Nasce il Comitato regionale di bioetica - QdS

Nasce il Comitato regionale di bioetica

Massimo Mobilia

Nasce il Comitato regionale di bioetica

giovedì 12 Gennaio 2012

Presterà particolare attenzione ai protocolli di sperimentazione clinica e ai progetti di ricerca biomedica

PALERMO – Nasce in Sicilia il Comitato regionale di bioetica, presso l’assessorato regionale per la Salute, come organo di indirizzo e coordinamento dei comitati etici locali, a valenza interdipartimentale, chiamato ad elaborare proposte ed esprimere pareri su tematiche di carattere deontologico, giuridico, etico inerenti alle attività sanitarie e di ricerca biomedica applicata alla persona umana.
L’atto di nascita era stato firmato dall’assessore Massimo Russo il 18 novembre scorso, per poi essere pubblicato nell’ultima Gazzetta ufficiale del 2011, la n. 53 del 23 dicembre. La Regione arriva così, seppur in ritardo di qualche anno, a dar vita ad un organismo previsto dal decreto legislativo n. 211 del 2003 e dal decreto ministeriale del 12 maggio 2006, ma anche inserito tra gli obiettivi primari del Piano sanitario regionale 2011-2013, approvato dal governatore Lombardo nel luglio dello scorso anno.
Secondo quanto previsto dal Ministero della Salute, il Comitato svolge un ruolo propositivo e di stimolo in campo bioetico, sia in ambito regionale che in ambiti locali, e per consulenze in relazione a questioni legate alle attività scientifiche ed assistenziali, allo scopo di tutelare e promuovere i valori della persona umana, con particolare riferimento ai protocolli di sperimentazione clinica. Uno di questi casi è, ad esempio, l’impiego dei farmaci off-label, ovvero cosiddetti "fuori-etichetta", registrati ma usati in situazioni e posologie ristrette non conformi alle terapie tradizionali.
Il Comitato regionale di bioetica avrà anche il compito di esprimere pareri per le istituzioni sociali e sanitarie che operano nella Regione siciliana, su tematiche generali del settore e su questioni specifiche, qualora presentino rilevanza regionale o sovraregionale, e di esprime parere obbligatorio ma non vincolante su eventuali progetti di ricerca biomedica. Ai cittadini siciliani fornirà invece strumenti di valutazione e riflessione sotto il profilo bioetico delle prestazioni stesse. Compiti anche di attività formativa e costante aggiornamento sulla materia, e di consulenza nelle funzioni di indirizzo politico ed amministrativo nel campo della ricerca e dell’assistenza socio-sanitaria, in particolare nel controllo della qualità dei servizi con riferimento ai processi di umanizzazione delle cure.
Il Comitato regionale sarà presieduto dall’assessore Russo e opererà in sinergia con le articolazioni intermedie dello stesso assessorato e con gli altri comitati, commissioni e gruppi di lavoro, come la Commissione regionale per il prontuario terapeutico ospedaliero territoriale, l’Osservatorio regionale per l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, la Consulta regionale, il Nucleo tecnico regionale per l’Hta, la Commissione regionale per il rischio clinico e la Commissione permanente per l’integrazione socio-sanitaria, oltre a restare sempre in contatto con i comitati delle altre regioni e nazioni e con le commissioni di bioetica internazionali e sovranazionali.
Accanto a Russo, nel Comitato regionale siederanno i dirigenti Maria Grazie Furnari per il Piano sanitario e di rientro, Rosalia Traina del Servizio farmaceutico e Giuseppe Murolo del Dasoe. Ci saranno poi tre clinici, due medici generici, un esperto di analisi decisionale in medicina, un pediatra, due farmacologi, due esperti di ricerca biomedica e due di bioetica, un rappresentante infermieristico e anche un esperto in materia giuridico amministrativa e un rappresentante di "CittadinanzAttiva".
Venti componenti in tutto, più due segretari tecnico-scientifici, per i quali non è previsto alcun compenso, né gettone di presenza. Ma si potrà raggirare il "risparmio" con la possibilità di rimborsi per missioni.

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