Disabili ed integrazione scolastica. In Sicilia ancora qualche lacuna - QdS

Disabili ed integrazione scolastica. In Sicilia ancora qualche lacuna

Liliana Rosano

Disabili ed integrazione scolastica. In Sicilia ancora qualche lacuna

giovedì 22 Marzo 2012

Postazioni informatiche per la didattica speciale, scale architettoniche e servizi igienici a norma. Margini di miglioramento registrati dall’Istat nel Rapporto sulla Coesione Sociale

PALERMO – Non tutte le scuole siciliane sono attrezzate per venire incontro alle esigenze degli alunni diversamente abili. Lo rivela l’indagine dell’Istat sulla coesione sociale. Nell’anno scolastico 2010-2011 il 75,47 per cento delle scuole primarie nell’Isola  possiede postazioni informatiche adibite all’integrazione scolastica degli alunni disabili, mentre per le scuole secondarie la percentuale è dell’80,05 per cento. Di certo la Sicilia sta cercando di colmare il gap se consideriamo che nell’anno scolastico  2008-2009 la percentuale nella scuola primaria era del 58,4 per cento di scuole con postazioni informatiche e del 67,0 per cento nelle scuole primarie. Percentuali lontane però da quelle di regioni come l’Emilia Romagna che registra una copertura nell’82,10 per cento delle scuole, seguita dalla provincia di Trento dove la percentuale questa volta è dell’80 per cento. 
 
Nell’Isola inoltre, sono presenti ancora lacune nelle strutture delle scuole. Dall’indagine in questione infatti emerge che nell’anno scolastico 2010-2011 soltanto il 76,05 delle scuole primarie è dotato di scale architettoniche a norma, il 70,74 per cento dei servizi igienici a norma, il 71,67 dei percorsi interni e infine il 64,01 dei percorsi esterni.
 
Un dato sconfortante se pensiamo che il 40 per cento delle scuole circa non è dotato di strutture architettoniche adeguate ostacolando in questo modo l’accesso fisico degli alunni diversamente abili. Nelle scuole secondarie le percentuali sono leggermente più alte: 89,96 per la presenza di scale, 80,36 per i servizi igienici, 74,78 per i percorsi interni, 72,32 per quelli esterni. In alcune regioni del Nord, come la Valle d’Aosta, la situazione è diversa con una copertura del 100 per cento sulla presenza delle scale nelle strutture scolastiche. 
Nell’anno scolastico 2010-2011 sono 139 mila gli alunni con disabilità in Italia (il 3,0% del totale degli alunni), di cui circa 78 mila nella scuola primaria (pari al 2,8% del totale degli alunni) e poco più di 61 mila nella scuola secondaria di primo grado (il 3,4% del totale.
La tecnologia svolge una funzione di “facilitazione” nel processo di inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, soprattutto nel caso in cui la postazione informatica è situata all’interno della classe in cui è presente l’alunno. Nel corso dell’indagine Istat sugli alunni con disabilità delle scuole primarie e secondarie di primo grado statali e non statali, è stato chiesto alle scuole di segnalare la presenza di postazioni informatiche con periferiche hardware speciali e software specifico per la didattica speciale per alunni con diverse tipologie di disabilità.
Nell’anno scolastico 2010-2011 (dato provvisorio) il 72,2% delle scuole primarie ed il 79,0% delle scuole secondarie aveva tali dotazioni. La dinamica dell’indicatore indica un deciso adeguamento della disponibilità di attrezzature informatiche per l’integrazione negli ultimi tre anni (60% nell’anno scolastico 2008-2009 per le scuole primarie e 66,7% per le scuole secondarie), tuttavia sono ancora più di un quarto le scuole primarie e secondarie di primo grado che non hanno postazioni informatiche adattate.
Il dato nazionale sintetizza una situazione territoriale decisamente differenziata: lafrequenza maggiore di scuole primarie attrezzate si riscontra in Emilia Romagna (80,2%), nella provincia di Bolzano (80,0%) nelle Marche (76,8%) e in Puglia (75,4%); i valori più bassi si registrano in Valle d’Aosta (58%), Campania (44%) e Molise (61,4%). Tra le scuole superiori di primo grado le maggiori dotazioni si hanno nella provincia di Trento (88,0%), Toscana (86,6%), Lazio e Marche (82%).
 
Aumenta, anche se molto lentamente, il numero di scuole primarie e secondarie di primo grado che hanno ridotto il numero di barriere architettoniche. È il Mezzogiorno la ripartizione geografica con la percentuale più bassa di scuole che hanno scale a norma (76,0% di scuole primarie e l’86,2% di scuole secondarie) e Servizi igienici a norma (66,4% di scuole primarie e il 74,3% di scuole secondarie di primo grado); il Nord è, invece, la ripartizione con la percentuale più elevata di scale a norma (86,0% di scuole primarie e 91,9% di scuole secondarie) e di Servizi igienici a norma (83,8% di scuole primarie e 88,2% di scuole secondarie).
Le differenze tra le diverse regioni diminuiscono quando di passa a valutare l’accessibilità totale dei percorsi interni ed esterni all’edificio scolastico. Il 68,7% delle scuole primarie del Nord ha percorsi interni accessibili contro il 67,1% delle scuole dello stesso ordine del Mezzogiorno; il 64,6% delle scuole del Nord, invece, ha percorsi esterni accessibili contro il 60,4% delle scuole del Mezzogiorno di pari ordine. Tra le scuole secondarie di primo grado sono tra il 60% e il 70% quelle che hanno reso accessibili sia i percorsi interni sia i percorsi esterni all’edificio: il dato più elevato si registra al Nord (rispettivamente 72,8% e 67,7% delle scuole), mentre quello più basso al Centro (rispettivamente 67,8% e 64,7% delle scuole).

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