Manovra da 419 milioni di euro porta il bilancio in Aula - QdS

Manovra da 419 milioni di euro porta il bilancio in Aula

Raffaella Pessina

Manovra da 419 milioni di euro porta il bilancio in Aula

venerdì 23 Marzo 2012

La seduta in Sala d’Ercole anticipata a lunedì anzicchè martedì. Ma la Giunta può chiedere un altro mese di esercizio provvisorio

PALERMO – È cominciata la maratona per l’approvazione dei documenti finanziari della Sicilia, che di norma si sarebbe già dovuta concludere alla fine dello scorso anno.
Invece, come da tre anni a questa parte il governatore Raffaele Lombardo ha chiesto ed ottenuto dal Parlamento l’esercizio provvisorio e i documenti sono al vaglio delle istituzioni in questi giorni. Infatti la commissione Bilancio dell’Ars ha approvato mercoledì sera intorno alle 23, al termine di una seduta fiume, il bilancio di previsione e la finanziaria regionale.
La manovra di bilancio 2012 ammonta complessivamente a 419 milioni e 127 mila euro, come abbiamo riferito ieri. Scatta adesso il conto alla rovescia per evitare la proroga dell’esercizio provvisorio: le previsioni sono quelle di finire entro giovedì 29 marzo, anche se il Governo si potrebbe riservare fino all’ultimo di chiedere la proroga dell’esercizio provvisorio in caso di mancati accordi in Aula con gli altri partiti, soprattutto dell’opposizione. Ieri mattina l’Aula ha svolto interrogazioni della rubrica sanità e ha votato gli articoli del disegno di legge “Norme per l’individuazione, la catalogazione e la valorizzazione dei geositi in Sicilia”.
Sono stati incardinati i documenti economico-finanziari approvati in commissione bilancio. Il termine per gli emendamenti è fissato alle 18 di oggi, e lunedì prossimo, con un giorno di anticipo quindi, l’Aula inizierà le sue sedute parlamentari.
Tornando al disegno di legge presentato da Alessandro Arico’ del Fli , è stato soppresso, con parere favorevole del governo, il comma 2.4 del testo che prevedeva ulteriori divieti di alterare il regime idrico e la morfologia del terreno dei geositi, di asportare o danneggiare affioramenti rocciosi, geodiversità, fossili e reperti paleontologici, realizzare cave o discariche. Se il disegno di legge dovesse così passare al voto dell’Aula nessun vincolo sarebbe posto a meno che, recita la legge “non si tratti di una riserva naturale protetta”.
In favore della soppressione dell’articolo 2.4 sono intervenuti i deputati Vinciullo e Bufardeci, lamentando eccessive limitazioni alle attivita’ imprenditoriali. Vinciullo ha parlato di “vincoli gia’ esistenti ne vengono aggiunti ulteriori che di fatto impediscono qualsiasi nuovo insediamento e attivita’ imprenditoriale nel territorio”. Le istanze dei deputati sono state accolte dall’assessore al Territorio Sebastiano Di Betta: “Se la preoccupazione dei deputati Vinciullo e Bufardeci sono ulteriori vincoli di natura aministrativa do’ parere favorevole alla soppressione del comma nella logica della semplificazione amminstrativa”. L’Aula è passata poi all’esame il ddl “lavori in economia nel settore forestale”. Il presidente dell’Ars Francesco Cascio ha annunciato che i due documenti saranno messi al voto successivamente”.

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