PALERMO – Nuovo tariffario per i cantieri di lavoro in Sicilia. Ogni singola apertura di lavori di pubblica utilità adesso costerà sino ad un massimo di 116.846 euro.
Così è stato determinato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. Ha infatti approvato un decreto, recentemente pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia dello scorso 10 febbraio, che ridetermina gli importi degli assegni giornalieri spettanti al personale di direzione ed agli allievi dei cantieri lavoro.
Tale provvedimento ha effetto sino dall’1 gennaio di quest’anno anche se in Gazzetta la variazione tariffaria è stata varata appena qualche giorno fa. In pratica sino al 2011 il massimo finanziabile per ogni cantiere era fissato in 113.774 euro.
Ora però sono state elevate le indennità spettanti a chi lavora all’interno dei cantieri lavoro: si parla comunque di poche decine di centesimi. Oggi il direttore del cantiere intasca un assegno giornaliero di 58,13 euro conto i precedenti 56,60 euro; un istruttore invece viene a incassare 49,83 euro (la precedente paga era fissata a 48,52 euro); infine i lavoratori disoccupati guadagnano 33,14 euro (mentre prima il guadagno si fermava a 32,27 euro).
L’aumento determinato è fissato in base alla tabella Istat degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, dalla quale risulta che la variazione percentuale dell’anno 2011 rispetto a quella dell’anno precedente è pari a +2,7 per cento. Proprio per questo motivo l’assessorato al Lavoro ha “ritenuto di dover adeguare gli importi previsti dal precedente decreto del 19 gennaio 2011”, così come stabilito dall’articolo 14 della legge regionale numero 25/93.
Oramai si sono conclusi ovunque in Sicilia i cantieri lavoro che erano stati finanziati del 2011.
Tra gli ultimi Comuni si annovera Modica, in provincia di Ragusa, dove di recente è stata inaugurata l’ultima opera che è la piazzetta del quartiere Dente, totalmente riammodernata e tornata a risplendere. Nel 2011sono stati all’incirca 1.750 i cantieri lavoro finanziati nei 390 Comuni siciliani.
Ad essere coinvolti all’interno dei cantieri all’incirca 36.000 persone per uno stanziamento complessivo di 220 milioni di euro.
Proprio recentemente l’assessorato al Lavoro ha deciso oltretutto di modificare le procedure di nomina dei collaudatori dei cantieri di lavoro, che non saranno più discrezionali ma in base all’ordine alfabetico della long list alla quale si iscrivono i collaudatori. Ad essere sorteggiata la lettera alfabetica a partire dalla quale si sceglieranno i nominativi. I collaudatori quindi da oggi dovranno seguire un vademecum che è stato predisposto dagli uffici dell’assessorato.
Procedure che prevedono anche un’altra novità: vi saranno nove liste, una per provincia, in maniera che le nomine dei collaudatori siano effettuate all’interno della provincia di appartenenza con un notevole risparmio di tempo e di danaro. Un nuovo modo quindi di attivare i cantieri lavoro il cui rifinanziamento è atteso con ansia.
L’approfondimento. L’impianto normativo che consente gli aumenti
La Regione può effettuare l’aumento del tariffario di cantieri lavoro per effetto della legge regionale 1 settembre 1993, numero 25, articolo 13, comma 3, in base alla quale l’assessore regionale per il Lavoro “deve rideterminare con proprio decreto gli importi relativi ai trattamenti economici e previdenziali dei lavoratori e del personale di direzione con riferimento alla data del 1° gennaio di ogni anno, al fine di adeguarli alle variazioni degli indici del costo della vita accertati dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) nei dodici mesi precedenti.
Ora,dopo gli adeguamenti normativi, sono tante le amministrazioni che chiedono il rifinanziamento dei cantieri lavoro. Primo fra tutti il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale: “Il rifinanziamento di cantieri oggi assume una stringente valenza dal punto di vista sociale, tenuto conto delle difficoltà nelle quali si dibattono le famiglie e della impossibilità da parte dei sindaci di dare risposte positive alle istanze di chi vive la quotidianità in maniera spesse volte drammatica”. Stessa richiesta inoltrata anche al vicesindaco del Comune di Buccheri, in provincia di Siracusa, Gianni Garfì: “La priorità la daremo alle strade rurali”.