichiarazioni dell’Udc che dovrà decidere di stare dentro questo governo o meno”. 
 
Nei prossimi giorni in scaletta per il governo regionale ci sarà anche il tema dell’abolizione delle Province “rivisitato”. Il disegno di legge approvato dalla giunta, infatti, prevede la soppressione degli enti intermedi che lascerebbero spazio ai liberi consorzi comunali. Ieri però Lombardo ha sottolineato “l’importanza degli enti intermedi” e la possibilità, per le Province, di “occuparsi di formazione professionale, beni culturali, ambiente nell’ottica del decentramento delle funzioni della Regione e dopo l’istituzione dei liberi consorzi comunali”, risolti i problemi con lo Stato sul federalismo. Intanto altre norme sono state approvate martedì dall’Ars. Riguardano il sostegno alle associazioni antiracket e la promozione della scuola alfamediale.  

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