RAGUSA – Data storica. Miracolo. Si sprecano i termini per quello che altrove sarebbe normalità, ma che in Sicilia assume i contorni di ultraterreno. Così si festeggia l’aggiudicazione della gara d’appalto per la realizzazione della autostrada Ragusa-Catania i cui lavori saranno realizzati dal gruppo promotore Bonsignore, Maltauro e Tecnis. Un’opera a lungo sognata per lo sviluppo e il collegamento di due aree produttive della regione che attendono ormai da decenni l’importate arteria di collegamento.
Proprio ieri l’Anas ha comunicato di aver aggiudicato la gara per la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania che prevede una spesa di 815 milioni e 374 mila al promotore finanziario composto dalle imprese Silec, Egis, Mec, Tecnis, Maltauro. Sempre nella giornata di ieri era infatti scaduto il termine ultimo per le altre due imprese partecipanti al bando che però non hanno presentato relativa offerta e quindi la gara per l’individuazione del concessionario della Ragusa-Catania è stata aggiudicata al promotore finanziario.
La firma della convenzione avverrà entro un mese e il promotore ha tempo un anno per la presentazione del progetto definitivo.
Il comitato ristretto della Ragusa-Catania ha preso atto della notizia che “risulta un motivo di speranza per l’intero territorio ibleo che potrà avere finalmente un chilometro di autostrada nei prossimi 4 anni”. Il prossimo passo prevede la richiesta di un incontro urgente al concessionario dell’opera per fissare un cronoprogramma certo dei tempi di realizzazione dell’importante infrastruttura in modo da pervenire al più presto alla posa della prima pietra nell’obiettivo di accorciare i tempi relativi alla progettazione definitiva prima e successivamente a quella esecutiva.
La massima soddisfazione giunge dal sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, che parla di
“un importante traguardo che ci porterà presto all’avvio dei lavori per la realizzazione dell’autostrada che collegherà il nostro territorio al capoluogo etneo“. Poi aggiunge che questo giorno può essere considerato “una data storica per la nostra comunità iblea”.