Consumi di energia saliti anche nel 2011 - QdS

Consumi di energia saliti anche nel 2011

Antonio Casa

Consumi di energia saliti anche nel 2011

sabato 14 Gennaio 2012

Sorpresa: a trainare l’incremento non è stata la solita Lombardia ma anche la Sicilia (+2,2%)

ROMA – Ma cos’è questa crisi? Leggendo i dati sul consumo di energia elettrica, in Italia è passata già da un pezzo. E se di tanto in tanto compare qualche segno negativo, è dovuto all’instabilità del clima – soprattutto invernale – e alla differenza dei giorni lavorativi. Fatta la somma, però, sui consumi di energia non lesiniamo affatto. E i contatori – è bene ricordarlo – girano soprattutto dove c’è produzione.
Per il secondo anno consecutivo dopo il calo del 2009 – quando i consumi scesero del 5,7% – nel 2011 la domanda di elettricità registra un segno più. I primi dati provvisori sul fabbisogno di energia elettrica nell’anno appena concluso forniti da Terna, fanno segnare un incremento dello 0,6% rispetto al 2010 (a parità di calendario la variazione risulta pari a +0,7%) che a sua volta aveva chiuso con un + 3,2% rispetto al 2009. Il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2011 ammonta a 332,3 miliardi di kilowattora. A trainare l’incremento la Sicilia (+2,2%) e la Lombardia, che ha fatto segnare la crescita più consistente con un +2,6%. Più contenuto l’aumento della domanda elettrica del Triveneto (+0,5%), del Centro (+0,4%) e del Sud isole escluse (+0,3%). In flessione Sardegna (-1,4%) e l’area Nord Ovest (-2,6%). Secondo le prime stime, nel 2011 la domanda di energia elettrica e’ stata soddisfatta per l’86,3% con produzione nazionale (di cui 64,7% termoelettrica, 14,3% idroelettrica, 2,9% eolica, 2,8% fotovoltaica e 1,6% geotermica) e per la quota restante (13,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (289,2 miliardi di kWh) è in diminuzione dello 0,5% rispetto al 2010; in aumento le fonti di produzione geotermoelettrica (+5,2%), eolica (+5,7%) e fotovoltaica (+394%), in calo le fonti idroelettrica (-11,4%) e termoelettrica (-1,6%).
Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2011, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,3 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare una flessione del 5% rispetto ai volumi richiesti a dicembre 2010. La variazione della domanda elettrica di dicembre 2011 diventa -3,3% depurata dall’influenza di due giorni lavorativi in meno e da una temperatura media mensile superiore di circa un grado. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2011 ha fatto registrare un decremento dello 0,5% rispetto al mese precedente. Il profilo del trend conferma un andamento negativo. A dicembre la domanda è stata soddisfatta per l’84,7% con produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,4 miliardi di kWh) si e contratta dell’11,3% rispetto allo stesso mese del 2010; in aumento le fonti di produzione eolica (+29,8%) e fotovoltaica (+458,7%), in flessione le fonti idroelettrica (-31,9) e termoelettrica (-11,8%); invariata la produzione geotermica. A livello territoriale, la variazione di dicembre 2011 e risultata ovunque negativa e poco differenziata: -5,6% al Nord, -4,2% al Centro e -4,5% al Sud.

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